Robert Lewandowski: il viaggio
giovedì 25 aprile 2013
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Robert Lewandowski è diventato il primo giocatore a segnare un poker in una semifinale di Coppa di Campioni e UEFA.com va a scoprire le origini del bomber del Borussia Dortmund.
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Le quattro reti firmate nella semifinale tra Borussia Dortmund e Real Madrid CF, un record assoluto in questa fase della competizione, hanno elevato la notorietà e il profilo di Robert Lewandowski. UEFA.com ripercorre i primi anni dell'attaccante polacco incontrando le persone che hanno maggiormente contribuito alla sua esplosione.
La vita di Lewandowski è sempre stata caratterizzata dallo sport. Il padre ha praticato judo e calcio, la pallavolo è stata scelta dalla madre e dalla sorella, mentre la fidanzata è un grosso nome del karate europeo. Capocannoniere in ciascuna delle tre principali divisioni polacche, Lewandowski è arrivato al Dortmund nel 2010, non smettendo mai di crescere.
Jan Urban, autore di una tripletta nell'indimenticabile 4-0 del CA Osasuna al Santiago Bernabéu del 30 dicembre 1990 e attuale tecnico del Legia Warszawa, ritiene che l'ultima impresa di Lewandowski sia difficile da ripetere. "Robert è giovane e batterà altri record ma non credo che migliorerà questo – il suo pensiero -. So come si sente in questo momento Lewandowski. I giornalisti non lo lasceranno in pace per circa una settimana e saranno giorni molto intensi per lui”.
Urban avrebbe potuto lavorare con Lewandowski; l’attaccante ha infatti passato un breve periodo con la seconda squadra del Legia nel 2005/06. "Non ho rimpianti per il fatto che Robert non sia rimasto al Legia – fosse rimasto forse non avrebbe fatto tutti questi progressi”, sorride il tecnico.
Lewandowski si è invece trasferito allo Znicz Pruszków in terza divisione, avendo già cercato fortuna in diversi piccoli club prima. Dopo aver iniziato da bambino con il Partyzant Leszno, ha giocato per sette anni con il UKS Varsovia Warszawa tra il 1997 e il 2004.
"Era molto magro; le sue gambe erano degli stecchini e avevo sempre paura che qualcuno gliele rompesse - Krzysztof Sikorski, il tecnico di Lewandowski al Varsovia racconta a UEFA.com -. Volevo che diventasse più forte fisicamente e gli dicevo di mangiare più pancetta!"
Nonostante i limiti fisici, il fiuto per il gol non è mai mancato a Lewandowski. "Ricordo che una stagione la mia squadra segnò 158 gol; Robert ne segnò almeno la metà - aggiunge Sikorski -. Ovviamente era difficile immaginare che avrebbe fatto una carriera del genere. Speravamo potesse arrivare a giocare nella Ekstraklasa polacca ma era impossibile prevedere cosa è invece accaduto”.
Un altro club capitolino, il Delta Warszawa, ha puntato su Lewandowski nel 2005, e lì i dubbi sul futuro del giocatore erano già pochi. "Quando lo abbiamo visto abbiamo subito capito che sarebbe diventato un grande giocatore – spiega il presidente del Delta Andrzej Trzeciakowski a UEFA.com -. Sono orgoglioso del fatto che Robert abbia firmato il suo primo contratto professionistico con il nostro club. Il suo stipendio mensile era di 1,500 złotych [€350]. Mercoledì mi sono davvero emozionato, perché sono un tifoso del Real Madrid ma il mio cuore non ha mai sofferto quando lui segnava. Per me Robert viene prima di tutto, anche prima del Real Madrid".
Dopo la breve esperienza al Legia, Lewandowski ha firmato per lo Znicz, che ha sborsato 5.000 złotych – circa €1.250 – per assicurarselo. Soldi spesi bene visto che l’attaccante ha subito vinto la classifica dei cannonieri di terza divisione nel 2006/07 ripetendosi in seconda divisione l’anno successivo.
Prestazioni che a giugno 2008 gli valgono il trasferimento al KKS Lech Poznań. Due mesi più tardi arriva anche il primo gol nella massima serie – un’improvvisata conclusione di tacco contro il GKS Bełchatów. Un settembre speciale che gli fa guadagnare anche la prima convocazione in nazionale per la gara di qualificazione ai Mondiali FIFA contro San Marino. E Lewandowski non spreca tempo segnando al debutto.
A livello di club Lewandowski ha continuato a crescere. Secondo nella classifica dei cannonieri di Ekstraklasa durante la sua prima stagione al Lech e poi primo con 18 reti la stagione seguente, terminata con la conquista del campionato. A quel punto il Dortmund è pronto a sborsare €4,5 milioni di euro nell’estate del 2010 per portarlo in Germania.
"Non eravamo tristi per la partenza di Robert, sapevamo che era troppo forte per giocare in Polonia – racconta Jacek Zieliński, tecnico di Lewandowski a Poznan -. Nel 2010 ha vinto campionato e classifica dei marcatori; che altro poteva vincere qui? Potevamo solo augurargli buona fortuna in Germania.
"Sapevo che avrebbe fatto bene perché si stava trasferendo a un club che stava facendo grossi progressi - continua Zieliński -. Lui era molto forte e molto professionale, sapeva benissimo cosa voleva e io ero certo che avrebbe sfondato in Bundesliga – anche se quattro gol al Real Madrid non potevo certo pensarci. Mentre guardavo la partita pensavo: ‘Questa non è la realtà, è un sogno”. Un uomo con cui ho lavorato che riesce da solo a mettere in ginocchio il Real Madrid. Ha giocato a un livello fuori dal mondo”.