Un gol, doppio riscatto
mercoledì 16 marzo 2011
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Pandev e Júlio César hanno qualche motivo in più per festeggiare la rete del macedone - "la più importante della carriera" - che ha portato l'Inter ai quarti. "Mi sono messo a piangere", ha ammesso il portiere brasiliano.
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Goran Pandev non ha dubbi. Il gol realizzato contro l' FC Bayern München che ha portato l'FC Internazionale Milano ai quarti di finale di UEFA Champions League è il più importante della sua carriera. Un gol che ha riscattato l’attaccante macedone reduce da un periodo difficile, ma anche Júlio César, autore di un brutto errore in occasione del momentaneo pareggio del Bayern.
"Eto'o mi ha dato una grande palla, ho dovuto solo metterla dentro - spiega Pandev dopo aver realizzato il gol del decisivo 3-2 a due minuti dalla fine -. Grazie a tutti, società e compagni mi sono stati vicini in un momento davvero difficile. Io non sono mai stato uno da 20-30 gol a stagione, ma uno che si impegna sempre per la squadra. Prima della partita tutti mi dicevano che avrei segnato io e che avremmo vinto la partita: davvero grazie ai miei compagni, che poi mi hanno festeggiato e preso in giro. Questo gol è arrivato in un momento importante, sono davvero felice”.
“Sì, è il gol più importante della carriera - continua l’ex attaccante della S.S. Lazio -. Più di quello segnato nella finale del Mondiale per club perché lì eravamo favoriti mentre oggi nessuno credeva che ce l'avremmo fatta. Io continuerò a lavorare come sempre, ma sicuramente mi sento meglio di prima".
Un altro nerazzurro che se l'è vista brutta fino al gol di Pandev è stato sicuramente Júlio César. Il portiere brasiliano non ha bloccato un tiro di Arjan Robben permettendo a Mario Gomez di pareggiare il gol iniziale di Eto'o. Gol che ha cambiato l’inerzia della partita dopo l’ottimo avvio nerazzurro. E per di più un film – horror - già visto. Stessi i protagonisti, stessa la dinamica del gol al 90’ che aveva regalato il successo al Bayern nella gara di andata.
"È stato un momento davvero pesante – racconta il portiere brasiliano con un sorriso -. Quando ho preso il gol volevo andare a casa subito, a piedi. Poi però mi sono ripreso. Il gol è stato una doccia fredda, ma grazie ai miei compagni ci siamo ripresi".
“L'errore che ho fatto questa sera è stato grave, più di quello dell'andata – continua il milgior portiere della scorsa edizione della UEFA Champions League -, ma fortunatamente siamo qui a commentare la nostra vittoria. Al gol di Pandev ho cominciato a piangere, ho ringraziato Dio e i miei compagni. Sarei stato troppo male se avessimo perso. Speriamo di aver finito con gli errori".
Anche wesley Sneijder, autore del gol del 2-2, si gode la qualificazione ai quarti di finale. "Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile dopo l'1-0 di Milano, ma abbiamo fatto un ottimo lavoro - ha spiegato l'olandese, che ha aiutato l'Inter a diventare la seconda squadra in grado di superare un turno ad eliminazione diretta di UEFA Champions League dopo una sconfitta interna all'andata -. Abbiamo sempre creduto nella vittoria e credo che alla fine l'abbiamo meritata".
"Siamo partiti bene, ma poi i due gol subiti ci hanno tagliato le gambe - ha proseguito il trequartista nerazzurro -. Ciononostante, non abbiamo mai rinunciato all'idea di rimontare, nemmeno nell'intervallo. Nella ripresa siamo partiti forte, abbiamo creato parecchie occasioni e siamo riusciti a segnare il 2-2. A quel punto abbiamo dato tutto ciò che avevamo e alla fine è arrivato il gol che ci serviva. E' stata una partita straordinaria".