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Quanto è forte Edin Džeko?

Il 'diamante bosniaco' ha festeggiato sabato la 100esima presenza con la Bosnia. UEFA.com rende omaggio a Edin Džeko.

Quanto è forte Edin Džeko?
Quanto è forte Edin Džeko? ©Fedja Krvavac

Noto in patria come il 'diamante bosniaco, a 32 Edin Džeko è ancora uno dei migliori bomber del continente. UEFA.com gli rende omaggio dopo la sua 10esima presenza con la nazionale bosniaca.

Dicono di lui
"Džeko è importante per noi come Ronaldo per il Portogallo, Neymar per il Brasile e Messi per l'Argentina".
Safet Sušić, ex allenatore Bosnia-Erzegovina

"Se un allenatore potesse 'creare' un attaccante, lo farebbe identico a Dzeko. Lui è il prototipo perfetto: forte, alto, rapido per la sua taglia, combattivo, aggressivo e con buona tecnica".
Luciano Spalletti, allenatore Roma

Guarda cinque gol di Edin Džeko

"Non sa giocare, ma quando si tratta di gol è un grande"
Noel Gallagher, Oasis e tifoso del Manchester City 

"Edin è il miglior attaccante in Europa. Vedrete. E'meglio di Ibrahimović." Miroslav Blažević, ex Ct di Svizzera, Croazia e Bosnia ed Erzegovina

"I giornalisti italiani sorridevano quando dicevo che Džeko sarebbe stato il capocannoniere della Serie A dopo una stagione molto negativa. Chi ride adesso?"
Mehmed Baždarević, Ct Bosnia ed Erzegovina

"L'ho incontrato per la prima volta nel 2003, quando ho iniziato ad allenare lo Željezničar; aveva 17 anni e incredibilmente nessuno aveva notato il suo talento. Io ho visto subito che aveva un dono".
Jiří Plíšek, ex tecnico Željezničar

Bilancio complessivo
Nazionale: 99 presenze, 55 gol
Competizioni UEFA per club: 89 presenze, 38 gol
Competizioni nazionali: 501 presenze, 225 gol

La carriera
Željezničar
• Inizia la carriera da centrocampista e vince una coppa con la squadra di Sarajevo nel 2002/03. Il suo ex allenatore Jusuf Šehović ricorda: "Aveva talento ma soprattutto persistenza. Ho sempre pensato che sarebbe diventato un grande giocatore ed è per questo che sono orgoglioso. Ha superato ogni aspettativa, è il nostro gioiello”.

• Tuttavia, nel 2005 Džeko viene venduto al Teplice per 25.000 euro. Un dirigente avrebbe dichiarato: "è come vincere alla lotteria", perché il club non considerava il giocatore una grande promessa.

Teplice and Ústí nad Labem (prestito)

• Dopo sei gol in 15 presenze all’Ústí nad Labem (seconda divisione), Džeko si impone in prima squadra al Teplice la stagione successiva. Nel 2006/07 è il secondo miglior marcatore in campionato con 13 gol (dietro Luboš Pecka del Mladá Boleslav, 16) e si guadagna un trasferimento al Wolfsburg.

Wolfsburg
• Con Felix Magath, il bosniaco (26 gol) e il brasiliano Grafite (28) totalizzano 54 gol e vincono il campionato 2008/09, diventando la miglior coppia offensiva di sempre nella massima serie tedesca davanti a Gerd Müller e Uli Hoeness (53 gol con il Bayern nel 1971/72).

• Džeko viene quindi votato miglior giocatore della Bundesliga, laureandosi capocannoniere anche in Coppa di Germania (sei gol).

• Capocannoniere in Bundesliga nel 2009/10 con 22 gol, Džeko totalizza anche 10 assist, a testimonianza della sua generosità. "I bomber sono egoisti, ma Edin Džeko no; per lui, l’importante è che la squadra segni”, spiega Ivica Osim, ex centrocampista dello Želježnicar e della Jugoslavia.

• Nel 2011 diventa il miglior marcatore di tutti i tempi del Wolfsburg (66 gol) e il migliore della sua squadra nelle competizioni UEFA (a pari merito con Grafite con nove gol), poi viene acquistato dal Manchester City.

Džeko ha vinto il campionato con il City nel 2011/12
Džeko ha vinto il campionato con il City nel 2011/12©Getty Images

Manchester City
• Diventa il primo giocatore del City a segnare quattro gol in Premier League nel 5-1 sul Tottenham Hotspur (28 agosto 2011), realizzando anche una “tripletta perfetta” (destro, sinistro, testa).

• Segna il secondo gol più veloce di sempre nel derby di Manchester, andando in rete dopo 45 secondi all’Old Trafford il 24 marzo 2014. Solo Dennis Tueart del City aveva fatto meglio (39 secondi il 12 novembre 1975).

• Il suo totale in sei derby in Premier League è di quattro gol (tutti all’Old Trafford) in soli 174 minuti. Considerando anche una rete in Community Shield e due contro lo United con il Wolfsburg, il suo totale è di sette reti in nove partite contro i Red Devils, con una media di un gol ogni 63 minuti.

• Nel 2015 approda alla Roma dopo aver vinto tutti i trofei inglesi: due Premier League (2011/12, 2013/14), una FA Cup (2010/11), una Coppa di Lega (2013/14) e un Community Shield (2012).

Roma
• Letteralmente rinato dopo una prima stagione sottotono, segna 10 gol nelle prime 10 partite di Serie A: non accadeva dai tempi di Gabriel Batistuta e dello scudetto 2000/01.

