Azzurrini all'inferno e ritorno
venerdì 5 settembre 2014
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Italia-Serbia 3-2
Subito sotto di due gol, gli Azzurrini riescono a vincere e sono a un passo dagli spareggi di qualificazione: doppio Belotti e Berardi fanno impazzire Pescara.
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Un’Italia "pazzesca" rimonta due gol di svantaggio alla Serbia e si ritrova a un passo dagli spareggi di qualificazione per il Campionato Europeo UEFA Under 21. Allo Stadio Adriatico di Pescara, gli Azzurrini vanno sotto di due reti dopo pochi minuti ma vincono 3-2, grazie alla doppietta di Andrea Belotti e un super gol di Domenico Berardi, finalmente decisivo.
Era obbligata a vincere la nazionale guidata da Luigi Di Biagio, per poter ancora sperare di vincere il Gruppo 9 e al contempo continuare a cullare quel sogno chiamato Olimpiadi. Per farlo ha scelto il modo più rischioso, ma anche più entusiasmante: per completare l’opera e scavalcare l'attuale capolista Belgio, le basterà ora battere Cipro martedì a Castel di Sangro.
La prima chance la costruisce l’Italia con Cristian Battocchio, ma il sinistro del folletto di proprietà del Watford FC termina di poco a lato. La Serbia comunque approccia meglio la partita e dopo otto minuti è già avanti. Aleksandar Pešić aggira Luca Antei, è fortunato nel rimpallo con Matteo Bianchetti e con un tiro di sinistro batte un incerto Francesco Bardi.
La squadra di Di Biagio accusa il colpo e dopo pochi minuti capitola di nuovo. Su un corner dalla destra è ancora il giocatore del Toulouse FC a svettare più in alto di tutti e non lasciare scampo al portiere dell’AC Chievo Verona. E’ il momento più difficile dell’Italia, anche perché le punizioni di Filip Kostić sono sempre una minaccia.
Ma è un altro calcio piazzato, battuto da Cristiano Biraghi, a riportare in partita i padroni di casa. Il muro della Serbia respinge, ma sulla successiva mischia Belotti trova il varco giusto e dimezza lo svantaggio. La squadra di Di Biagio continua ad attaccare, l’attaccante dell’US Città di Palermo è il più ispirato e va vicino di testa al 2-2, non aprofittando del clamoroso errore di Miloš Veljković.
Il pareggio, comunque, si materializza nel recupero del primo tempo. L'incontenibile Belotti costringe al fallo Uroš Ćosić, capitano e difensore del Pescara Calcio, e si procura un rigore, che lui stesso trasforma. L’inerzia è tutta dalla parte dell’Italia, che nella ripresa attacca a testa bassa rischiando pochissimo. E creando occasioni a ripetizione.
Davide Zappacosta costringe Marko Dmitrović a un intervento tutt’altro che semplice, Samuele Longo stacca sul primo palo sul cross di Lorenzo Crisetig e manda a lato di pochissimo. Poi sale in cattedra Berardi, che in almeno tre circostanze sfiora il vantaggio: la più nitida è sul lancio di Antei, quando il giocatore dell’US Sassuolo Calcio aggancia e calcia in diagonale, ma colpisce il palo.
A un quarto d’ora dalla fine, però, gli sforzi dell’Italia sono premiati: è proprio il suo numero 10, con una botta secca dalla distanza dopo essere rientrato sul sinistro, a piegare le mani al portiere avversario e completare la rimonta. La Serbia prova il forcing nel finale, ma gli Azzurrini tengono: gli spareggi, ora, sono davvero a un passo…