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Inghilterra tra speranza e disperazione

Le reazioni in patria oscillano tra la delusione per l'ennesimo grande appuntamento fallito e una cauta speranza. UEFA.com analizza il cammino dell'Inghilterra al Mondiale FIFA e il futuro che la attende.

Le aspettative sono state soddisfatte?
 Nonostante pubblico, stampa e squadra fossero stati più cauti del solito, pochi si sarebbero aspettati di giocare una gara senza nulla in palio martedì nel Gruppo D contro la rivelazione Costa Rica. Roy Hodgson ha scelto a furor di popolo la linea giovane e coraggiosa. All'Inghilterra è mancato fosforo e corsa in mezzo al campo. Nonostante gli errori, le solite inchieste post-torneo e l'uscita più prematura da un Mondiale FIFA dal 1958, non sono mancati gli sprazzi di luce. L'Inghilterra ha finalmente mostrato dei segnali, a livello embrionale, di un proprio stile e di una propria strategia. Al momento, tuttavia, si ritrova incagliata tra ottimismo e disperazione.

Gruppo D: Inghilterra - Italia 1-2
Gruppo D: Inghilterra - Uruguay 1-2
Gruppo D: Inghilterra - Costa Rica 0-0 

Cosa dicono i media 

The Times: Doveva essere il torneo per provare a uscire dai canoni tradizionali, in cui Hodgson ha provato a reinventare se stesso e la propria squadra, rendendola più spigliata e accattivante. La vettura inglese versione ritoccata è stata più rombante del solito, ma a ben guardare dentro il cofano, al di là dell'appariscente spoiler posteriore e del doppio tubo di scappamento, il motore si è rivelato quello solito di gamma media.

The Independent: A difesa di Hodgson va detto che ha introdotto sulla scena internazionale un nuovo gruppo di calciatori e che la sua rosa e le sue convocazioni non hanno incontrato molta resistenza.

Cosa dicono i protagonisti

Steven Gerrard: "Gli ultimi giorni sono stati cupi. Fa male. Mi uccide non avere nulla di positivo di cui parlare”.

Roy Hodgson: "Avevamo grandi speranze, volevamo rendere orgoglioso il paese andando lontano nel torneo e non ci siamo riusciti. Qualunque parola o argomento in questo momento è vuoto”.

Da Raheem Sterling un barlume di speranza
Da Raheem Sterling un barlume di speranza©Getty Images

Margine di miglioramento
La difesa continua a destare preoccupazione. Gary Cahill è stato impeccabile al fianco di John Terry con il Chelsea FC, ma alcuni ritengono che non sia all'altezza di scenari come questo. Phil Jagielka, 31 anni, sarà anche il passato, ma chi è il futuro? Phil Jones e Chris Smalling, presunti difensori centrali dell'Inghilterra e del Manchester United FC per i prossimi dieci anni, devono ancora convincere. Inoltre, Hodgson deve elaborare un assetto tattico più flessibile che gli consenta di schierare tre difensori centrali quando la gara lo richieda.

Talenti emergenti 

Nonostante le attenzioni si siano concentrate su Sterling, all'Inghilterra non mancano i giovani promettenti. Ross Barkley, pedina dei Giovani Leoni che ha vinto il Campionato Europeo Under 17 UEFA nel 2010, sembra quel centrocampista dinamico in grado di dare all'Inghilterra quella velocità di cui spesso difetta. Jack Wilshere, Luke Shaw, Alex Oxlade-Chamberlain, Jones, Danny Welbeck e Daniel Sturridge sono tutti destinati a continuare a migliorare.

Qualificazioni europee
 Sulla scia dei quarti di finale raggiunti nel 2012, l'Inghilterra ha poche scuse in vista delle qualificazioni per UEFA EURO 2016 e oltre. I suoi giovani talenti dovrebbero uscire irrobustiti anziché spaventati dall'esperienza in Brasile, mentre veterani quali Joe Hart e Rooney dovrebbero dare al gruppo di Hodgson quel mix giusto per superare il proprio gruppo di qualificazione. Affronteranno Estonia, Lituania, San Marino e Svizzera.

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