Andrea Pirlo ambasciatore EURO U21: tutta la carriera di un genio
giovedì 22 novembre 2018
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UEFA.com rende omaggio all’ambasciatore EURO U21, Andrea Pirlo – un uomo che è entrato nella storia di questa competizione e che ha segnato un’epoca.
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Andrea Pirlo parteciperà al sorteggio di venerdì per le fasi finali di EURO Under 21 in qualità di ambasciatore del torneo.
Pirlo torna a rappresentare una competizione che lo ha visto per la prima volta protagonista oltre 18 anni fa. All’epoca giocatore di proprietà dell’Inter ma spesso in prestito ad altre squadre, Pirlo ha segnato una doppietta nella vittoria per 2-1 degli Azzurrini contro la Repubblica Ceca. UEFA.com celebra la carriera di una leggenda del calcio che è culminata con la vittoria di due UEFA Champions League, una Coppa del Mondo FIFA e tanti trionfi prestigiosi.
Se non lo ricordate
'Keep calm and pass the ball to Pirlo', era stampato in una celebre maglietta molto popolare tra i tifosi della Juventus nei quattro anni alla Juve ed è una frase che spiega il suo stile meglio di ogni altra cosa. Sempre calmo col pallone tra i piedi, anche nelle situazioni più difficili, Pirlo è stato il regista basso ideale.
Aveva l’abilità di leggere il gioco alla perfezione, dettare i tempi e mettere il pallone nel posto giusto al momento giusto. Aggiungi un'incredibile precisione e abilità sui calci piazzati, e hai uno dei maestri del centrocampo più apprezzati nella storia del calcio.
Dicono di lui
"Il suo cuore batte a 35 pulsazioni al minuto. È imperturbabile".
Gianluca Vialli, ex attaccante della Juventus
"Quando mi hanno detto che Andrea veniva da noi, la prima cosa che ho pensato è stata: 'Dio esiste'."
Gianluigi Buffon, portiere della Juventus
"Pirlo è un leader silenzioso, parla coi piedi".
Marcello Lippi, ex Ct della nazionale
"Passare la palla ad Andrea Pirlo è come metterla in cassaforte".
Zbigniew Boniek, ex attaccante della Juventus
"Quando lo vedo col pallone tra i piedi, mi chiedo se io posso davvero considerarmi un calciatore."
Gennaro Gattuso, ex centrocampista del Milan e della nazionale
"Un giocatore con la G maiuscola, spettacolare. Prima di incontrarci da professionisti ci siamo affrontati più volte, quando giocava nell'Italia, nel Milan e nella Juventus. Sono sempre stato un grande ammiratore di Pirlo".
Xavi Hernández, ex centrocampista del Barcellona
Il bottino finale
Nazionale: 116 presenze, 13 gol
Competizioni UEFA per club: 139 presenze, 11 gol
Competizioni nazionali (in Europa): 556 presenze, 61 gol
La carriera
Brescia
• Nato nella vicina Flero, Pirlo cresce calcisticamente nel Brescia, esordendo in prima squadra a soli 16 anni contro la Reggiana. Si fa conoscere nel 1996/97 segnando due gol in 17 partite nel ruolo di fantasista e guadagnando la promozione in Serie A.
• Segna il primo gol in Serie A la stagione successiva in un 4-0 contro il Vicenza, concludendo il campionato con quattro reti in 29 partite.
Inter/Reggina
• Direttore tecnico del Brescia mentre Pirlo cresceva nelle giovanili, Mircea Lucescu porta il centrocampista all'Inter nel 1998/99, non ottenendo però i risultati sperati. Pirlo si riscatta con un prestito alla Reggina, segnando sei gol in 22 partite a fianco del compagno di nazionale Under 21 Roberto Baronio e a Mohammed Kallon.
• Dopo altre delusioni con l'Inter di Marcello Lippi, a gennaio 2001 viene prestato nuovamente al Brescia e schierato per la prima vlolta in posizione più arretrata da Carlo Mazzone. Il tecnico ricorda: "All'inizio ridevano tutti, ma io ho detto di passare sempre a lui la palla e a lui di andarsela a prendere".
Milan
• Il Milan scambia l'esterno argentino Andrés Guglielminpietro con Pirlo, che Carlo Ancelotti - dopo un po' - inizia a schierare anche lui come regista arretrato. Pirlo diventa così l'"architetto" del Milan vincitore della UEFA Champions League nel 2003 e nel 2007.
