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L'entusiasmo dei tifosi carica Prandelli

Dopo il caldo benvenuto di Cracovia, il Ct azzurro Cesare Prandelli spera che la sua squadra riesca a ripagare l'entusiasmo dei tifosi a UEFA EURO 2012: "Vogliamo giocare un buon calcio".

L'Italia alla partenza da Pisa
L'Italia alla partenza da Pisa ©Getty Images

Ripartire dall’entusiasmo della gente ed essere “squadra dal primo all’ultimo minuto”, contro tutte le avversarie. Cesare Prandelli non si abbatte dopo gli ultimi problemi che hanno contraddistinto la preparazione dell’Italia a UEFA EURO 2012, dagli infortuni alla crisi di risultati con tre sconfitte consecutive nelle amichevoli: in conferenza stampa dopo il suo arrivo a Cracovia, il Ct spiega che gli Azzurri stanno lavorando “per ritrovare quelle sicurezze che li hanno contraddistinti” nel cammino verso la qualificazione. 

“Siamo partiti da Pisa con tanta gente e al primo allenamento ce ne sarà tantissima a vederci”, racconta Prandelli a Casa Azzurri, davanti a una folta schiera di giornalisti, per illustrare l’aria che si respira, “Sono loro che ci regalano entusiasmo, poi dipende anche da noi e dai nostri risultati. Ma questo entusiasmo dobbiamo tenercelo stretto…”.

E ancora, tornando sulla sfida con la Russia. “I giocatori dopo una sconfitta hanno voglia di scendere in campo per dimostrare di avere altre qualità e la giusta determinazione per fare un Europeo da protagonisti, lo spirito della squadra in questo momento è questo”, assicura l’ex tecnico di Parma FC e ACF Fiorentina. “Abbiamo analizzato le situazioni di gioco, ho trovato un gruppo che ha grande senso di responsabilità: quando abbiamo proposto soluzioni nuove, abbiamo trovato non consenso ma entusiasmo”. 

Un’allusione alla difesa a tre, una via di mezzo tra un pensiero ricorrente e una tentazione. “Siamo consapevoli di aver trovato delle difficoltà, sarebbe sciocco non provare soluzioni diverse: abbiamo la possibilità di farlo per qualche allenamento, molti giocatori in questi mesi hanno adottato questo sistema di gioco”, osserva Prandelli rispondendo a una domanda su Daniele De Rossi e il suo arretramento, “Lui nella Roma veniva a giocare palla in mezzo ai due centrali difensivi. Non aggiungiamo un difensore, ma un centrocampista: dal punto di vista della manovra cambierebbe poco. Quindi se faremo la difesa a tre, De Rossi sarà il centrale”. Anche Ogbonna deve tenersi pronto, come chiunque sia nella rosa dei ventitré.

La prima parte della conferenza il Ct la dedica all’aggiornamento del bollettino medico. Si inizia da Andrea Barzagli. “L’orientamento è quello di cercare di recuperarlo”, annuncia Prandelli, “Fino all’ultimo minuto cercheremo di capire se avremo i tempi tecnici per farlo, ovviamente per le prossime due partite è indisponibile. In preallarme c’è [Davide] Astori, visto che anche [Andrea] Ranocchia nell’ultimo allenamento a Parma ha riportato uno stiramento quindi è anche lui indisponibile. Ma visto che è un giocatore importante aspetteremo fino all’ultimo”. Si conclude con Mario Balotelli. “Come [Christian] Maggio ha un problema all’adduttore, ma non dovrebbe essere niente di grave…Anzi, è sicuramente recuperabile”.

Malgrado le difficoltà dell’ultimo periodo, il tecnico si sforza di pensare positivo. “La sicurezza deriva dal fatto che ci siamo sempre allenati con serenità e serietà”, sottolinea, “Ovviamente gli infortuni e le difficoltà che abbiamo trovato ci hanno portato a fare una riflessione, ma è un pensiero che avevamo anche prima con l’infortunio di [Giorgio] Chiellini. In poco tempo abbiamo mantenuto questa prerogativa: lavorare giorno dopo giorno su dati importanti. Li abbiamo avuti anche l’altra sera [contro la Russia], dal punto di vista fisico abbiamo avuto alti e bassi dovuti anche alla distanza tra reparti. Stiamo lavorando per ritrovare quelle sicurezze che hanno contraddistinto questa squadra, vogliamo essere una nazionale che gioca a calcio”.

Per parlare di obiettivi – capitan Gianluigi Buffon sogna la semifinale – è presto. “Non ne ho di nessun tipo in questo momento”, svela Prandelli, “se non quello di saper mettere in campo una squadra che dal primo all’ultimo minuto sa essere squadra contro tutte le avversarie”. Infine un “assaggio” di Spagna. “E’ positivo che arriviamo a questa sfida senza nessun tipo di preconcetto mentale: grande concentrazione e attenzione sull’evento”, la tesi del Ct, “L’aspetto negativo è che si tratta della Spagna…”.

E a chi gli fa notare che nella Spagna l’unico dubbio è sull’utilizzo di Alvaro Negredo o Fernando Torres, il Ct risponde: “Non ho nessun tipo di dubbio, speriamo che da qui a domenica non ci siano contrattempi. Il ballottaggio tra Negredo e Torres? Non cambia molto…”. L’avventura dell’Italia è ufficialmente iniziata…

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