• Attualmente, Džeko è il giocatore della Jugoslavia o dell’ex Jugoslavia ad aver segnato di più nei cinque campionati europei più importanti (Spagna, Inghilterra, Germania, Italia, Francia) con i suoi 176 gol.

• Ha concluso la stagione 2016/17 con 39 gol in tutte le competizioni, superando il precedente record di 32 reti stabilito da Rodolfo Volk e Francesco Totti.

Bosnia-Erzegovina
• Il 7 settembre 2012, con una tripletta contro il Liechtenstein, Džeko supera Zvjezdan Misimović ed Elvir Bolić, diventando il miglior marcatore di sempre della Bosnia-Erzegovina.

• I suoi 10 gol nelle qualificazioni permettono alla squadra di qualificarsi per la prima volta a un torneo internazionale, la Coppa del Mondo FIFA 2014.

• Diventa il giocatore con più presenze nel settembre 20118, sorpassando il record di 94 presenze di Emir Spahić. Sta per diventare il primo giocatore a toccare quota 100 presenze con la Bosnia.

Cosa potresti non sapere
• La sua infanzia è stata segnata dalla guerra dei Balcani. "Avevo sei anni quando è iniziata la guerra, è stato terribile. Casa nostra è andata distrutta, quindi siamo andati a vivere dai nonni. Stavamo in 15 in un appartamento di circa 35 metri quadri. Era durissima. Eravamo sotto stress perché ogni giorno poteva morire qualcuno che conoscevamo. Tanti iniziavano a giocare per strada, ma per me era quasi impossibile. Alla fine della guerra, però, ero molto più forte mentalmente”.

• Considerato troppo alto e dinoccolato per fare bene da centrocampista allo Zelježničar, Džeko è stato soprannominato 'Kloc', che significa “lampione”.

• Felix Magath lo ha voluto al Wolfsburg senza vederlo di persona, fidandosi solo degli osservatori e dei video.

• L’intelligenza di Džeko non riguarda solo il calcio, ma anche le lingue. In una trasferta con il Manchester City contro il Viktoria Plzeň, il giocatore ha risposto ai giornalisti in un buon ceco. Oltre alla sua lingua, l’attaccante parla inglese, tedesco e italiano.

• I legami con il suo paese rimangono forti; sua moglie è la modella bosniaca Amra Silajdžić, sposata il 31 marzo 2014, mentre la figlia Una è nata a febbraio 2016. A proposito dei suoi progetti per il dopo carriera, Džeko ha dichiarato: "Quando sarà finita con il calcio tornerò sicuramente a casa”.

• Mentre giocava al Wolfsburg, Džeko ha dichiarato che l’AC Milan era la sua squadra dei sogni (il suo idolo era infatti Andriy Shevchenko): "Prima o poi voglio giocarci”.

Lui dice
"Indipendentemente da ciò che ero e da chi sono, la cosa più importante è rimanere umani. Devo ringraziare i miei genitori per come sono cresciuto e per aver portato questo ideale da casa".

"Cerco sempre di dare il massimo. A volte basta per ottenere un buon risultato, a volte no, ma non mi arrendo mai e mai lo farò".

"Segnare non è un’ossessione anche se fare gol è il mio lavoro. Sono contento quando i compagni segnano così come lo sono se segno io. Vincere è quello che conta".

"Ho giocato [in Inghilterra] per cinque anni, ho segnato molti gol e vinto tanti trofei. Ho giocato con e contro i migliori giocatori. È un'esperienza che mi ha aiutato molto, ma penso di essere un giocatore migliore adesso di quanto non fossi al Manchester City”.

"Le aspettative erano grandi in Germania, ancora più grandi in Inghilterra ma niente a che vedere con Roma. È una città speciale che ha un legame particolare col club. A Manchester potevo uscire per cena o per una passeggiata; la gente ogni tanto mi fermava e mi domandava gentilmente una foto. A Roma è impossibile camminare normalmente in città".

"Non penso a cosa farò appena smetterò di giocare. Ho tre anni di contratto e non penso che questo sia l’ultimo contratto della mia carriera. Voglio solo godermelo, segnare tanti gol e vincere. Il più a lungo possibile".

Dzeko è il capocannoniere assoluto della sua nazionale
Dzeko è il capocannoniere assoluto della sua nazionale©Getty Images

Traguardi possibili

• Segnare 30 gol in un campionato; ne ha fatti 29 nel 2016/17. Gonzalo Higuaín detiene il record di Serie A con 36 marcature segnate con la maglia del Napoli nel 2015/16.

• Džeko detiene il record di gol e presenze con la Bosnia-Erzegovina ma attualmente un solo calciatore ‘bosniaco’ ha fatto meglio di lui; Zlatan Ibrahimović ha segnato 62 gol in 116 partite con la Svezia. Riuscirà Džeko a superare questo totale?

• Superare il record di gol nelle qualificazioni europee alla Coppa del Mondo. Attualmente il record lo detiene il 34enne Cristiano Ronaldo con 30 gol ma Džeko è al terzo posto di questa speciale classifica con 24 (due in meno di Shevchenko).

• Vincere un titolo in Italia. Džeko è l’unico ad aver segnato 50 o più gol in tre dei cinque più importanti campionati europei, ma mentre è riuscito ad aggiudicarsi il campionato con Wolfsburg e City, non c’è ancora riuscito con la Roma. Una volta ha detto: “Ho vinto campionati in Germania e Inghilterra – adesso è il turno dell’Italia”.