Casiraghi recrimina: “Un’occasione persa”

Delusione, mista ad amarezza. Non serve la bacchetta magica per decriptare lo stato d’animo di Pierluigi Casiraghi, che insieme agli azzurrini ha perso in un colpo solo nella serata sciagurata di Borisov la qualificazione ai Campionati Europei UEFA Under 21 e quella ai Giochi Olimpici di Londra 2012. A far festa è la Bielorussia e il tecnico recrimina per un traguardo che sembrava ormai in cassaforte dopo il successo 2-0 ottenuto venerdì scorso a Rieti.

 “Non andare agli Europei è un’occasione persa”, spiega Casiraghi nel dopo-partita, senza né nascondersi né cercare troppe scuse, “I ragazzi hanno dato tutto, non posso dire niente. E’ un peccato per loro. Abbiamo pagato a carissimo prezzo i cinque minuti di follia iniziale”. Casiraghi non nega che la debacle al Gorodskoy Stadion sia un fallimento anche a livello personale. “Sono amareggiato quanto i ragazzi”, ammette, “mi dispiace per questa occasione persa”.

La qualificazione alla fase finale in Danimarca, oltre a quella per le Olimpiadi, sembravano come detto a un passo. Ma già dopo il 2-0 di Rieti Casiraghi aveva messo in guardia suoi: avvertimenti che sono però risultati vani, vista anche la partenza ad handicap degli azzurrini. “La cosa che mi preoccupava di più era la nostra condizione fisica”, racconta, “sapevo che sarebbe stata una partita difficile. In realtà è stata una gara strana, condizionata dai cinque minuti iniziali di follia, dagli errori. Purtroppo capita, perché dopo è stata una partita equilibrata. Gli spareggi però, si sa, sono partite particolari. Adesso però lasciamo crescere questi giovani con equilibrio. Non diciamo un giorno che sono fortissimi e quello successivo no. Devono crescere, anche attraverso gli errori, anche se questi di stasera costano caro”.

Quanto al futuro personale, Casiraghi preferisce glissare: l’eliminazione dell’Italia alla fase finale degli Europei di categoria e delle Olimpiadi potrebbe rappresentare per molti la fine di un ciclo partito nel , ma il tecnico degli azzurrini è troppo deluso quasi per parlarne. “Il contratto in scadenza in questo momento è veramente l'ultimo dei miei pensieri”, assicura. Anche il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, prende tempo quando gli sottopongono i nomi dei possibili sostituiti. Quella di Borisov è la serata dei rimpianti…