Spagna sul tetto d'Europa
domenica 30 giugno 2019
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Due anni dopo la sconfitta in finale contro la Germania a Cracovia, la Spagna si prende una meritata rivincita piegando la nazionale tedesca a Udine grazie alle reti di Fabián Ruiz e Dani Olmo.
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Spagna campione. Cracovia 2017 cancellata. Record dell’Italia eguagliato. Questi i verdetti dalla finale di Udine, sbloccata dal sinistro magico di Fabián Ruiz in apertura e decisa dal tocco morbido di Dani Olmo nella ripresa che rende inutile la rete nel finale di Amiri.
Eppure era partito male l’Europeo delle Furie Rosse. Una sconfitta contro l’Italia a Bologna e ragazzi di de la Fuente con le spalle al muro, a un passo dal baratro. Sembra una vita fa perché da lì è iniziato un crescendo continuo, di partita in partita, fino alla conquista del trofeo. Una ‘sweet revenge’ contro la squadra che l’aveva battuta in finale due anni fa in Polonia e il quinto trionfo nella competizione: come l'Italia.
Inizio da sogno per la Rojita che passa subito in vantaggio. Fabián Ruiz conduce la transizione avanzando palla al piede: tutto lo stadio capisce con il fiato sospeso che sta mirando l’angolo lontano e il sinistro telecomandato del centrocampista del Napoli piazza il pallone proprio lì, dove Nübel non può arrivare.
Una Spagna, quella del primo tempo, che rimane fedele al suo gioco: Ceballos accarezza il pallone con delicatezza esaltando i movimenti intorno a lui di compagni che sono sempre al posto giusto nel momento giusto. Su tutti un Ruiz in versione extra-lusso e personalità da veterano e un Dani Olmo a dir poco ispirato.
Non tarda ad arrivare la reazione della Germania, che punta su un calcio più diretto per cercare di far male alla Spagna. I tedeschi arrivano piuttosto agevolmente sul fondo, ma si vedono poco gli attaccanti più attesi come Amiri e Waldschmidt. Il più pericoloso per la difesa spagnola è così Levin Öztunali, anche se Sivera non corre in realtà grossi pericoli.
Il primo vero intervento del portiere spagnolo arriva in apertura di ripresa, ma la conclusione di Amiri non è abbastanza angolata per impensierirlo. La Germania alza però il baricentro e spinge con maggiore convinzione. Si capisce anche dalla decisione con cui gli uomini di Kuntz vanno sui contrasti a centrocampo. Waldschmidt ci prova da lontano, ma senza troppa fortuna.
Controllata la sfuriata tedesca, la Spagna riprende a macinare gioco. E raddoppia. Ancora una volta decisivo il sinistro di Ruiz. Nübel non trattiene, sul pallone arriva Olmo che scavalca il portiere tedesco con un morbido tocco sotto. La Germania è in ginocchio e Ruiz spreca l’occasione per il tris calciando fuori a tu per tu con Nübel dopo un’azione tutta di prima della Spagna da stropicciarsi gli occhi.
Annichilita la Germania davanti a una Spagna che continua ad attaccarla muovendo il pallone con splendida semplicità. Solo la traversa nega il gol a Soler. Waldschmidt ha una ghiotta occasione per riaprire la partita dall'altra parte, ma non è serata per il capocannoniere del torneo. L'onore tedesco lo salva Amiri con un tiro che beffa Sivera grazie anche a una deviazione. Ma la festa di Udine è tutta della Spagna.