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La stampa elogia una Spagna 'fenomenale'

Dagli elogi ad una Spagna 'fenomenale' al giudizio onesto sull'Italia, UEFA.com riporta tutte le reazioni della stampa internazionale dopo la finale del Campionato Europeo Under 21 UEFA.

Le prime pagine dei giornali spagnoli Marca e AS
Le prime pagine dei giornali spagnoli Marca e AS ©UEFA.com

Il modo netto in cui la Spagna ha battuto 4-2 l'Italia nella finale di martedì del Campionato Europeo Under 21 UEFA non è passato inosservato. Nonostante la stampa italiana profetizzi un futuro glorioso per i suoi ragazzi, i quotidiani del Belpaese hanno dato il giusto risalto al campolavoro de La Rojita e alla tripletta di capitan Thiago Alcántara, mentre quella spagnola, ormai abituata a celebrare i suoi beniamini, ha fatto il punto su un dominio a tutti i livelli che non sembra mostrare alcun segno di cedimento.

Spagna

El Mundo 
I veri fenomeni [del calcio] si risparmiano per le grandi occasioni, per gli appuntamenti con il destino. Uno di questi è il figlio di Mazinho e fratello maggiore di Rafinha, Thiago, nato a Genova e di nazionalità spagnola e brasiliana. Una persona speciale che durante i festeggiamenti si è ricordato di Sergio Canales [infortunato] e che, proprio come due anni fa in Danimarca, ha dato il meglio di sé in finale guidando la Spagna alla vittoria nell'Europeo, il quarto nella sua storia e il secondo consecutivo.

L'egemonia del calcio iberico continua senza mostrare segni di cedimento: la Spagna produce senza sosta giocatori dal talento cristallino, in grado di giocare divinamente e di andare d'accordo. 

Marca 
Dal calcio d'inizio nella gara d'esordio contro la Russia fino all'ultimo flash dell'ultima macchina fotografica ieri al Teddy Stadium di Gerusalemme, la Spagna è stata la squadra migliore. In pochi si sono dimostrati all'altezza di questa generazione d'oro, il cui glorioso destino sembrava già scritto [prima del torneo]. In Israele la Spagna ha dimostrato di avere gli uomini e uno stile di gioco per continuare a vincere ancora a lungo.

Per seguire il solco tracciato dagli attuali campioni del mondo serviranno talenti come Isco, [Asier] Illaramendi, [Marc] Bartra e [David] De Gea, giocatori sufficientemente dotati da ricevere l'eredità di chi li ha preceduti. Può essere che la Spagna non continui a vincere tutto come negli ultimi anni, ma con questo stile di gioco e questa capacità di produrre talenti senza soluzione di continuità avrà sempre la possibilità di provarci e, cosa fondamentale, di farlo divertendosi.

Thiago Alcântara celebrates his first-half treble
Thiago Alcântara celebrates his first-half treble©Getty Images

ABC 
Un lavoro svolto alla perfezione seguendo il canovaccio indicato dalla nazionale maggiore. Un calcio d'alta scuola, elaborato e letale, e firmato da Thiago, capitano e giocatore dell'FC Barcelona autore di una tripletta. I tifosi sanno cosa aspettarsi: possesso palla, un palleggio veloce e preciso e inserimenti letali in attacco. Così gioca la nazionale maggiore e così lo ha fatto anche l'under 21. Alla fine, la Spagna ha meritatamente sollevato il trofeo.
 

Italia
La Gazzetta dello Sport 
L'illusione è durata poco. Troppo poco. La Spagna in questo momento è di un'altra categoria. L'Under si arrende dopo qualche abbozzo di reazione. Ma c'è poco da recriminare. Non c'è mai stata storia. Thiago (tripletta) è un marziano, Isco un fenomeno. Ma la squadra di Lopetegui non si ferma certo lì. Tutti bravissimi, inseriti in un gioco mandato a memoria da molto tempo. Come i fratelli maggiori, bissano il trionfo europeo. Come loro, ci battono in finale con quattro gol. Niente da dire. Chapeu.

Corriere della Sera
Quello che fa tre gol nella finale dell'europeo under 21 è nato a San Pietro Vernotico, in provincia di Lecce. Purtroppo gioca nella Spagna, che si conferma campione d'Europa under 21 per il secondo biennio consecutivo, battendo per 4-2 in finale un'Italia che ha fatto tutto il possibile per non uscire a pezzi e ci è riuscita… Thiago, nato da noi perché il padre, Mazinho, brasiliano campione del mondo nel '94, ha giocato in serie A nel Lecce e nella Fiorentina. Poi è andato in Spagna e lì Thiago ha messo radici, come il fratello minore Rafinha. Erano diamanti grezzi, li ha resi purissimi l'FC Barcelona... Comunque non c'è da vergognarsi quando perdi da uno più bravo di te.

Tuttosport 
La Spagna è di un altro pianeta, a noi non resta che ammirarla.  

Corriere dello Sport 
La Spagna è già grande, ma anche noi lo saremo.

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