La Lazio frena, l'Inter si rilancia
domenica 28 novembre 2010
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I biancazzurri pareggiano in casa contro il Catania e restano a -3 dal Milan, ma mantengono il secondo posto per il ko del Napoli a Udine. Stanković trascina i nerazzurri al quinto posto, insieme al Palermo che supera la Roma.
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La S.S. Lazio non riesce a superare il Calcio Catania e resta a tre punti dall’AC Milan, bloccato sabato sull’1-1 dall’UC Sampdoria. All’Olimpico la squadra di Edoardo Reja pareggia con identico punteggio contro gli etnei di Marco Giampaolo, ma conserva il secondo posto visto che l’SSC Napoli è sconfitto 3-1 dall’Udinese Calcio. Le gare domenicali della 14esima giornata sorridono dunque all’FC Internazionale Milano, che torna alla vittoria (5-2) contro il Parma FC e sale al quinto posto in classifica; a braccetto con i nerazzurri c’è l’US Città di Palermo, che supera con un netto 3-1 l’AS Roma nell’atteso posticipo.
All’Olimpico succede tutto in prossimità dell’intervallo. I biancazzurri vanno sotto al 44’, trafitti da un imperioso colpo di testa del difensore argentino Matías Silvestre sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nel recupero è però il centrocampista brasiliano Hernanes, con un gran tiro da fuori area, a sistemare le cose per i padroni di casa.
La Lazio, con una sola vittoria nelle ultime cinque giornate, rallenta dunque il ritmo e non riesce a portarsi a -1 dalla vetta. Ma resta davanti al Napoli, che in casa dell’Udinese rimedia la seconda sconfitta nelle ultime tre partite. E’ Antonio Di Natale, autore di una fantastica tripletta, a trascinare gli uomini di Francesco Guidolin: l’attaccante napoletano segna in tutti i modi, su rigore (16’), con una bordata da fuori area (45’) e direttamente da calcio d’angolo (57’) con la complicità di Marek Hamšík, che liscia il pallone. Lo slovacco trova però il gol personale al 58’, ma poco dopo si fa parare da Samir Handanovič il rigore che avrebbe potuto riaprire la sfida.
Dopo il successo in UEFA Champions League, l’Inter dopo un mese ritrova i tre punti anche in campionato. A San Siro, la squadra di Pasquale Marino parte senza alcun timore reverenziale e si porta in vantaggio dopo appena quattro minuti: è un ex, Hernán Crespo, a beffare sia Marco Materazzi sia Luca Castellazzi e a “regalare” a Rafael Benítez il peggiore degli inizi possibili. I ducali sembrano poter trovare il raddoppio da un momento all’altro, ma nell’arco di cinque minuti si trovano sotto di due gol: sono la doppietta di Stanković (17’ e 18’) e il guizzo di Esteban Cambiasso (22') a mettere alle corde gli ospiti.
Prima dell’intervallo, il Parma torna però in partita ancora per merito di Crespo, abile a sfruttare una carambola e a superare Castellazzi con un preciso diagonale. Nella ripresa l’Inter trema per il palo di Ângelo, ma il guizzo del rientrante Thiago Motta – in campo da appena cinque minuti al posto di Jonathan Biabany – sembra chiudere ogni discorso. Anche perchè i ducali non sono fortunati e centrano un altro legno, questa volta con Crespo. Il gol al 75’ di Stanković, il terzo personale, chiude ogni discorso. L’Inter torna a vincere in campionato dopo un mese e sale a quota 23 punti; il Parma resta quattordicesimo a 15.
Nel posticipo del Renzo Barbera c’è equilibrio soltanto nel primo tempo: la Roma fa più possesso palla, ma è il Palermo a segnare (20’) con un bel sinistro di Fabrizio Miccoli, che non lascia scampo a Júlio Sérgio sul primo palo. Nella ripresa Javier Pastore prima e Miccoli poi sfiorano il raddoppio, che si materializza al 62’ per merito dello sloveno Josip Iličić, servito benissimo da Federico Balzaretti. La squadra di Claudio Ranieri è alle corde e quattro minuti dopo, completamente scoperta, subisce l’ennesima micidiale ripartenza: l’ex Cesare Bovo offre un assist perfetto e Antonio Nocerino deve solo spingere il pallone in rete. Nel recupero Francesco Totti, al primo gol stagionale su azione, rende il passivo meno pesante. I giallorossi perdono dopo sette risultati utili consecutivi in campionato e subiscono il sorpasso dei rosanero di Delio Rossi, che agganciano l’Inter al quinto posto.
Seconda vittoria consecutiva (su altrettante gare) per Roberto Donadoni sulla panchina del Cagliari Calcio, che piega 3-2 l’US Lecce. Al Sant’Elia i sardi segnano tre gol in 28 minuti, grazie alla doppietta di Alessandro Matri e al colpo di testa di Michele Canini; nella ripresa i padroni di casa resistono alla reazione dei salentini di Luigi De Canio, alla quinta sconfitta nelle ultime sei giornate, che segnano con Rubén Olivera (54’) e David Di Michele (81’). Finisce 1-1 la sfida tra AS Bari e AC Cesena, un pareggio che interrompe la serie di due sconfitte consecutive delle formazioni in campo. I romagnoli si portano in vantaggio con un rigore trasformato da capitan Giuseppe Colucci al 62’, ma la risposta di Francesco Caputo (64’) è praticamente immediata.
Rinviata la sfida tra Bologna FC e AC Chievo Verona a causa della neve, che condiziona pesantemente anche AC Brescia e Genoa CFC: al Rigamonti, in una gara sospesa per diversi minuti, finisce a reti inviolate.
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