Tutto sulle spalle di Rooney

L'Inghilterra affronterà un'emergenza infortuni in attacco quando mercoledì se la vedrà con l'Ucraina, ma la presenza di Wayne Rooney, che dovrebbe collezionare la partita numero 50 in nazionale a Wembley, potrebbe essere sufficiente.

Vittoria in amichevole
Rooney, 23 anni, è arrivato a quota 21 gol in nazionale con la doppietta siglata sabato nell'amichevole vinta per 4-0 con la Slovacchia, e ora la squadra di Fabio Capello cercherà di consolidare le prima posizione nel Gruppo 6 di qualificazione al Mondiale FIFA. L'attaccante del Manchester United FC farà fatica a trovare un compagno di reparto dato che Emile Heskey, Carlton Cole e Peter Crouch sono infortunati e solo quest'ultimo potrebbe recuperare per l'Ucraina - è stato infatti convocato anche Darren Bent.

Divertimento
In ogni caso, Rooney ha dimostrato di essere ispirato contro la Slovacchia, ed è stato il migliore in campo. "Mi sto divertendo, e la cosa più importante è che abbiamo vinto" ha detto Rooney. "Penso ce lo siamo meritato, abbiamo giocato grande calcio a tratti. [Gerrard e io] ci siamo scambiati posizione molto bene e la cosa ha funzionato".

Terry attento
Il capitano dell'Inghilterra John Terry ha collezionato la prsenza numero 50 proprio sabato, e potrebbe ritrovarsi contro l'ex compagno al Chelsea FC Andriy Shevchenko contro l'Ucraina. Ma il difensore preferisce parlare di Rooney, che secondo lui potrebbe emulare David Beckham, ora giocatore di movimento inglese con più presenze in nazionale - 109 partite grazie alla presenza da sostituto di sabato - e anche battere il record di 125 partite di Peter Shilton.

'Uno dei migliori'
"Abbiamo parlato di Becks e della mia cinquantesima presenza e ho detto che Wayne potrebbe superare quota 150", ha detto Terry. "E' un obiettivo raggiungibile, e sicuramente 100 lo è. Probabilmente ha perso 20 partite per infortuni e squalifiche. Ma è molto giovane, pieno di talento e uno dei migliori al mondo, questo è certo. Con la visione di gioco che ha Wayne è sempre una minaccia dentro e fuori dall'area, è una minaccia costante per qualsiasi squadra".