UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Ungheria a caccia della vittoria in Turchia

Dopo il pareggio in extremis subito venerdì a Budapest, l'Ungheria cerca di recuperare contro la Turchia, una squadra in difficoltà ma che non ha "niente da perdere".

Balázs Dzsudzsák e Adám Pintér dopo il secondo gol dell'Ungheria contro la Turchia
Balázs Dzsudzsák e Adám Pintér dopo il secondo gol dell'Ungheria contro la Turchia ©AFP/Getty Images

Dopo il pareggio in extremis subito venerdì a Budapest contro la Romania, l'Ungheria cerca di recuperare contro la Turchia, una squadra in difficoltà ma che non ha "niente da perdere".

Davanti a 2,8 milioni di telespettatori (un record), l'undici di Sándor Egervári si è trovato sul 2-1 contro la Romania allo scadere dei 90 minuti, arrivando a un passo dall'Olanda capolista nel Gruppo D di qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA. Il gol di Alexandru Chipciu al 92', però, ha spezzato il cuore dei tifosi. Ora, i tre punti a Istanbul sono d'obbligo, come conferma il portiere Gábor Király.

"La Turchia non ha niente da perdere - commenta a proposito dei prossimi avversari, terzi a quattro lunghezze dall'Ungheria -. Per loro è l'ultima possibilità di sperare nella qualificazione, attraverso il secondo posto e gli spareggi. Dobbiamo essere pazienti e cinici il più possibile. Anche se il pareggio di venerdì è stato una delusione, l'obiettivo è rimanere secondi".

Il centrocampista Tamás Hajnal aggiunge che l'Ungheria può imparare molto dopo aver domato la Romania per gran parte dell'incontro. Per quanto riguarda il prossimo impegno, commenta: "Perché non dovremmo vincere in Turchia? Se giochiamo come la volta scorsa, recupereremo i due punti persi con una vittoria".

Se dovesse riuscirci, e se l'Olanda dovesse battere la Romania, l'Ungheria sarebbe seconda con tre punti di vantaggio sulla Romania a quattro gare dal termine. La Turchia, battuta 3-1 a Budapest a ottobre, si ritroverebbe invece a sette lunghezze e fuori dai giochi. Il Ct Egervári vuole che i giocatori guardino avanti, verso una grande impresa come la qualificazione, e non indietro verso le delusioni.

"Purtroppo non siamo riusciti a contenere la pressione contro la Romania; non abbiamo tenuto la palla quando dovevamo - commenta il tecnico, 62 anni -. Non dobbiamo abbatterci perché la lotta continua e dobbiamo essere audaci per realizzare i nostri sogni".