L'analisi logica di Desailly
lunedì 21 febbraio 2011
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Due volte vincitore della UEFA Champions League da giocatore, Marcel Desailly ha parlato a UEFA.com delle possibilità dei suoi ex club negli ottavi, e dei suoi successi personali.
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Il legame tra Marcel Desailly e la UEFA Champions League è chiaro a tutti, e non sosprende considerando che ha vinto due delle tre finali disputate nella competizione durante una carriera scintillante.
Ha vinto la sua prima coppa con l'Olympique de Marseille nel 1993, difendendo il trofeo accasandosi alla squadra che l'OM aveva battuto nella finale di Monaco, l'AC Milan. Il talentuoso centrale ha trovato la rete quando i Rossoneri schiacciarono l'FC Barcelona 4-0, ma non ha avuto il piacere di fare tris dodici mesi dopo quando il gol di Patrick Kluivert diede all'AFC Ajax la corona di campioni d'Europa a Vienna.
Parlando durante il lancio del Trophy Tour della UEFA Champions League 2011 al quartier generale della UEFA a Nyon, Svizzera, Desailly ha descritto quel celebre pezzo di metallo alto 73,5 centimetri descivendolo come "un amico che non vedo da molto tempo", e ha aggiunto: "Mi sono divertito abbastanza e sì, è un grande risultato. Non si può paragonare con nessun'altra competizione".
Nella sua esperienza nella competizione, l'ex nazionale francese crede che il suo trionfo con l'OM – che ha perso contro il Manchester United FC l'andata degli ottavi mercoledì - come particolarmente speciale. "Con il Marsiglia è stato grandioso perché è stato il primo trofeo europeo per un club francese", ha detto. "Per me, ovviamente, è stato un grande successo. L'anno precedente aveva vinto il Milan, e questa volta il Marsiglia. L'anno successivo ho cambiato club e sono andato al Milan, e abbiamo vinto ancora contro un grande Barcellona con tutti quei grandi giocatori e Johan Cruyff come allenatore".
Contento di ricordare i tempi passati al Milan, Desailly sente però che attualmente ai Rossoneri serva un miglioramento su tutti i fronti per ribaltare la sconfitta 1-0 subita contro il Tottenham Hotspur FC quando saranno a Londra il 9 marzo. "La loro organizzazione deve essere migliore perché non hanno bloccato a sufficienza gli esterni", ha detto il 42enne. "Collettivamente dovranno probabilmente giocare molto meglio".
Il vincitore del Mondiale FIFA 1998 e di UEFA EURO 2000 osserverà con attenzione anche un altro suo ex club, il Chelsea FC, che riprende la corsa nella competizione martedì nella capitale danese. I padroni di casa dell'FC København sono stati forse la sorpresa del gruppo e nonostante i Blues ora possano contare anche su Fernando Torres, Desailly sa che affrontare una outsider può creare qualche difficoltà.
"Non hanno niente da perdere", ha spiegato. "[Carlo] Ancelotti deve riorganizzare la sua squadra e se non saranno pronti contro il Copenhagen allora loro potranno avvantaggiarsene. E' un duro compito per Ancelotti cambiare i suoi giocatori, cambiare l'organizzazione sul campo, e devono anche guardagnare la fiducia necessaria per giocare nel nuovo modo. Il Copenhagen ha una possibilità; è la Champions League alla fine. Non hanno niente da perdere; ci proveranno e vedranno".