In vetta con l'Inter c'è la Lazio
domenica 26 settembre 2010
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Serie A: Il gol di Zárate consente ai biancazzurri di sbancare il campo del Chievo e agganciare al primo posto i nerazzurri, sconfitti ieri dalla Roma. Perde il Brescia, risorge la Juve con un super Krasić.
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La SS Lazio ringrazia l’AS Roma. Il successo dei giallorossi contro l’Internazionale FC nell’anticipo, unito a quello dei biancocelesti sul campo dell’AC Chievo Verona, regala la vetta agli uomini di Edoardo Reja, seppur in condominio con i campioni d’Italia in carica. Non approfittano dello stop dei nerazzurri, invece, Brescia Calcio e lo stesso Chievo che, con un successo, sarebbero andate in testa.
A Verona, la Lazio spreca tanto nel primo tempo, soprattutto con Mauro Zárate, che colpisce un palo e si mangia un gol fatto sparando alto da due passi. L’argentino, però, avrà modo di rifarsi al 24’ della ripresa, concludendo in diagonale da posizione defilata e sorprendendo Stefano Sorrentino. Nel finale, Hernanes spreca l’occasione per il raddoppio, non sfruttando un assist di Cristian Ledesma.
Nel posticipo, la Juventus ottiene la seconda vittoria in campionato e aggancia l'AC Cesena a quota 7 punti. All’Olimpico di Torino i bianconeri si impongono 4-2 sul Cagliari Calcio trascinati da Miloš Krasić, autore di una tripletta. Il serbo sblocca dopo 13 minuti, ma Alessandro Matri pareggia al 20’. Prima dell’intervallo, però, la squadra di Luigi Delneri si riporta in vantaggio ancora con Krasić. A inizio ripresa Leonardo Bonucci realizza il 3-1 e mette in ghiaccio il risultato, poi arrivano il terzo gol personale del serbo e la doppietta di Matri.
Dopo il successo prestigioso contro la Roma nel turno infrasettimanale, il Brescia cade a Bari. Pugliesi in vantaggio grazie a Emanuel Rivas, che batte Matteo Sereni con un preciso diagonale nell’angolino basso. La risposta del Brescia arriva con una bella azione personale di Panagiotis Kone, che si fa trenta metri palla al piede prima di trafiggere Jean-François Gillet. Gli uomini di Giuseppe Iachini sfiorano il raddoppio (traversa di Nicolás Córdova), prima di subire il nuovo vantaggio barese per effetto di un calcio di rigore guadagnato e trasformato da Paulo Vitor Barreto.
Nell’anticipo dell’ora di pranzo, il SSC Napoli compie la seconda rimonta nel giro di sette giorni (dopo quella nel finale sul campo della Sampdoria) sbancando 4-1 il Dino Manuzzi e condannando il Cesena alla seconda sconfitta consecutiva. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, nei primi 3’ della ripresa succede di tutto: prima Francesco Antonioli chiude lo specchio della porta a Juan Camilo Zúñiga, dall’altra parte Ezequiel Schelotto scardina il pallone dai piedi di Emílson Sánchez Cribari, servendo Marco Parolo che fulmina Morgan De Sanctis. Walter Mazzarri protesta, reclamando un fallo su Cribari, e viene espulso.
La partita cambia con l’ingresso in campo di Edinson Cavani: dopo una traversa di Walter Gargano, al 27’ Ezequiel Lavezzi si fa trovare pronto sul cross rasoterra di Andrea Dossena, coronando un forcing iniziato subito dopo il gol di Parolo. La svolta al 35’: Maurizio Lauro atterra Zuniga in area, con Marek Hamšík che trasforma dal dischetto. Nel finale, Cavani diventa mattatore assoluto, prima superando Antonioli di sinistro dopo aver saltato due uomini, poi (con il Cesena tutto in avanti) disegnando una splendida parabola con il destro che va a spegnersi sotto l’incrocio dei pali.
Il Calcio Catania perde una grandissima occasione per agganciare Inter e Lazio in vetta alla classifica: gli etnei pareggiano 1-1 con il Bologna FC, in vantaggio grazie a Marco Di Vaio, che prima sbaglia il calcio di rigore concesso per un intervento falloso di Matias Silvestre su Luca Siligardi, poi realizza dopo la respinta di Mariano Andujar. Il pareggio siciliano arriva nella ripresa con un clamoroso autogol di Miguel Ángel Britos su cross da sinistra di Giovanni Marchese.
L’US Lecce getta alle ortiche il doppio vantaggio al Renzo Barbera, dove l’US Città di Palermo pareggia al 93’. I salentini si portano in vantaggio al 7’ con un gran gol di Guillermo Giacomazzi che, sfruttando una sponda di testa di Ignacio Piatti, spedisce alle spalle di Salvatore Sirigu. Il Palermo non reagisce, e il Lecce raddoppia dopo neppure un minuto della ripresa: Rubén Olivera mette al centro un pallone sul quale si avventa Daniele Corvia che, di testa, sembra chiudere la partita. Il Palermo, però, si scuote, e al 7’ riapre la contesa grazie a Mauricio Pinilla; il Lecce resta in dieci per l’espulsione di Giacomazzi e i padroni di casa pareggiano in extremis con Massimo Maccarone, che raccoglie una respinta di Antonio Rosati sul destro di Javier Pastore.
Dopo quattro sconfitte di fila, l’Udinese Calcio riesce a muovere la classifica, conquistando un punto prezioso sul campo dell’UC Sampdoria. I friulani reggono bene: Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini non pungono, anzi, sono proprio gli ospiti a sfiorare il colpaccio. In apertura di ripresa è provvidenziale un salvataggio sulla linea di Luciano Zauri sul pallonetto di Antonio Di Natale che aveva scavalcato Gianluca Curci.
Siniša Mihajlović conquista i primi tre punti sulla panchina della ACF Fiorentina. Contro il Parma FC, i viola si rendono pericolosi già nel primo tempo ma, per risolvere la partita, serve un calcio di rigore concesso per atterramento di Alberto Gilardino da parte di Alessandro Lucarelli sugli sviluppi di un cross di Juan Manuel Vargas. Trasforma il serbo Adem Ljajić, che spiazza Antonio Mirante. Chiude la partita un gol di Lorenzo De Silvestri, sul quale è decisiva la deviazione di uno sfortunatissimo Lucarelli.