UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Questione di testa

Le assenze pesano e la Germania 'da importazione' è avversaria di tutto rispetto, ma per Casiraghi a spuntarla a Helsingborg sarà la squadra che avrà il giusto approccio mentale alla partita.

Questione di testa
Questione di testa ©Getty Images

Le assenze pesano e la Germania 'da importazione' è avversaria di tutto rispetto, ma per Pierluigi Casiraghi a spuntarla nella semifinale di Helsingborg sarà la squadra che avrà il giusto approccio mentale alla partita.

Mentalità
"Quando arrivi in semifinale si possono avere due tipo di approccio - ha spiegato il Ct degli Azzurrini durante la conferenza stampa della vigilia -. Si può essere già contenti di quello che si è fatto e abbassare la tensione o si può iniziare a pensare di raggiungere qualcosa di speciale. Ovviamente è quello che vogliono che facciano i miei giocatori. Con il giusto approccio, la giusta mentalità conta poco se giochi con due o tre attaccanti".

Equilibri
Sì, perché Casiraghi ha ancora qulche dubbio di formazione da sciogliere. Avendo perso Claudio Marchisio per squalifica e Paolo De Ceglie per infortunio, l'Italia dovrà cercare nuovi equilibri. "Sono stati  due giocatori importanti in queste prime tre partite – ha ammesso il Ct -. Avevamo trovato un certo equilibrio con questo tipo di centrocampo. Non avendo a disposizione due giocatori su undici, si può pensare a soluzioni diverse.  Si tratta sicuramente di un piccolo/grande svantaggio rispetto alla Germania, che può schierare la formazione migliore. Però noi manterremo lo stesso tipo di mentalità sia con due che con tre attaccanti. Non credo che il nostro atteggiamento cambierà".

Super Mario rientra
Sarà comunque difficile tenere fuori uno tra Sebastian Giovinco, Robert Acquafresca e il rientrante Mario Balotelli. Casiraghi si aspetta molto dall'attaccante dell'FC Internazionale Milano. "Credo che debba stare tranquillo e giocare la sua partita – ha spiegato -.  Ha grandi qualità e a me interessa che riesca ad esprimere il suo talento e che faccia gol. Finora il suo comportamento è stato  in linea con quello di altri giocatori, non credo ci saranno problemi.  Non voglio dargli troppa pressione perché ne ha già tanta. Sta imparando tante cose, come allenatore mi aspetto tanto perché lui può dare tanto”.

Da importazione
La Germania non ha ancora espresso tutto il suo potenziale ma è sicuramente un osso duro. “E’ una squadra che di tedesco ha Horst Hrubesch e poco altro. Una squadra internazionale con giocatori di grande qualità come [Mesut] Özil, [Ashkan] Dejagah e [Marko] Marin , giocatori che fanno la differenza. E’ un buon mix di tattica e mentalità tedesca e qualità e fantasia di giocatori importati”.

Brutti ricordi
Sicuramente una Germania diversa rispetto a quella che lui ha affrontato da giocatore. “Mi ricordo un'amichevole a Torino che finì 0-0 e poi la partita a EURO 96. Anche in quell’occasione paregiammo, un risultato che portò alla nostra eliminazione. Ricordo una partita sfortunatissima, con [Gianfranco] Zola che sbagliò un calcio di rigore. Non ho mai perso contro la Germania, ma non sono mai state partite epiche come nel 1982 o in Messico. A livello personale quella di domani sarà quindi la più importante”.

Finale contro... l'Helsingborg
Non per scaramanzia, ha sottolineato, ma Casiraghi ha detto di non aver effettuato alcun allenamento particolare sui calci di rigore. “Li proviamo sempre, regolarmente alla fine di ogni allenamento, non solo prima di questa partita”. Ma forse per scaramanzia non vuole esprimersi su quale squadra – tra Inghilterra e i padroni di casa della Svezia - preferirebbe affrontare in un’eventuale finale. “La finale la giocherei anche contro l'Helsingborg fosse possibile...”

Germania ottimista
Intanto Hrubesch è sicuro che il meglio debba ancora arrivare per la sua squadra. “Abbiamo dimostrato cosa sappiamo fare solo a tratti. Siamo certi che faremo vedere il nostro potenziale contro l'Italia. Loro sono forti ma noi punteremo sulle nostre qualità e vinceremo”.

Khedira in dubbio
Anche Hrubesch dovrà apportare qualche cambiamento alla squadra. Sebastien Boenish rientra dopo aver recuperato da un problema alla caviglia, mentre Sami Khedira è in dubbio dopo essersi infortunato al ginocchio contro l'Inghilterra. In caso di forfait Fabian Johnson giocherebbe a destra con spostamento di Gonzalo Castro al centro. "Questa squadra è pronta a lavorare duramente e mangiare polvere se necessario. Siamo cresciuti durante il torneo e vogliamo arrivare fino in fondo".