I frutti dello scambio tecnico
giovedì 12 luglio 2012
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Lo scambio di know-how tecnico e informazioni tra UEFA e le sue federazioni affiliate e tra le stesse federazioni, è fondamentale affinché il calcio continui a crescere in tutta Europa.
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Lo scambio di know-how tecnico e informazioni tra UEFA e le sue federazioni affiliate – e grazie a una novità da poco introdotta– tra le stesse federazioni, è fondamentale affinché il calcio continui a crescere in tutta Europa. L’organo di governo del calcio europeo sta cercando di rendere più facile il processo con diverse iniziative di successo.
Lo Schema Gruppi di Studio UEFA e il programma di scambio per istruzione dei tecnici Pro licence, oltre a corsi e workshop per gruppi obiettivo come tecnici e persone coinvolte nel calcio di base, sono solo alcune delle iniziative a disposizione delle 53 federazioni nazionali affiliate.
“L’aspetto principale è lo scambio di idee – ha detto il direttore tecnico UEFA Andy Roxburgh a UEFA.com -. Alla UEFA pensiamo tutti che, collettivamente, le varie federazioni sono tutte più forti”.
Lo Schema Gruppi di Studio UEFA continua a mietere successi da quando è stato introdotto nel 2008, permette alle federazioni di riunirsi e ricevere consigli tecnici dalle altre federazioni. Ci si scambia visite per condividere conoscenze, esperienze e migliori pratiche nell’istruzione dei tecnici, dei giovani, del calcio femminile e quello di base. L’idea è che maggiore è lo scambio tecnico e maggiore è il potere della federazione per il beneficio di tutto il calcio europeo.
Nel frattempo, un’iniziativa partita ufficialmente quest’anno, il programma di scambio per istruzione dei tecnici Pro licence, permette a tecnici in fase di studio – i tecnici elite di domani – di apprendere da esperti tutor scelti dalla UEFA, oltre che dai membri del panel UEFA Jira – il panel di esperti in materia di istruzione allenatori.
"Ogni federazione ha la sua filosofia su come si deve portare avanti l’istruzione dei tecnici – ma il compito della UEFA è quello di coordinare cosa accade in Europa – ha spiegato Roxburgh. -. Identifichiamo le migliori pratiche e cerchiamo di aiutare le federazioni a raggiungere il livello desiderato”.
Ad aprile, il 19esimo Corso UEFA per Istruttori Allenatori ha ancora una volta messo in evidenza i benefici del riunire rappresentati delle varie federazioni per permettere lo scambio di idee. Michel Sablon, ex direttore tecnico della federazione che ha organizzato l’evento, la Federcalcio belga (URBSFA-KBVB), non ha dubbi sull’importanza dello scambio di idee e punti di vista.
Ha detto a UEFA.com: “Lo scambio di informazioni tra paesi diversi è molto positivo. In passato tutti nascondevano i loro libri in armadi chiusi a chiave, ma adesso quegli armadi non ci sono più e la comunicazione è aperta. Le informazioni vengono condivise”.
“E’ qualcosa di cui abbiamo parlato all’interno della nostra federazione anni fa – non si deve nascondere nulla. Vogliamo ricevere feedback con gente che ci indica i nostri punti deboli, per poter migliorare. E allo stesso tempo le cose buone che facciamo verranno riconosciute. C’è solo da guadagnarci”.
Gli stessi tecnici danno il benvenuto allo scambio di informazioni – possono portare un materiale di valore inestimabile alle loro federazioni. Osian Roberts, direttore tecnico della Federcalcio gallese (FAW) è un grande sostenitore dello scambio di idee a livello tecnico.
“Riuniamo gli istruttori da tutta Europa, da tutti e 53 i paesi, si scambiano idee, si guardano modi diversi di affrontare certe questioni – ha detto -. E’ una fonte di ispirazione per tutti noi, per pensare in modo differente, mettere alla prova cosa facciamo, e qualche volta apprezzare come lo stiamo facendo. E’ per tutti una grande opportunità”.
Se le parole e i dibattiti tra i tecnici innalzeranno lo standard del calcio europeo nel suo intero per quanto riguarda allenamento, organizzazione e gioco, allora gli sforzi della UEFA saranno stati premiati.