Semin: "Russia nelle mani giuste"
venerdì 4 settembre 2015
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Secondo l'ex Ct, Leonid Slutski è la persona giusta per guidare la Russia, che si prepara all'importantissima gara casalinga contro la Svezia.
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"È assolutamente la scelta giusta", dichiara a UEFA.com Yuri Semin, ex Ct della Russia, mentre la nazionale di Leonid Slutski si prepara all'importantissima gara casalinga contro la Svezia.
La Russia deve chiudere il divario di quattro punti con gli svedesi per arrivare fra le prime due nel Gruppo G, ma Semin, Ct della nazionale nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA 2006, è convinto che Slutski possa ispirare la squadra dopo la partenza di Fabio Capello. "Avevamo disperatamente bisogno di un cambio, soprattutto di mentalità - commenta -. Il nuovo allenatore avrà qualche difficoltà a migliorare la situazione, ma sta già lavorando con i giocatori e può dare sicurezza".
Attualmente in carica all'Anji Makhachkala, Semin sa che finora le qualificazioni non sono state straordinarie: "Otto punti in sei partite e il terzo posto non sono i risultati che tutti speravano di avere, e non si può neanche dire che il girone sia troppo difficile. I giocatori non hanno mai reso al massimo".
Per Semin, Slutski ha fatto bene a ridare la fascia a Roman Shirokov, che ha capitanato la squadra in Coppa del Mondo 2014 ma è stato successivamente condizionato dagli infortuni. "Shirokov è un vero leader, in spogliatoio e in campo - aggiunge -. Non parlo solo dello Spartak Moskva: è un giocatore importante in qualsiasi squadra, nonché uno dei più esperti".
Anche se per Pemin ci sono state nazionali peggiori, il fatto che ci sia solo un giocatore che milita all'estero (Denis Cheryshev, Real Madrid) ha influito sui risultati. "La Russia è più debole di quando aveva Aleksandr Mostovoi, Sergei Yuran, Igor Shalimov, Andrei Kanchelskis, che giocavano in squadre forti in tutta Europa. Attualmente, quasi tutti i giocatori arrivano dalla Premier League russa. Mancano di esperienza internazionale, soprattutto nei big match".
La Russia dovrebbe essere a pieno organico per la partita di sabato, mentre l'8 settembre andrà in trasferta in Liechtenstein. Il portiere Igor Akinfeev ha superato un lieve infortunio al ginocchio e l'unico dubbio riguarda l'attacco: chi guiderà la linea offensiva? Artem Dzyuba è a secco con lo Zenit, Fedor Smolov del Krasnodar ha giocato in nazionale l'ultima volta due anni fa e Aleksandr Kokorin della Dinamo Moskva non è in forma per vari infortuni e squalifiche.
"La formazione è quasi pronta - ha commentato Slutski -. I giocatori ridono e si divertono, ma lavorano anche molto. Rispettiamo la Svezia e capiamo l'importanza di questa partita. Paura? No, non aiuta in una situazione come questa".
Semin, nel frattempo, augura "buona fortuna a Slutski e alla sua squadra", ma sa che a Mosca ci sarà un giocatore che può sempre fare la differenza. "Molto dipenderà da Zlatan Ibrahimović - conclude -. È il giocatore più temibile della Svezia. L'anno scorso non era in campo e abbiamo pareggiato 1-1 a Solna".