• Tra i due successi, Pirlo vive anche la brutta esperienza della finale del 2005, persa contro il Liverpool dopo un vantaggio di tre gol all'intervallo. "Dopo Istanbul ho pensato di smettere perché niente aveva più senso - spiega Pirlo -. Quella finale mi ha perseguitato: insonnia, rabbia, depressione, senso di vuoto. Abbiamo inventato una nuova malattia dai molteplici sintomi: la sindrome di Istanbul".
• Pirlo gioca 401 partite con il Milan fra tutte le competizioni, vincendo due scudetti e due Supercoppe UEFA, una Coppa Italia e la Coppa del Mondo FIFA per club. Quando Ancelotti va al Chelsea, il Milan non lo autorizza a seguirlo: dunque, il regista sceglie la Juventus alla fine di un'opaca stagione 2010/11, quando molti lo danno già in traiettoria discendente.
Juventus
• Nel 2011/12 vince lo scudetto con la Juve di Antonio Conte senza perdere una gara e viene votato miglior giocatore della Serie A dai colleghi.
• Aggiunge altri tre scudetti alla sua bacheca dei trofei, raggiungendo la finale di UEFA Champions League 2015 (persa contro il Barcellona) prima di trasferirsi a New York.
Italia
• Vince il Campionato Europeo Under 21 UEFA del 2000 segnando due gol in finale contro la Repubblica Ceca. È tuttora il secondo miglior marcatore della nazionale azzurra Under 21.
• Esordisce in nazionale maggiore con Giovanni Trapattoni nella gara di qualificazione a UEFA EURO 2004 contro l'Azerbaigian, ma fa meglio con Marcello Lippi segnando il primo gol dell'Italia in Coppa del Mondo FIFA 2006 (contro il Ghana) e trasformando un rigore nella vittoriosa finale contro la Francia.
• Arriva terzo dietro Zinédine Zidane e Fabio Cannavaro nella classifica dei migliori giocatori dei Mondiali 2006.
• Raggiunge la finale di UEFA EURO 2012, perdendo contro la Spagna. Il suo gesto più emblematico è il "cucchiaio" dal dischetto ai danni di Joe Hart ai quarti di finale contro l'Inghilterra.
• Durante la FIFA Confederations Cup del 2013 ha giocato la sua partita numero 100 con la maglia dell’Italia, celebrando l’occasione con un gol nella vittoria per 2-1 sul Messico allo stadio Maracanã. Nel 2015 si è ritirato dalla nazionale dopo 116 partite – solo Gianluigi Buffon, Fabio Cannavaro, Paolo Maldini e Daniele De Rossi ne hanno giocate di più.
Forse non sapete che...
• Pirlo è famoso per la sua impassibilità davanti alle telecamere, ma spesso i suoi compagni hanno raccontato che amava fare scherzi. Gennaro Gattuso ha ricordato: "Una volta mi ha preso il telefono e ha mandato un messaggio al direttore Ariedo Braida, facendo finta di essere me e dicendogli che se mi avessero rinnovato il contratto gli avrei dato mia sorella".
• È un esperto di vini. Nel 2007 ha aperto un'azienda agricola vicino alla casa natale del padre, in provincia di Brescia. "Ho sempre bevuto vino, fin da piccolo: mia madre me lo mischiava con l'acqua - ha raccontato -. Mi piace leggere libri sul vino, capirlo e provare vini di altre regioni o altre etichette".
• Il cocktail 'Pirlo', la risposta allo spritz dedicata al regista, è stato votato miglior drink dal New York Times nel 2017.
• Dopo Alessandro Del Piero nel 2008, Andrea Pirlo è stato il secondo giocatore della Juventus a ricevere una standing ovation al Bernabéu uscendo a 11 minuti dal termine nell'1-1 contro il Real Madrid che ha portato la Juve in finale di UEFA Champions League 2014/15.
• Pirlo è uno degli appena 11 giocatori che hanno vestito la maglia delle tre grandi d'Italia: Juventus, Milan e Inter. Gli altri 10 sono Luigi Cevenini, Giuseppe Meazza, Enrico Candiani, Aldo Serena, Roberto Baggio, Edgar Davids, Christian Vieri, Patrick Vieira, Zlatan Ibrahimović e Leonardo Bonucci.
Lui dice
"Il calcio si gioca con la testa. I piedi sono solo strumenti".
"Per vincere serve personalità: se non ce l'hai, gli avversari ti mangiano".
"Non sento la pressione... Ho passato il pomeriggio di domenica 9 luglio 2006 a dormire e giocare alla PlayStation. La sera sono andato in campo e ho vinto la Coppa del Mondo".