Relazione tecnica di UEFA EURO 2012
giovedì 27 settembre 2012
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Questa settimana è stata pubblicata la relazione tecnica di UEFA EURO 2012, che mette in evidenza le nuove tendenze tecnico-tattiche e tutti gli elementi positivi del torneo in Polonia e Ucraina.
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Quest'estate, il calcio delle nazionali europee ha raggiunto nuovi apici grazie a uno splendido UEFA EURO 2012. Le nuove tendenze tattiche e tecniche vengono esaminate in dettaglio nella relazione tecnica del torneo, pubblicata questa settimana.
La relazione è stata stilata dal Team Tecnico UEFA, che ha seguito le 31 partite in Polonia e Ucraina. "Oltre a registrare dati e statistiche, la relazione vuole offrire un'analisi che, si spera, costituisca uno spunto di riflessione per i tecnici. Inoltre, evidenziando le tendenze del calcio per nazionali e collegandole a quelle della UEFA Champions League, gli allenatori delle categorie giovanili hanno a disposizione più informazioni per far crescere i campioni del futuro".
La relazione identifica i segreti del successo di UEFA EURO 2012. "Anche se il contropiede rimane un'importante freccia all'arco di tutte le squadre, le formazioni vincenti sono state quelle più volenterose e capaci di prendere l'iniziativa".
Il torneo, spiega il Team Tecnico, ha dimostrato anche l'importanza del possesso palla. "L'arte di tenere il pallone è stata fondamentale [...] La Spagna ha nuovamente dimostrato il valore della tecnica individuale, della capacità di liberarsi dal pressing e di compiere brusche variazioni di velocità negli spazi stretti".
A UEFA EURO 2012, inoltre, le squadre hanno evitato le difese più arcigne aggirandole. "La preferenza delle vie periferiche risponde alla minor efficacia del contropiede, che cerca di superare i blocchi difensivi prima che si posizionino - si legge nella relazione -. Se a UEFA EURO 2008 il 46% dei gol a palla in movimento è arrivato in contropiede, le percentuali sono poi diminuite costantemente, come si è visto in UEFA Champions League (27% nella stagione 2011/12)".
"La tendenza è proseguita in ribasso a UEFA EURO 2012, dove il 25% dei gol a palla in movimento è arrivato in contropiede. Tra i vari motivi di questo calo vi sono l'efficacia dei blocchi difensivi e le misure anti-contropiede (come l'immediato pressing sul portatore di palla), i falli tattici e la costante presenza di quattro, cinque o sei giocatori dietro la palla anche quando una squadra attacca".
La relazione identifica un mutamento che riguarda i centrocampisti che agiscono da 'filtro'. "A UEFA EURO 2012, i mediani si sono trasformati da 'difensore in più' a giocatori più costruttivi, che partendo dalla difesa danno un maggior contributo creativo e più sostegno all'attacco".
La tendenza a schierare esterni 'a piedi invertiti' è stata una delle caratteristiche più in evidenza a UEFA EURO 2012. "Arjen Robben, David Silva, Andrés Iniesta, Thomas Müller o anche Mesut Özil sono gli esempi più lampanti di giocatori che si preparano a ricevere la palla sull'esterno e si accentrano per sfruttare gli spazi creati dall'unica punta, passare la palla a un terzino che si sovrappone o trovare canali per una veloce combinazione".
La relazione sottolinea anche il comportamento positivo di giocatori e allenatori verso gli arbitri nonché il ruolo di deterrente degli assistenti di porta, soprattutto sugli episodi in area di rigore.
"Se pensate che le discussioni più piacevoli siano quelle meno supportate dalle statistiche, il tema degli assistenti di porta fa per voi - si legge -. Uno degli aspetti positivi di EURO 2012 è che il torneo è stato giocato con intensità e impegno, ma in un clima assolutamente positivo. Lo stesso vale per il settore tecnico: i conflitti tra gli allenatori e il quarto uomo, che nel 2008 facevano notizia, quest'anno sono stati praticamente assenti".
"Un altro elemento inquantificabile è l'impatto dei briefing pre-torneo tra tutte le squadre e i membri del Comitato arbitrale UEFA, che hanno dato consigli e istruzioni. Come a dire: uomo avvisato, mezzo salvato!".
"A EURO 2012, l'area di rigore e le zone circostanti sono state generalmente prive di rischi, perché si è usato più il cervello che il fisico. Le istruzioni sulle simulazioni, sugli assistenti di porta e sui falli hanno sicuramente avuto un effetto positivo, e il 20% di falli in meno rispetto a EURO 2008 è una prova tangibile del cambio di atteggiamento dei giocatori".