Il Benfica ferito spaventa Malafeev
lunedì 5 marzo 2012
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Il portiere dello Zenit, memore delle passate trasferte a Lisbona, ha chiesto cautela ai suoi compagni in vista del ritorno degli ottavi. Guarda la conferenza stampa del tecnico Luciano Spalletti.
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Vyacheslav Malafeev ha invitato l'FC Zenit St Petersburg a non sottovalutare "l'animale ferito" SL Benfica in vista della trasferta di Lisbona che potrebbe spalancare ai russi le porte degli ottavi di finale di UEFA Champions League per la prima volta nella loro storia.
Battute 3-2 dall'FC Porto venerdì, le Aquile hanno incassato la terza sconfitta in una sequenza di quattro gare consecutive senza vittorie e Malafeev si aspetta una reazione d'orgoglio da parte della squadra di Jorge Jesus, che proverà a ribaltare il 3-2 dell'andata. "Non ho visto la partita [contro il Porto], ma il Benfica è una squadra di qualità e reagirà, rendendoci le cose ancora più difficili", ha spiegato l'estremo difensore, assente a San Pietroburgo per un problema al polpaccio.
Malafeev ha buoni motivi per temere la trasferta di Lisbona: il portiere 33enne disputò infatti da subentrato la ripresa dellagara persa 2-0 dalla Russia contro il Portogallo all'Estádio do Sport Lisboa e Benfica nella fase a gironi di UEFA EURO 2004 e sempre quell'anno, il 13 ottobre, venne travolto 7-1 dai lusitani nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA all'Estadio José de Alvalade.
Dai qui la sua reticenza nell'indicare quale giocatore del Benfica rappresenti la maggiore minaccia per lo Zenit che domani giocherà la sua 100esima partita nelle competizioni UEFA. Malafeev, che ha giocato la sua prima gara del 2012 in occasione del 2-2 di sabato contro il PFC CSKA Moskva, ha detto: "Non voglio parlare di chi sono i giocatori più forti del Benfica perché potrebbe essere pericoloso".
Il record del Benfica che ha perso una sola delle ultime 19 gare europee in casa – 15 vittorie – è lì a testimoniarlo nonostante le difficoltà dell'ultimo periodo per la squadra portoghese. Non a caso l'esperto Malafeev aggiunge: "Parlare adesso potrebbe rivoltarsi contro di me, meglio stare zitto e pensare solo alla prestazione".