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L'Uruguay manda a casa l'Italia

Italia-Uruguay 0-1
Gli Azzurri non riescono a ottenere il risultato positivo che serviva e sono subito eliminati, come quattro anni fa: dopo l'espulsione di Marchisio, decide Godín a nove minuti dalla fine.

Come quattro anni fa in Sudafrica, la Coppa del Mondo FIFA dell’Italia termina alla fase a gironi. A Natal, all’Estadio das Dunas, gli Azzurri si arrendono 1-0 all’Uruguay e sono eliminati: decide un colpo di testa nel finale di Diego Godín, con la nazionale di Cesare Prandelli in dieci per l’espulsione di Claudio Marchisio.

Aveva due risultati su tre a disposizione, l’Italia, grazie alla miglior differenza reti rispetto alla Celeste di Óscar Tabárez prima della sfida decisiva del Gruppo D. Gli Azzurri però – più simili alla squadra sconfitta venerdì dalla Costa Rica che a quella vittoriosa all’esordio contro l’Inghilterra – non sono riusciti a incidere. Poi l’inferiorità numerica ha ulteriormente complicato le cose.

Prandelli conferma le previsioni della vigilia e, complice l’assenza di Daniele De Rossi per il risentimento al polpaccio, passa al 3-5-2: in attacco a far coppia con Mario Balotelli c’è Ciro Immobile, a centrocampo si rivede Marco Verratti al posto di Thiago Motta mentre fanno il loro esordio Leonardo Bonucci e Mattia De Sciglio. Confermatissima nell’Uruguay la coppia d’attacco formata da Luis Suárez ed Edinson Cavani; alle loro spalle Nicolás Lodeiro agisce da trequartista, in campo anche gli "italiani" Martín Cáceres e Álvaro González.

Forse frenate dalla posta in palio altissima, nel primo tempo le due squadre sono a dir poco contratte e faticano a costruire occasioni da gol. Una punizione di Andrea Pirlo viene deviata in corner con qualche patema d’animo da Fernando Muslera, dopo 23 minuti invece Balotelli – diffidato – rimedia il giallo per un intervento pericoloso su Álvaro Pereira.

Gli Azzurri sono leggermente più convinti della Celeste, alla mezzora ci prova Immobile al volo sul cross di De Sciglio ma il suo sinistro termina altissimo. L’Uruguay ha un acuto al 33’, quando Suárez arriva dalle parti di Gianluigi Buffon dopo lo scambio con Lodeiro: il capitano della nazionale chiude lo specchio al Pistolero e anche al trequartista avversario sul successivo tentativo di tap-in.

La ripresa si apre con due novità. Prandelli sostituisce Balotelli, colpito duro e comunque già ammonito, con Marco Parolo, ridisegnando tatticamente la squadra; il "Maestro" Tabárez cerca di aumentare spinta e corsa con l’ingresso di Maxi Pereira, che rileva Lodeiro. E’ l’Uruguay però a pungere; Cristian Rodríguez scambia con Suárez e riceve un ottimo pallone di ritorno, ma il sinistro del centrocampista del Club Atlético de Madrid a tu per tu con Buffon è ampiamente impreciso.

A mezzora dalla fine gli Azzurri restano in inferiorità numerica. Claudio Marchisio, infatti, è espulso dall’arbitro per un contrasto su Egidio Arévalo; Tabárez getta nella mischia Christian Stuani, ex Reggina Calcio, al posto di Álvaro Pereira, e i sudamericani vanno subito vicini al gol con Suárez: Buffon, però, è prodigioso con un balzo felino alla sua destra.

L’Italia soffre, come è normale che sia. Prandelli getta nella mischia Antonio Cassano e Thiago Motta al posto di Immobile e del dolorante Verratti, mentre Gastón Ramírez – ex Bologna FC – rimpiazza Cristian Rodríguez. A nove minuti dalla fine, però, arriva la doccia gelata per gli Azzurri. Proprio Ramírez batte un angolo e Godín, con un colpo di testa “sporco”, supera Buffon.

Una punizione di Pirlo e una giocata di Cassano sono tutto quello che gli Azzurri riescono a produrre, anche a causa dell’uomo in meno. Il triplice fischio scatena la gioia dell’Uruguay, che va avanti come seconda del girone e si qualifica con Costa Rica. Per l’Italia una delusione fortissima.