Inter con il minimo sforzo
mercoledì 24 agosto 2005
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FC Internazionale - Shakhtar Donetsk 1-1(And:2-0)
Il pareggio contro lo Shakhtar basta ai nerazzurri per entrare nella fase a gironi, Recoba a segno.
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di Paolo Menicucci
L’FC Internazionale Milano non brilla nel ritorno del terzo turno preliminare contro l’FC Shakhtar Donetsk, ma l’1-1 in un San Siro a porte chiuse basta ai nerazzurri per accedere alla fase a gironi della UEFA Champions League dopo il successo per 2-0 ottenuto in Ucraina.
Spazio a Recoba
Obafemi Martins, che nella Supercoppa italiana contro la Juventus aveva giocato nonostante un dolore al fianco, non ce la fa e non si accomoda nemmeno in panchina. Al suo posto si rivede Alvaro Recoba come spalla di Adriano. A centrocampo è confermata la coppia argentina Esteban Cambiasso-Juan Sebastian Veron, mentre Pierre Wome prende il posto dell’affaticato Giuseppe Favalli sulla fascia sinistra.
Rombo
Mircea Lucescu risponde con Ciprian Marica e Brandão in attacco. A centrocampo il tecnico rumeno disegna un rombo con Anatoliy Tynoshchuk davanti alla difesa e Elano Blumer dietro alle punte, mentre Matuzalem è leggermente defilato a sinistra.
Brivido
La prima occasione la crea lo Shakhtar. Matuzalem pesca l’inserimento di Razvan Rat Dinka, che centra dalla sinitsra. Il piatto al volo di Marica si spegne lentamente a fil di palo facendo correre un grosso brivido sulla schiena di Roberto Mancini.
Vantaggio Inter
La manovra dell’Inter non sembra fluida, ma alla prima occasione i nerazzurri centrano il bersaglio grosso. Un rimpallo al limite dell’area innesca Recoba. L’uruguaiano finta due volte il tiro prima di scoccare un rasoterra secco e angolato che non lascia scampo a Jan Laštuvka.
Pareggio
Lo Shakhtar non si scompone e continua a giocare meglio di quanto aveva fatto nella gara di andata. Marica va via palla al piede sulla destra, punta e salta in velocità Marco Materazzi, entra in area e centra basso per Blumer, che di piatto non ha difficoltà ad insaccare.
Equilibrio
L’Inter accenna una reazione, ma Adriano è ben controllato dal ceco Tomas Hubschman. Julio Cesar blocca a terra un pericoloso rasoterra di Tynoshchuk, mentre Recoba costringe Laštuvka ad usare i pugni per respingere un calcio di punizione da ben oltre 30 metri.
Dentro Pizarro
Nel secondo tempo Mancini vuole le geometrie di David Pizarro e inserisce il cileno al posto di Dejan Stankovic. Il modulo dell’Inter si trasforma in un 4-2-3-1 con arretramento di Recoba sulla stessa linea di Veron e Santiago Solari e Adriano unica punta.
Occasione Solari
E’ però lo Shakhtar ad andare due volte al tiro, ma la mira di Marica è imprecisa. Anche l’Inter ha la palla buona, ma Solari si fa respingere due volte la conclusione a botta sicura da distanza ravvicinata.
Pochi rischi
I palleggiatori dell’Inter riescono ad addormentare i ritmi della partita e lo Shakhtar è sempre meno pericoloso. Mancini torna al 4-4-2 con l’inserimento di Zè Maria per Veron. Ma gli ucraini non ne hanno più. L’obiettivo dell’Inter è centrato.
Mancini soddisfatto
Al triplice fischio finale Mancini era già proiettato al sorteggio di domani a Nyon: "Missione compiuta. Ma non si può giocare in uno stadio vuoto, sarebbe meglio giocare ad Appiano Gentile. É una cosa assurda. Nel sorteggio capiteranno squadre forti e meno forti, ma il problema resta questa situazione dello stadio. L'Inter comunque è in buone condizioni anche se stasera non abbiamo fatto una grande gara, eravamo un po' stanchi dopo i supplementari di sabato".