Cinque minuti di felicità
sabato 15 giugno 2013
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Donati dice che la vittoria è stata "del gruppo" ma invita i compagni a festeggiare "cinque minuti, non di più", per iniziare a prepararsi per la finale di martedì; Borini sapeva "come sarebbe andata" in occasione del suo gol.
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Fabio Borini, attaccante Italia
Per me giocare 90 minuti dopo sette mesi fuori per infortunio è stato importante, lo è soprattutto per la fiducia in vista della finale. Quando il pallone è entrato in rete sinceramente ho pensato poco. Su quell’azione avevo già visto come sarebbe andata a finire, l’avevo preparata e prima della partita avevo detto che l’avrei portata in fondo. Sono contentissimo per me, ma soprattutto per i ragazzi. E’ da due anni che lavoriamo, e da sconosciuti siamo riusciti ad arrivare fino a qui.
Non bisogna mai dare l’Italia per spacciata, anche se nel primo tempo siamo stati molto in difficoltà, però nella ripresa li abbiamo aspettati e siamo ripartiti con più ordine. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Mangia mi ha aspettato, io gli avevo dato la mia disponibilità. Non era facile farlo, ha anche parlato con il medico, ma era da tre mesi che mi stavo preparando per questo Europeo e volevo esserci, volevo dimostrare come uscire da una stagione difficile.
Ora c'è la Spagna, oggi abbiamo dimostrato che tutto può succedere. Dobbiamo recuperare bene in questi giorni prima della finale. Dobbiamo ricompattarci subito.
Manolo Gabbiadini, attaccante Italia
Abbiamo avuto un cuore enorme perché abbiamo dimostrato che abbiamo carattere e che sappiamo giocare a calcio, grazie al mister che ci ha messo in campo bene, ma soprattutto grazie alla voglia che avevamo, che è stata determinante.
In questo momento siamo molto contenti, però già da questa sera si pensa alla partita di martedì contro la Spagna. La finale sarà una partita, di 90 minuti come le altre, la palla è rotonda, ci proviamo. Loro sono forti, ma anche noi lo siamo, quindi con umiltà e con i piedi per terra proveremo a vincerla.
Giulio Donati, difensore Italia
Questa è una vittoria del gruppo. Abbiamo trovato grandi difficoltà nel primo tempo, anche perché loro sono una grande squadra. Non possiamo sempre vincere facilmente come abbiamo fatto contro Israele, ma non abbiamo mai mollato. All’intervallo sapevamo che avremmo dovuto soffrire ancora, ma siamo rimasti uniti, e alla fine Fabio ci ha regalato questa emozione. Io sono passato dalla retrocessione con la mia squadra alla finalissima con l'Italia, è una soddisfazione enorme, e con un gruppo così tutto è ancora più bello. Quando vedi tutti così felici, anche chi non gioca, quando li vedi felici per te, è un’emozione incredibile.
E’ stata una lotta, io già da quando abbiamo passato il turno sapevo che avrei dovuto affrontare avversari duri ma penso che nel calcio conti soprattutto il cuore. Quando finisci la benzina, se hai il cuore, hai una riserva che non finisce mai. Il fenomeno è il gruppo, e se faccio delle belle prestazioni è soprattutto merito della squadra. Adesso ci godiamo ancora cinque minuti di felicità, ma non di più, perché dobbiamo preparare la partita contro la Spagna.