UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

L'Europa si tinge di arancione

Olanda - Serbia 4-1
I padroni di casa si laureano campioni continentali per il secondo anno consecutivo, la Serbia finisce in dieci.

Un anno dopo aver conquistato per la prima volta i Campionati Europei UEFA Under 21, l’Olanda si riconferma regina continentale superando la Serbia a Groningen, con un comodo 4-1.

“Foppe de Haan”
Lo stadio Euroborg ha intonato incessantemente cori dedicati al Ct Foppe de Haan dopo il successo decretato dalle reti di Otman Bakkal, Ryan Babel, Maceo Rigters e Luigi Bruins, sebbene la sfida, decisamente avvincente, si sia decisa solo dopo l’espulsione per somma di ammonizioni di Aleksandar Kolarov al quarto d’ora della ripresa. Il punteggio finale è risultato troppo pesante per la Serbia, che a meno di un anno dal suo ingresso nella UEFA come stato indipendente, si è rivelata l’autentica rivelazione del torneo. La ribalta finale, in ogni caso, è tutta appannaggio dell’Olanda e di De Haan: prima del suo approdo in panchina, gli Orange non avevano conquistato alcun titolo a livello di Under 21, ora, invece, vincere è diventata una piacevole abitudine.

Olanda arrembante
Il maltempo che aveva caratterizzato l’intera manifestazione non risparmia neppure la finale e mentre in cielo i fulmini si rincorrono, sul campo i giocatori hanno qualche problema a controllare la sfera. Sugli spalti un nutrito contingente serbo tiene testa ai tifosi di casa e la sfida scivola via piacevole, degno atto conclusivo di un torneo sempre interessante. Le fasi iniziali vedono protagonista Royston Drenthe, che prima si fa ammonire per un intervento su Antonio Rukavina, poi corregge sulla traversa un cross di Rigters. L’Olanda passa al 17’ con Bakkal, che riceve palla da Daniël de Ridder, l’unico superstite della squadra che un anno fa aveva superato in finale l’Ucraina, si libera di Rukavina e trafigge Damir Kahriman. Passano pochi istanti ed è ancora Bakkal a sfiorare il raddoppio, ma questa volta l’estremo difensore serbo non si lascia cogliere impreparato.

Un pizzico di fortuna
I serbi si rendono pericolosi con Dušan Basta e Boško Jankovic, assai mobili sulle corsie laterali, ma le occasioni migliori sono tutte a favore dei padroni di casa: al 22’ De Ridder non centra il bersaglio da ottima posizione sugli sviluppi di un cross di Bakkal. Il difensore dell’ FC Groningen Arnold Kruiswijk non fa rimpiangere l’assenza di capitan Ron Vlaar e l’Olanda sembra in grado di chiudere il primo tempo senza correre rischi, ma al 35’ il portiere Boy Waterman manca clamorosamente la presa su un traversone di Aleksandar Kolarov. La sorte, tuttavia, arride agli Orange e la corsa della sfera si spegne sul palo.

La Serbia attacca
Dopo pochi istanti nella seconda frazione Waterman si fa perdonare. Basta sfrutta un'esitazione di Erik Pieters e lascia partire un tiro che il portiere olandese riesce a deviare in tuffo. La Serbia cambia marcia e l'Olanda inizia a perdere in sicurezza. De Haan salta su dalla panchina con l'ombrello in mano per urlare il suo disappunto ai suoi ragazzi. La rabbia del Ct olandese aumenta quando De Ridder sbaglia un passaggio servendo involontariamente Kolarov. Tocco indietro per Jankovic, che conclude su Waterman. Un errore che la Serbia paga a caro prezzo intorno all'ora di gioco: De Ridder serve al centro Babel, che firma il raddoppio. La situazione peggiora per la Serbia 3’ più tardi, quando Kolorav viene espulso per un'entrata in ritardo su Babel.

Rigters capocannoniere
Ma il peggio arriva quando Rigters aggira Kahriman per segnare il suo quarto gol nel torneo al 67', eguagliando il record di Klaas Jan Huntelaar della scorsa stagione e assicurandosi il titolo di capocannoniere. Kahriman ridà orgoglio alla Serbia parando il rigore di Babel al 71'. Poi Dragan Mrdja accorcia le distanze di testa a 11’ dalla fine. La foga olandese, però, non si placa e Bruins arrotonda il risultato nel finale.