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L'Italia si ferma in Serbia

Serbia-Italia 1-0
Dopo tre vittorie di fila, gli Azzurrini sono battuti a Gornji Milanovac e subiscono il sorpasso della squadra guidata da Ćurčić: decide un gol di Čaušić.

L'Italia si ferma in Serbia
L'Italia si ferma in Serbia ©Getty Images

Dopo tre vittorie consecutive, si ferma la marcia dell’Italia nel girone di qualificazione al Campionato Europeo UEFA Under 21. A Gornji Milanovac, gli Azzurrini sono battuti 1-0 dalla Serbia che scavalca la nazionale di Luigi Di Biagio al secondo posto del Gruppo 9: è un tiro-cross nella ripresa di Goran Čaušić a decidere la sfida.

Allo Stadio FK Metalac l’Italia ha tenuto bene il campo nel primo tempo, ma nella ripresa è uscito fuori il maggior tasso tecnico della squadra guidata da Radovan Ćurčić, rinforzata da diversi elementi della nazionale maggiore, che dopo aver trovato un gol abbastanza casuale ha legittimato la vittoria. Gli Azzurrini, che ora in classifica hanno davanti due squadre, tornano a casa con le “ossa rotte”, visto che per il prossimo impegno – il 5 marzo in Irlanda del Nord – non potranno contare sugli squalificati Cristiano Biraghi, Luca Antei e Daniele Baselli.

Di Biagio conferma il modulo preferito, il 4-2-3-1, con due novità rispetto alla formazione di giovedì contro l’Irlanda del Nord: nel terzetto alle spalle di Andrea Belotti, Salvatore Molina e Antonio Rozzi sostituiscono Matteo Politano e Marco Ezio Fossati. Modulo speculare per la Serbia – senza gli squalificati Srđan Mijailović, Uroš Ćosić e Aleksandar Pantić – che in attacco presenta il temibile Aleksandar Mitrović, in forza all’RSC Anderlecht, e al centro della difesa Matija Nastasić, ex centrale dell’ACF Fiorentina da due stagioni al Manchester City FC.

Nel primo tempo, gli Azzurrini giocano con intensità e tengono il campo con personalità, specie all’inizio. Federico Viviani ci prova al 19’ con un sinistro da fuori area, con la palla che sfila a lato della porta difesa da Marko Dmitrović. Un minuto dopo la squadra di Di Biagio crea la migliore opportunità dei primi 45’: una punizione battuta rapidamente libera Rozzi, che scavalca il portiere avversario con un pallonetto ma vede il suo tiro respinto da una scivolata di Uroš Spajić.

Scampato il pericolo, la nazionale di casa comincia a premere. Darko Brašanac, smarcato da un colpo di tacco di Mitrović, calcia secco di destro al 27’ ma Francesco Bardi blocca; poi va al tiro Lazar Marković, favorito da un corto rinvio di Baselli, ma il giocatore del SL Benfica – abituale frequentatore delle platee della UEFA Champions League – non inquadra lo specchio della porta italiana.

Gli Azzurrini arrancano un po’, anche se Antei e capitan Matteo Bianchetti sembrano in ottima forma: è proprio quest’ultimo, sugli sviluppi di una punizione della Serbia, a respingere il tentativo sotto misura di Nastasić; al 38’ brivido per Bardi, ma il portiere dell’AS Livorno Calcio è salvato dal palo sul tocco ravvicinato di Marković, propiziato da una leggerezza di Molina.

Nella ripresa c’è subito lavoro per il numero 1 degli Azzurrini, attento sul primo palo sulla conclusione di Mitrović, mentre dalla parte opposta il tiro dalla distanza di Viviani non impensierisce Dmitrović. Di Biagio getta nella mischia Fossati, che sostituisce Rozzi, ma dopo un’ora esatta di gioco l’Italia capitola: un tiro-cross dalla sinistra di Čaušić non trova la deviazione di Mitrović ma inganna Bardi, la Serbia è avanti 1-0.

Baselli ci prova su punizione, ma il suo tiro è centrale, poi Di Biagio dà ulteriore peso all’attacco e fa esordire Stefano Pettinari, che rileva Molina. Ma l’Italia, malgrado l’ingresso in campo di Francesco Fedato e l’espulsione all’88’ di Marković, non riesce a pungere: vince la Serbia, che festeggia successo e sorpasso.