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Robben è già pronto

Dopo aver giocato un ruolo chiave nella splendida stagione del Bayern, Arjen Robben non ha intenzione di mancare l'appuntamento di sabato: "Bisognerà dare tutto quel giorno".

Robben è già pronto
Robben è già pronto ©UEFA.com

Arjen Robben cercherà di mettere la ciliegina sulla torta di una stagione straordinaria sabato, quando il suo FC Bayern München se la vedrà con l'FC Internazionale Milano in finale di UEFA Champions League. Qui ci parla dei due tecnici Louis van Gaal e José Mourinho, ripercorre una stagione fantastica e inizia a mettere nel mirino la finale del Santiago Bernabéu.

E' stata una grande stagione per te. La migliore della tua carriera?

Arjen Robben: A livello personale è sicuramente uno dei miei migliori anni, sì. Ho giocato per grandi club, ma anche questo è un grande club, il Bayern Monaco. Mi sono trovato bene sin dal primo giorno veramente. Sono stato accolto molto bene e ovviamente ho debuttato alla grande, segnando subito due gol, quindi tutto è diventato più facile. Mi trovo molto bene in questo club, ma soprattutto sono anche stato bene fisicamente, e anche per questo credo di aver disputato una buona stagione.

Che impatto ha avuto l'allenatore Van Gaal sul club?

Robben: Beh, ha avuto un grande impatto. E’ anche un allenatore che ha bisogno di tempo per adattarsi. E’ diverso per i giocatori. Ha il suo modo di lavorare e i giocatori devono adattarsi a lui. Penso si possa vedere anche dal suo passato: le squadre con cui ha lavorato hanno sempre avuto bisogno di tempo per arrivare al successo. Ha anche molta energia, enegia positiva e credo sia uno dei pochi tecnici al mondo che ancora pensa ai singoli. Ovviamente pensa al bene della squadra; alla fine la squadra conta più di tutto, la prestazione della squadra, ma lui pensa anche al singolo. Vuole migliorare i suoi giocatori e lo ha fatto per tutta la stagione. Tatticamente è molto forte. Può sicuramente aiutarti in tal senso, ma ovviamente ci vuole un po’ di tempo. E’ un grande allenatore ma non solo, credo sia grande anche come persona per i suoi giocatori.

What have you learned from Van Gaal?

Robben: Lavora all'olandese, quindi per me forse è stato più facile rispetto ad altri giocatori, ai tedeschi. Per me la cosa più importante è che ci dice sempre di fare la scelta giusta in campo. Il gioco è veloce oggi e devi prendere le decisioni in fretta. Ci aiuta così: a prendere la decisione giusta, quando dribblare, quando passare.

A proposito di allenatori, ritroverai il tuo allenatore al tempi del Chelsea FC Mourinho. Cosa provi?

Robben: E’ una grande sensazione; non ho parlato con lui per molto tempo. Sono stato due anni a Madrid e adesso sono a Monaco, quindi non l’ho visto e non ci ho parlato per tre anni. Sarà molto bello rivederlo... Ovviamente è un grande allenatore. Ho passato un ottimo periodo con lui al Chelsea. Insieme abbiamo vinto tutti i trofei in palio in Inghilterra, abbiamo avuto successo scrivendo la storia insieme quando abbiamo vinto il titolo con il Chelsea dopo un’attesa di 50 anni; quindi sì, è stata una grande esperienza e sono felice di rivederlo.

Quali sono le differenze e le somiglianze tra i due?

Robben: Penso siano entrambi molto bravi nel preparare le loro squadre. Anche mentalmente, penso che siano molto forti. Sanno come creare una squadra vincente. Forse la differenza tra i due... credo che Van Gaal guardi un po’ di più a imporre il suo gioco, mentre Mourinho gioca un calcio più difensivo. Si concentra di più nell’organizzare al meglio la fase difensiva. Credo che questa sia la differenza più grande. Ma per il resto, credo che entrambi siano tra i migliori tecnici al mondo.

Parlaci di Wesley Sneijder, che era con te la scorsa stagione al Real Madrid CF e ora giocherà la finale contro di te nell'Inter.

Robben: E’ un sogno che si avvera per entrambi. Voglio dire, nessuno dei due ha mai giocato una finale di Champions League e… credo abbia anche a che fare con il modo in cui abbiamo lasciato Madrid ovviamente. Non è stato il modo più normale ovviamente e se n’è parlato molto e… ma alla fine è tutto una questione di calcio e di cercare di vincere. Per noi conta poco come abbiamo lasciato Madrid e entrambi… vogliamo entrambi questo titolo e siamo entrambi felici di essere arrivati in finale.

Cosa dovrà fare il Bayern per vincere?

Robben: Beh non ci aspettiamo che giochino una partita difensiva come hanno fatto contro il Barcellona, ovviamente hanno anche avuto un giocatore espulso… noi dovremo solo giocare la nostra partita, voglio dire, non possiamo… non possiamo cambiare la nostra tattica perché abbiamo giocato allo stesso modo tutta la stagione e giocheremo così anche in finale… sperando di creare delle occasioni e poi ovviamente servirà anche un pizzico di fortuna, dovremo essere concreti davanti alla porta cercando di concretizzare le occasioni che ci capiteranno.

Quanto conta per il Bayern vincere la UEFA Champions League?

Robben: Questa è la cosa divertente, intendo che raggiungere la finale di Champions League non era l’obiettivo della stagione, il club non si aspettava di arrivare così avanti già quest’anno. L’obiettivo principale era quello di vincere il campionato e lo abbiamo raggiunto. Adesso ci troviamo anche in finale; non è che pensiamo… "bene andiamo e divertiamoci", voglio dire, giocarsi una finale è un’opportunità unica e ovviamente devi provare a vincerla, si deve dare tutto quello che si ha in queste occasioni e credo che vedremo 22 giocatori pronti a dare davvero tutto.

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