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A San Siro è l'ora dei fatti

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Serie A: Inter-Fiorentina è anche la sfida tra due scuole di pensiero, quella che vuole in campo undici splendide individualità, e quella che un po' per credo e un po' per necessità punta sul collettivo.

Sébastien Frey (ACF Fiorentina)
Sébastien Frey (ACF Fiorentina) ©Getty Images

Appuntamento per intenditori a San Siro domenica pomeriggio, quando la Scala del Calcio ospiterà l'eterno duello tra le due grandi scuole del pensiero calcistico - che è poi la sfida tra undici splendide individualità come l'FC Internazionale Milano, e una ACF Fiorentina che punta tutto sul collettivo guidato dal direttore d'orchestra Cesare Prandelli. "E’ inutile continuare a ribadire che la Fiorentina è una grande squadra a parole", ha però ammonito Sébastien Frey.

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Uguali e contrari
Sebbene i Viola siano sesti in campionato a undici lunghezze dalla capolista, al contrario della squadra di Josè Mourinho possono già pregustare l'idea di giocare gli ottavi di finale di UEFA Champions League, conquistati grazie alla vittoria di misura ottenuta contro l'Olympique Lyonnais. L'Inter torna invece da Barcellona con un 2-0 sulle spalle che ripropone il vecchio interrogativo che pesa sulle spalle dei Nerazzurri - forti in Italia, ma zoppicanti in Europa.

'Tabù Inter'
Tornando a respirare l'aria di casa non ci dovrebbero essere problemi per i campioni d'Italia in carica, sempre capaci di riprendersi dalle delusioni europee una volta rituffatisi in campionato. A tenere caldo il cuore di Mourinho anche i precedenti, dato che la Fiorentina ha sempre faticato al Meazza, avendo perso le ultime sette gare giocate in trasferta contro la Beneamata. "L'Inter a San Siro è sempre stato un tabù per la Fiorentina, ma quest'anno siamo maturati. Non dico che andiamo per massacrarli, ma se saremo bravi potremo fare qualcosa di importante", ha detto l'ex Inter Frey.

Niente drammi
Dopotutto esiste il detto 'non c'è due senza tre', ma niente assicura che dopo la settima vittoria ne arrivi anche un'ottava. E il morale dei Viola è alto, mentre l'Inter sa già che il prossimo futuro le riserverà due appuntamenti che non si possono sbagliare: prima la Juventus in campionato, poi l'FC Rubin Kazan in Champions. "Noi ora possiamo andare a Liverpool con un pò di pressione in meno", ha ammesso il portiere francese. "L'Inter è una grande squadra e non è facile giocare con loro a San Siro, ma quest'anno siamo cresciuti. Mi aspetto un'Inter aggressiva che dopo la sconfitta in Champions vorrà vincere in casa. Dobbiamo mettere in preventivo che la sconfitta ci può stare, non sarebbe così drammatico".

Fatti, non parole
L'Inter, che dovrà fare a meno dello squalificato Maicon oltre che di Davide Santon e probabilmente Wesley Sneijder, non ha subito gol negli ultimi quattro precedenti e non perde in casa da ben 29 partite di campionato. La Fiorentina però ha trovato la rete nelle ultime sette trasferte di Serie A e resta una minaccia concreta nonostante l'assenza di Adrian Mutu. Prandelli dovrà fare a meno anche di Alessandro Gamberini in difesa e dello squalificato Marco Donadel. "E’ inutile continuare a ribadire che la Fiorentina è una grande squadra a parole. Nelle nostre attività, nel lavoro sul campo, nella quotidianità lo stiamo dimostrando", ha concluso Frey.

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