UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

L’Italia parte male, vince la Serbia

Serbia – Italia 1-0
Un gol di Milovanović condanna alla sconfitta gli uomini di Casiraghi: sarà decisiva la sfida contro l'Inghilterra.

Inizia in salita l’avventura dell’Italia ai Campionati Europei UEFA Under 21. Al De Goffert di Nijmegen, gli Azzurrini – nell’occasione in maglia bianca – cadono 1-0 di fronte alla Serbia che si impone grazie a un gol nella ripresa di Dejan Milovanović. Pierluigi Casiraghi perde la sua imbattibilità da commissario tecnico; ma per i suoi ragazzi, pericolosi soprattutto nel primo tempo ma imprecisi sotto porta, la punizione è probabilmente troppo severa. La sconfitta ridimensiona ma non pregiudica le possibilità di qualificazione dell’Italia, fanalino di coda del girone B guidato proprio dai serbi: sarà decisiva la sfida di giovedì contro l’Inghilterra. 

Previsioni rispettate
Le formazioni sono quelle annunciate alla vigilia. Miroslav Djukić si affida a un 4-2-3-1 con la stella Boško Janković, in forza all’RCD Mallorca, largo a destra nel terzetto alle spalle dell’unico attaccante Dragan Mrdja. Casiraghi risponde con un 4-1-4-1: Antonio Nocerino è lo “schermo” davanti alla difesa, Giampaolo Pazzini il terminale offensivo.

Doppia chance
La Serbia parte meglio rispetto all’Italia e al 5’ il capitano, Giorgio Chiellini, è costretto a rifugiarsi in angolo per l’accorrere di un avversario. All’8 è Mrdja a rendersi pericoloso in due circostanze, ma prima Andrea Mantovani respinge in scivolata e poi Gianluca Curci blocca in tuffo. Gli Azzurrini recriminano per un fuorigioco molto dubbio sbandierato a Pazzini, lanciato a rete.

Ci prova Pazzini
Al 14’ la squadra di Casiraghi costruisce la prima palla gol. Alberto Aquilani serve Pazzini, che di tacco chiude il triangolo: il centrocampista dell’AS Roma scarica ancora per il bomber dell’ACF Fiorentina, il cui tiro termina di poco a lato. Gli uomini di Djukić replicano con una punizione-bomba di Janković che non inquadra di un soffio lo specchio della porta. C’è lavoro anche per l’arbitro Stéphane Lannoy, che nello spazio di un minuto ammonisce prima Chiellini e poi Janković.

Fuori Curci
Al 22’ è costretto a chiedere il cambio Curci, vittima di un infortunio all’inguine della gamba destra: al posto del romanista entra Emiliano Viviano, portiere del Brescia Calcio. Un minuto dopo Riccardo Montolivo, con un tiro dalla distanza, impegna Damir Kahriman in tuffo. Poi anche i serbi devono effettuare una sostituzione: Miloš Krasić lascia infatti il posto a Zoran Tošić.

Errori di Palladino
Le chance migliori del primo tempo capitano a Raffaele Palladino. L’attaccante della Juventus prima manda a lato su ottimo assist di Alessandro Rosina; poi, ben smarcato da Chiellini, costringe Kahriman a una difficile deviazione in tuffo. Nel mezzo, un colpo di testa di Andrea Raggi termina alto di poco.

Viviano attento
Nella ripresa è ancora la Serbia ad avere l’approccio migliore. Al 50’ un tiro da fuori di Milan Smiljanić trova pronto Viviano, quattro minuti dopo un cross di Antonio Rukavina – smarcato di  tacco di Janković – pesca Zoran Tošić, ma il tiro del neoentrato è alto di poco. L’Italia ci prova ancora con Palladino, ma sul suo sinistro si getta a “peso morto” il capitano Branislav Ivanović che respinge in scivolata.

Segna Milovanović
Al 63’, quasi inaspettatamente, la Serbia passa: Chiellini sceglie bene il tempo del tackle su Janković, ma il pallone finisce a Milovanović che con un destro a pelo d’erba rende vano il tuffo del portiere azzurro. Gli Azzurrini non si perdono d’animo e costruiscono due buone azioni sulla destra con Rosina e Montolivo. Ci prova anche Aquilani di testa, senza fortuna.

Palo di Tošić
L’Italia non sfrutta con Montolivo una punizione a due in area, al 73’ è bravissimo Viviano a dire di no a un calcio da fermo di Milovanović. Sul successivo calcio d’angolo, il palo esterno salva gli Azzurrini sul colpo di testa in tuffo di Duško Tošić. Al 74’ arriva il momento di Giuseppe Rossi, al quale fa spazio Palladino. La partita si incattivisce: il fischietto francese mostra il giallo a Mrdja e Stefan Babović.

Entra Pellè
Al 79’ Rosina, dopo un ottimo spunto, tira a lato di sinistro; tre minuti dopo Casiraghi tenta il tutto per tutto: fuori Aquilani, dentro Graziano Pellè. All’86’ Zoran Tošić non concretizza una pericolosa ripartenza, due minuti dopo viene ammonito anche Kahriman per perdita di tempo. Sono sempre gli uomini di Djukić a creare chance, con Djordje Rakić, ma l’occasione del pareggio capita comunque sulla testa di Pazzini nel recupero: l’attaccante viola, però, manda alto.