L'Italia scivola sulla Polonia
mercoledì 19 giugno 2019
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Gli Azzurrini sprecano tante occasioni e vengono puniti da Bielik. Pellegrini fermato dal palo nella ripresa.
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Molte le occasioni fallite, molti i rimpianti. Una generosa Italia ci prova in tutti i modi ma non riesce a buttarla dentro. Compito che riesce invece alla perfezione a una cinica Polonia che resta a punteggio pieno nel Gruppo A. Decisivo ai fini della qualificazione sarà però l'ultimo turno quando la capolista se la vedrà con la Spagna e gli Azzurrini con il Belgio.
I cambi di Di Biagio rispetto alla vittoria contro la Spagna sono quattro. In difesa spazio per Adjapong a destra e Bastoni al centro. Davanti Orsolini prende il posto di Zaniolo, Cutrone quello di Kean. Il primo tiro pericoloso della partita è però del grande protagonista della sfida contro la Spagna: il destro a giro di Chiesa finisce fuori di poco.
Molto chiusa la Polonia nelle prime battute. Il primo tiro degli ospiti arriva all’11’ con Bielik. Ma è l’Italia a comandare le operazioni a centrocampo con il birthday boy Pellegrini sicuramente tra i più attivi nella zona nevralgica del campo.
Alla vigilia Di Biagio aveva evocato le notti magiche di Italia 90 per descrive l’atmosfera del Dall’Ara contro la Spagna. E anche questa volta i tifosi azzurri si fanno sentire. Non è però facile trovare spazi contro l'organizzata difesa polacca nonostante il grande movimento del generoso Cutrone davanti.
Non mancano le occasioni. Quasi tutte vedono Chiesa - costantemente cercato dai compagni a destra - grande protagonista. Prima Grabara esce bene sui piedi dell’esterno azzurro ribattendogli la conclusione a botta sicura. Poi il numero 14 si trasforma in uomo assist servendo palloni d’oro a Mandragora e Barella. La posizione - molto favorevole - è quasi la stessa. Le conclusioni entrambe da dimenticare.
Come spesso capita nella calcio le occasioni fallite poi si pagano a caro prezzo. E’ la Polonia a passare in vantaggio. Bielik non ci pensa un attimo e gira in rete di prima una punizione respinta dalla barriera italiana. Meret si difende bene in tuffo, la tocca, ma non basta. L’Italia reagisce subito e pareggia con un gran tiro di Orsolini, ma l’esterno del Bologna era partito da posizione di fuorigioco, come poi rilevato dal VAR.
Ha a disposizione armi importanti l’Italia in panchina e Di Biagio si gioca subito la carta Kean richiamando Orsolini. L’Italia riparte a testa bassa: Pellegrini calcia alto da posizione favorevole, mentre Grabara sventa sul gran tiro al volo di Chiesa. Cambia anche il regista: dentro Tonali al posto di Mandragora.
I minuti passano velocemente e gli spazi diventano sempre più stretti con la Polonia che si difende con nove uomini. Ci si mette anche la sfortuna con la sassata da fuori di Pellegrini che manda il pallone a stamparsi sul palo. Inutile anche il disperato assalto finale. Finisce con una sconffita la seconda partita degli Azzurrini in questo Europeo, ma le speranze di qualificazione non sono svanite.