Tra Azerbaigian e Serbia una è di troppo
giovedì 2 febbraio 2012
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Bojan Pavićević, capitano della Serbia: "La partita contro l'Azerbaigian è come una finale". Venerdì la sfida a Zagabria tra le due nazionali, valida per la seconda giornata del Gruppo D.
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Ai Campionati Europei UEFA di Futsal 2010, l’Azerbaigian conquistò il quarto posto, mentre la Serbia raggiunse i quarti di finale: una delle due è invece probabilmente destinata a una prematura eliminazione dopo la sfida di venerdì a Zagabria, valida per la seconda giornata del Gruppo D.
Mentre la Serbia inizia la sua avventura nelle fasi finali, l’Azerbaigian è stato sconfitto 4-1 dal Portogallo mercoledì e un secondo ko significherebbe la fine per una squadra che due anni fa in Ungheria ha esordito nella manifestazione. Alla Serbia piacerebbe certamente ottenere una vittoria e qualificarsi con una giornata d’anticipo prima della sfida con il il Portogallo: il Ct Aca Kovačević, senza l’assente Marko Perić − sa benissimo quanto sia cruciale la sfida con l’Azerbaigian.
"Queste è la nostra terza partecipazione consecutiva alle fasi finali di Futsal EURO", spiega Kovačević, "Il nostro gruppo è molto difficile, molto equilibrato e l’incontro con l’Azerbaigian è il più importante. Una vittoria ci aprirerebbe la porta dei quarti di finale".
Bojan Pavićević, il capitano, è d’accordo. "Ora la partita con l’Azerbaigian è come una finale, è la partita più importante per noi e siamo concentrate come se si trattasse di una finale", sottolinea, "Sono una buona squadra, molto forte, ma possiamo vincere".
Questo è probabilmente il girone più difficile ed è stato dimostrato dall’impegno all’esordio dell’Azerbaigian, una sfida dai ritmi alti contro il Portogallo in cui è stata decisiva la superiore capacità realizzativa dei lusitani. Spiega Alesio, Ct dell’Azerbaigian: "Spero riusciremo a mantenere lo standard nel nostro prossimo incontro con la Serbia, in modo da poter vincere e qualificarci per la fase successiva. Sono fiducioso su questo e se riusciremo a migliorare determinati aspetti del nostro gioco, ce la faremo".
Miglior marcatore durante le qualificazioni, Serjão è rimasto a secco mercoledì per la delusione dei tifosi di Zagabria che, proprio come quelli in Ungheria due anni fa, hanno eletto a beniamino il carismatico pivot dell’Azerbaigian. "Da quello che ho visto nell’ultimo torneo, la Serbia è un’ottima squadra", spiega a UEFA.com.
"Fisicamente sono molto forti, ma noi dobbiamo pensare al nostro gioco. Giocheremo per vincere per poter continuare il torneo. Forse non siamo forti come lo eravamo nel 2010 ma se così fosse, è dovuto al fatto che i nostri giocatori non giocano più in un unico club [ossia l’ex squadra di Serjão, l’Araz Naxçivan allenato da Alesio].
"Alcuni sono andati via dopo l’ultimo torneo e questo comporta che non abbiamo la stessa intesa di prima, ma sono sicuro che dal nostro prossimo incontro miglioreremo".