Fase a gironi di UEFA Women's EURO 2022: cinque temi chiave
martedì 2 novembre 2021
Intro articolo
Preparati a UEFA Women's EURO 2022 con la nostra guida agli spunti più interessanti del torneo.
Contenuti top media
Corpo articolo
UEFA Women's EURO 2022 inizia all'Old Trafford il 6 luglio con un numero di contendenti al titolo più alto che mai e diversi record di affluenza pronti per essere superati.
UEFA.com seleziona alcuni spunti interessanti che ti permetteranno di guardare la fase a gironi con un occhio da vero esperto.
Pretese al titolo
Questo è il settimo Women's EURO con una fase finale a gironi, introdotta nel 1997, ma il primo in cui la Germania non inizia da campione in carica: il suo dominio, che durava da 22 anni, si è concluso nel 2017 contro la Danimarca ai quarti di finale. Mentre la Germania ha sempre iniziato i tornei precedenti da favorita, stavolta il torneo sarà molto più aperto.
L'Olanda è l'attuale detentrice: dopo il trionfo del 2017 davanti al suo pubblico, ha dimostrato che non era un caso raggiungendo la finale di Coppa del Mondo FIFA due anni dopo. L'Inghilterra è stata invece semifinalista in Olanda e agli ultimi due mondiali e ora è allenata da Sarina Wiegman, artefice del successo delle Orange.
La Germania vuole tornare a vincere e ha nuova generazione di talenti, come Lea Schüller e Giulia Gwinn. Lo stesso vale per la Francia, cresciuta molto negli ultimi 10 anni ma mai capace di compiere il salto decisivo.
Se la Francia doveva la sua forza a un gruppo di giocatrici della squadra di club più forte d'Europa, il Lione, la Spagna potrebbe seguire lo stesso percorso affidandosi a quelle del Barcellona. A livello di nazionali, Francia e Spagna non hanno mai dato il meglio di sé nei tornei importanti, mentre la Svezia è arrivata terza in Coppa del Mondo 2019 e seconda alle Olimpiadi 2021.
Poiché l'Inghilterra affronta la Norvegia, l'Olanda incontra la Svezia e la Germania affronta sia Spagna che Danimarca nella fase a gironi, gli indizi su quali potranno essere le future campionesse potrebbero emergere già prima che si concluda la prima fase.
Sfavorite ma non troppo
Naturalmente, né Olanda né Danimarca erano favorite prima del torneo del 2017, ma sono state loro a giocare la finale di Enschede. Saranno quindi le sfavorite ad arrivare a Wembley?
Tra le squadre meno quotate fra quelle citate sopra c'è l'Italia, che era sempre arrivata tra le prime otto prima di uscire alla fase a gironi nel 2017. I suoi risultati più recenti, però, suggeriscono che potrebbe anche tornare ai fasti degli anni '90, quando ha conquistato due secondi posti. L'Italia è nel Gruppo D insieme a Francia, Belgio e Islanda.
Svizzera e Russia hanno vinto gli spareggi ma dovrebbero avere qualche difficoltà nel girone con Olanda e Svezia. Non diamo per spacciata la Finlandia, che nel 2017 non si è qualificata ma ora è di nuovo allenata dall'esperta Anna Signeul. Le finlandesi hanno sconvolto i pronostici l'ultima volta che il torneo è stato giocato in Inghilterra, arrivando in semifinale nel 2005 da esordienti. Spagna, Danimarca e Germania prenderanno molto sul serio le loro avversarie nel Gruppo B a Milton Keynes.
Si riaccendono le rivalità
Le 24 partite della fase a gironi rievocano molte sfide epiche del passato. Tra queste, due quarti di finale del 2017: Germania-Danimarca e Olanda-Svezia.
La sconfitta per 2-1 contro la Danimarca a Rotterdam ha interrotto il dominio tedesco dopo 22 anni. La sfida del prossimo 8 luglio a Brentford sarà decisiva per sapere se la Germania è in grado di riconquistare il titolo.
Nel 2017, l'Olanda ha battuto la Svezia 2-0 a Doetinchem e ha poi vinto il suo primo titolo. Due anni dopo, le olandesi hanno eliminato la Svezia e hanno raggiunto la finale della Coppa del Mondo, ma le svedesi hanno vinto il bronzo olimpico nel 2021 e potrebbero riservare qualche sorpresa contro le campionesse in carica.
Le protagoniste
Lieke Martens è stata la miglior giocatrice del torneo nel 2017, superando le connazionali Vivianne Miedema e Daniëlle van de Donk, mentre l'inglese Jodie Taylor è entrata nell'albo d'oro dei capocannonieri dopo campionesse come Lotta Schelin, Inka Grings e Pia Sundhage.
Fondamentale per Taylor è stata la tripletta contro la Scozia nella gara d'esordio: dunque, la migliore marcatrice potrebbe preannunciarsi già durante la fase a gironi. La belga Tine De Caigny è stata la miglior realizzatrice delle qualificazioni con 12 gol, ma a vincere la classifica della fase finale potrebbe essere una delle inseguitrici: la norvegese Caroline Graham Hansen, la spagnola Jenni Hermoso, la danese Pernille Harder, la francese Marie-Antoinette Katoto e, naturalmente, Miedema.
Nel frattempo, occhi puntati su Alexia Putellas, Lucy Bronze, Stina Blackstenius e sulle altre campionesse olandesi del 2017.
Record in bilico
La fase finale del 2005 è stata disputata in Inghilterra e si è aperta nello stadio del Manchester City con un record di 29.092 spettatori. Questa cifra è stata superata solo una volta da allora, nella finale del 2013 vinta dalla Germania contro la Norvegia: 41.301 spettatori. I due record sembrano destinati a crollare il 6 luglio, quando l'Inghilterra esordirà all'Old Trafford, e nella finale di 25 giorni dopo a Wembley.
Anche gli altri otto stadi dovrebbero essere pieni: a un anno dal torneo erano già stati venduti 140.000 degli oltre 700.000 biglietti disponibili, ancor prima di conoscere il calendario. L'attuale record di affluenza complessiva (247.041 spettatori nel 2017 in Olanda) e la media record di quattro anni prima in Svezia (8.676 spettatori a partita) sono altri due record a rischio.