Il calcio europeo piange Stefano Borgonovo

Il calcio europeo piange per la scomparsa di Stefano Borgonovo, l’ex attaccante di AC Milan e ACF Fiorentina deceduto a 49 anni dopo una lunga battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

A Borgonovo era stata diagnosticata la SLA, una seria malattia neurologia che causa la progressiva perdita di tutte le funzioni muscolari, quando aveva 42 anni.  L’ex nazionale azzurro, insieme alla moglie Chantal e alla figlia maggiore Alessandra, ha poi inaugurato la Fondazione Stefano Borgonovo il 13 dicembre del 2008 con lo scopo di aiutare le 350.000 persone colpite dalla SLA nel mondo L'assegno da un milione di euro per il premio UEFA Charity era stato consegnato proprio alla fondazione lo scorso anno.

"Stefano Borgonovo era e rimarrà sempre un esempio per tutti noi”, ha detto il presidente UEFA Michel Platini. "Il suo coraggio, la sua gioia di vivere e il suo amore per il calcio – tutte caratteristi che ha sempre mantenuto durante la sua battaglia contro questa terribile malattia – hanno fornito un’importante lezione a tutti noi".

"A nome della famiglia del calcio europeo, vorrei esprimere le mie più grandi condoglianze alla famiglia Borgonovo, i nostri pensieri vanno a sua moglie Chantal e ai quattro figli in questo momento così triste”.

Borgonovo, che aveva iniziato la carriera con il Como Calcio nel 1981, si era trasferito al Milan cinque anni più tardi prima dell’ottimo periodo in prestito alla Fiorentina, durante il quale ha segnato 14 gol in 30 partite di Serie A.

Membro della rosa del Milan che ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1989/90, si è poi trasferito alla Fiorentina a titolo definitivo prima di ritirarsi nel 1995 dopo le esperienze con Pescara Calcio, Udinese Calcio e Brescia Calcio.

Borgonovo ha collezionato tre presenze in nazionale avendo debuttato in occasione del successo per 1-0 in amichevole contro la Danimarca nel 1989.