Il Mondiale apre nuove frontiere
domenica 17 luglio 2011
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Stadi colmi e grandi ascolti televisivi: il Mondiale Femminile FIFA in Germania si è rivelato un successo, con il primo trionfo del Giappone e la conferma dei talenti europei.
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La Germania non è riuscita a conquistare la Coppa del Mondo FIFA Femminile, vinta dal Giappone, per la terza volta consecutiva, ma il torneo tedesco si è rivelato comunque un grande successo globale.
Alla gara inaugurale fra Germania e Canada all'Olympiastadion di Berlino hanno assistito 73.680 spettatori, un record per l'Europa, mentre il pubblico complessivo del torneo è stato di oltre 800.000 paganti. Anche in televisione le partite hanno riscosso grande successo, non solo in Germania: ben 17 milioni di telespettatori hanno assistito alla sconfitta tedesca contro il Giappone nei quarti di finale, mentre la media del torneo è stata di circa sette milioni. Persino l'astronauta NASA Sandy Magnus, in orbita sullo Space Shuttle, ha chiesto informazioni sui risultati e si è detto "sconvolto" dall'eliminazione tedesca.
Sul campo, è stato il Giappone a trionfare centrando il suo primo grande trionfo a livello femminile, dal momento che la nazionale non si è mai nemmeno laureata campione d'Asia. La chiave del successo nipponico è stata l'abilità nei passaggi, che ha spinto molti a paragonare la squadra all'FC Barcelona, senza dimenticare lo straordinario contributo di Homare Sawa, capocannoniere del torneo con cinque reti alla sua quinta partecipazione complessiva alla manifestazione. In precedenza il Giappone era approdato alle semifinali delle Olimpiadi 2008, ma i successi nella fase ad eliminazione diretta contro Germania, Svezia e Stati Uniti gettano una luce nuova sul calcio femminile nipponico.
Le due squadre europee ad essersi distinte maggiormente sono state quelle che in partenza erano meno quotate. La Svezia, seconda nel 2003, non vinceva una gara ad eliminazione diretta dal 2005, ma dopo aver vinto il proprio girone davanti agli USA ha eliminato l'Australia nei quarti prima di arrendersi al Giappone. Fino alla gara contro le asiatiche, la difesa scandinava era stata straordinaria, anche se a macchiare il torneo svedese è arrivato l'infortunio a Caroline Seger, confermatasi attaccante di valore mondiale così come Lotta Schelin.
La Francia, reduce da numerosi successi giovanili e dal trionfo dell'Olympique Lyonnais in UEFA Women's Champions League, ha regolato il canada con uno strpitoso 4-0 e ha avuto la meglio sull'Inghilterra ai rigori. Il Ct Bruno Bini ha valorizzato al meglio il talento di Sonia Bompastor, Camille Abily, Louisa Necib e Laura Georges, proiettando le Bluettes tra le favorite per UEFA Women's EURO 2013 e per le Olimpiadi, alle quali parteciperanno anche la Svezia.
Deludente invece la Germania, che in Svezia proverà a centrare il suo sesto titolo continentale consecutivo. La squadra tedesca potrà contare su una nuova generazione di giocatrici, dopo che Birgit Prinz e Ariane Hingst hanno concluso la loro strepitosa carriera internazionale rimanendo in panchina contro il Giappone, mentre in panchina rimarrà Silvia Neid, che ha dichiarato: "La squadra e i tifosi mi hanno sostenuta con tanto calore che sono già pronta a ripartire".
Anche l'Inghilterra è stata eliminata ai quarti, dalla Francia, confermando la tradizione che la vuole spesso battuta ai rigori e il Ct Hope Powell ha deciso di lasciare la panchina dopo 13 mesi a favore di un altro incarico all'interno della Federcalcio inglese (FA). Le inglesi ricostruiranno le loro fortune partendo dal talento di Kelly Smith e dalla maturazione di Ellen White, Karen Carney e Jill Scott.
La Norvegia non ha invece superato la fase a gironi, eliminata dall'Australia, a riprova dell'aumentare delle squadre competitive a livello femminile: non a caso dalle fasi finali del 2015, in Canada, le nazionali partecipanti saranno 24.