1998: finalmente Francia
giovedì 29 aprile 2004
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I transalpini dopo anni di delusioni centrano la loro prima vittoria, in finale va in scena il giallo Ronaldo.
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1998: Finalmente Francia
Fino al 1998, la storia della Francia in Coppa del Mondo FIFA è stata una grande collezione di se e ma. Dopo aver raggiunto i quarti di finale nel 1938, i transalpini hanno conquistato le semifinali 20 anni più tardi, quando neanche Juste Fontaine è riuscito ad avere ragione del Brasile. Dopo un lungo periodo di insuccessi, la Francia si è dovuta arrendere due volte alla Germania Ovest, prima alle semifinali del 1982 (Harald Schumacher l’eroe della serata), poi quattro anni più tardi sempre allo stesso turno. È dunque giunto il momento della riscossa?
Le novità
La 16esima edizione della Coppa del Mondo viene allargata a 32 squadre. Pertanto, la fase a gironi diventa più competitiva perché passano il turno solo le prime due classificate. Allo scopo di incoraggiare un calcio più offensivo, viene anche introdotta la regola del golden gol, che premia la squadra che segna per prima ai tempi supplementari.
Un girone di esordienti
Croazia, Giamaica e Giappone partecipano per la prima volta ai Mondiali. Sorteggiate nello stesso girone, perdono tutte e tre contro l’Argentina. Una quarta esordiente, il Sudafrica, apre il torneo con la sconfitta per 3-0 contro la Francia, che chiude il girone imbattuta grazie alle vittorie su Arabia Saudita (4-0) e Danimarca (2-1).
Brasile battuto
Il Brasile campione in carica passa il turno, nonostante la prima sconfitta nella fase a gironi dal 1966, un sorprendente 2-1 a favore della Norvegia. Meno fortunata la Spagna, che manca la qualificazione pur vantando un travolgente 6-1 contro la Bulgaria. Negli altri gironi, la Colombia compie un autentico suicidio (scena già vista), mentre la Scozia passa dalle sconfitte di misura (2-1 contro il Brasile) a quelle imbarazzanti (3-0 contro il Marocco).
Golden gol
Al secondo turno si assiste a diverse vittorie per il minimo scarto: protagoniste Italia (1-0 contro la Norvegia), Germania (2-1 sul Messico), Olanda (2-1 contro la Jugoslavia), Croazia (1-0 sulla Romania) e Francia, qualificata grazie un golden gol di Laurent Blanc contro il Paraguay (1-0). Vittorie facili per Danimarca (4-1 sulla Nigeria) e Brasile, che batte il Cile con lo stesso risultato con doppietta di Ronaldo e Cesar Sampaio.
Rete di Owen
Ma la gara più avvincente del turno è l’ennesimo confronto tra Inghilterra e Argentina. La partita, tra le più spettacolari nella storia dei Mondiali, è sull’1-1 già dopo dieci minuti. Gabriel Batistuta al 6’ e Alan Shearer al 10’ trasformano un rigore per parte. Ma dopo altri sei minuti, Michael Owen realizza un fantastico gol su azione personale e porta gli inglesi in vantaggio.
Beckham espulso
I colpi di scena non finiscono. Prima, Javier Zanetti pareggia per l’Argentina, poi David Beckham riceveva un’espulsione dubbia. Tuttavia, l’Inghilterra si comporta eroicamente: dopo un gol annullato a Sol Campbell, si procede ai supplementari e quindi ai rigori. Per la seconda volta consecutiva in Coppa del Mondo, l’Inghilterra ha la peggio (di David Batty l’errore cruciale).
Delusione Italia
L’Italia, invece, approda ai quarti di finale contro la Francia, ma la sfortuna è dietro l’angolo. Per il terzo Mondiale consecutivo, gli Azzurri vengono eliminati ai calci di rigore. I transalpini, da parte loro, mostrano pesanti carenze in attacco.
Prodezza di Bergkamp
Allo stesso turno, l’Olanda vince 2-1 contro l’Argentina grazie a Dennis Bergkamp, che all’ultimo minuto mette a segno il gol del torneo. Dopo aver controllato al volo un traversone lungo, il centrocampista supera in dribbling un difensore e spedisce il pallone all’incrocio.
Grande Taffarel
In semifinale i Tulipani trovano il Brasile, che ai quarti ha superato 3-2 la Danimarca con doppietta di Rivaldo e rete di Bebeto. Tuttavia, contro l’Olanda il protagonista è, stranamente, il portiere Claudio Taffarel.
Errore di De Boer
Nonostante il lungo predominio degli olandesi, il Brasile apre le marcature con Ronaldo al primo minuto della ripresa. L’Olanda deve attendere l’87’ per pareggiare con Patrick Kluivert. Ancora una volta, la gara prosegue ai supplementari e di nuovo ai tiri dal dischetto. Ronald de Boer sbaglia drammaticamente e regala al Brasile la sesta finale dei Campionati del Mondo.
Padroni contro detentori
Per la prima volta nella storia del torneo, la squadra che detiene il titolo affronta quella ospitante in finale. La Francia, che non riesce a risolvere i problemi in attacco, trova nei difensori i degni sostituti in fase offensiva.
Esce la Croazia
Nella semifinale contro la Croazia, che aveva eliminato la Germania con un sonoro 3-0, Lilian Thuram segna due volte. Il difensore segna prima al 47’ – un minuto dopo aver commesso l’errore che aveva favorito il gol del vantaggio di Davor Šuker –, poi a metà del secondo tempo.
Brasile scomposto
La finale, disputata allo Stade de France di Parigi il 12 luglio, inizia in modo confuso. Ronaldo viene prima estromesso e poi incluso nella rosa. I brasiliani, alquanto scomposti, non riescono mai a entrare in partita, fino alla capitolazione. La Francia domina il primo tempo e va in gol al 27’ con Zinedine Zidane di testa su calcio d’angolo.
Francia verso la gloria
Con un gol simile prima dell’intervallo, i padroni di casa trovano l’ulteriore sicurezza. Il Brasile tenta la riscossa nella ripresa, cercando di approfittare dell’espulsione di Marcel Desailly a dieci minuti dalla fine. Tuttavia, all’ultimo minuto, Emmanuel Petit relizza il 3-0 e manda la folla in delirio.
Il mistero Ronaldo
La Francia si aggiudica dunque il trofeo tanto desiderato, specie dopo le delusioni del 1982 e del 1986. Forse, però, la finale sarà ricordata maggiormente per il mistero che ha circondato l’assenza di Ronaldo. Quale sarà stato il malanno che ha colpito il giocatore prima del decisivo incontro? Nonostante le varie ipotesi (dalla macumba agli infortuni), l’enigma rimane ancora irrisolto.