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Conte accende l'Italia

''Abbiamo acceso la fiammella con le prime partite, ora dobbiamo continuare a coltivare questa passione", ha commentato il Ct azzurro alla vigilia del match contro l'Azerbaigian.

Il carattere che vuole Conte

Dopo il convincente esordio contro l'Olanda e l'importante vittoria contro la Norvegia, Antonio Conte chiede all'Italia di non fermarsi e marciare senza indugio verso la qualificazione. La prova più difficile è sempre quella di riconfermarsi e l'ostacolo da superare, questa volta, si chiama Azerbaigian.

''Abbiamo acceso la fiammella con le prime partite, ora dobbiamo continuare a coltivare questa passione - ha dichiarato il tecnico in conferenza stampa -. Per noi i prossimi due impegni sono vitali, servono punti per la qualificazione. Non mi piace fare calcoli, pensiamo ad arrivare primi nel girone e a guadagnarci la qualificazione quanto prima. Chi ha tempo non aspetti tempo, cerchiamo di fare le cose per bene”.

Sconfitto 2-1 in casa dalla Bulgaria nella scorsa giornata, l'Azerbaigian è certamente un avversario da non sottovalutare che tenterà di strappare a Palermo punti preziosi: “Non ci sono partite semplici – avverte il Ct -. Il calcio ormai si è evoluto dappertutto, tatticamente e fisicamente. Non ci sono più nazioni sprovvedute, sappiamo di affrontare una squadra che, insieme con la Bulgaria, è una delle papabili per passare il turno. I ragazzi lo sanno: c'è da fare la partita dal primo al novantesimo”.

Senza Marco Verratti, Daniele De Rossi e Thiago Motta, Conte affiderà le chiavi del centrocampo al talento e l'estro di Andrea Pirlo, apparso in ottime condizioni nel weekend contro l'AS Roma: "E’ stato un giocatore importante per me nel club – ha sottolineato Conte - e lo sarà altrettanto in nazionale. Le alternative ci sarebbero, ma sta bene e gioca lui”.

Domani Pirlo taglierà il traguardo delle 113 presenze con la maglia dell'Italia, superando un 'mostro sacro' come Dino Zoff: “Superare un’icona del calcio come lui è una bellissima sensazione - ha commentato il regista della Juventus -. Dodici anni fa ho esordito in nazionale proprio contro l’Azerbaigian e superare un mito come Zoff mi dà veramente una grande soddisfazione. Da piccolo sognavo di vestire la maglia dell'Italia, di vincere un Mondiale, ho avuto la fortuna di farcela, ma nel cassetto ho altri sogni, voglio vincere ancora".

"Conte era l'unico ct al quale avrei detto sì - ha aggiunto, motivando la sua scelta di tornare in azzurro  -. Con un altro allenatore non so sarei stato qui. Abbiamo parlato e io gli ho dato la mia disponibilità. Con Conte c'è un progetto, ci sarà da divertirsi e da vincere, al termine di questi due anni".

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