Dieci Under 19 da seguire
sabato 2 agosto 2014
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UEFA.com presenta i 10 giocatori che più si sono messi in mostra al Campionato Europeo Under 19 in Ungheria, come il capocannoniere tedesco Davie Selke e il portiere ucraino Bogdan Sarnavskiy.
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Sinan Bytyqi (Austria)
Il valore di un giocatore si capisce anche dal numero di volte in cui viene cercato dai compagni, e nel caso di Sinan Bytyqi è un numero molto alto. Basta dargli la palla e aspettarsi qualche invenzione, come un lancio, un'accelerazione o un cambio di campo. Quest'ultima è stata una delle soluzioni più utilizzate dal trequartista del Manchester City FC ed è solo un motivo per cui i difensori lo hanno sempre temuto.
Mijat Gačinović (Serbia)
Veloce, abile con la palla ai piedi e sempre pronto a segnare, Gačinović è stato uno dei giocatori più pericolosi della Serbia. Le sue punizioni e i suoi calci d'angolo sono sempre stati minacciosi, anche se l'errore dal dischetto in semifinale contro il Portogallo ha macchiato una prestazione altrimenti impeccabile.
Joshua Kimmich (Germania)
Descritto dal capitano Niklas Stark come "il cervello della squadra", il centrocampista dell'RB Leipzig è mancato alla prima giornata ma ha fatto ben presto sentire la sua presenza. Intelligente in fase di possesso e sempre lucido, ha formato un'ottima coppia con Levin Öztunali.
Gelson Martins (Portogallo)
Funambolico e spettacolare, l'esterno vanta una clausola di rescissione da 45 milioni di euro con lo Sporting Clube de Portugal, che lo ha ingaggiato quest'estate per cinque anni. Il suo gol nel 6-1 sull'Ungheria è stato l'esempio più concreto della sua pericolosità.
Michael Ohana (Israele)
Il controllo negli spazi stretti e i tocchi sopraffini di Ohana hanno messo a dura prova le difese avversarie. Malgrado il trequartista dell'FC Ashdod non abbia segnato, gli attacchi più pericolosi sono passati dai suoi piedi. Partendo spesso da posizione arretrata, il 18enne israeliano ama farsi strada dribblando da metà campo, per cercare un compagno o provare la conclusione.
Bogdan Sarnavskiy (Ucraina)
Di gran lunga il migliore della sua squadra, il portiere dell'FC Shakhtar Donetsk ha offerto una serie di grandi parate, soprattutto quella sul rigore di Antonio Vutov che ha permesso all'Ucraina di vincere alla seconda giornata. Inoltre, sa farsi sentire fra i pali ed è bravo a organizzare la difesa.
Davie Selke (Germania)
Sempre temibile in avanti, ha segnato al 1' contro la Bulgaria alla prima giornata e non si è più fermato, trovando un'altra rete nella stessa partita e quindi contro la Serbia, alla terza giornata (2) e in semifinale. Potente e freddo, è stato uno dei giocatori più utili alla Germania grazie ai suoi gol e alla sua mole di lavoro.
André Silva (Portogallo)
Ha dimostrato di sapersi adattare al ruolo di punta centrale, perché i veloci contropiede del Portogallo necessitavano di un rifinitore. Il 18enne dell'FC Porto non si è tirato indietro ed è andato a segno cinque volte, dimostrando un fiuto naturale del gol. Sempre ai limiti del fuorigioco, spesso è arretrato per cercare il possesso.
Radoslav Tsonev (Bulgaria)
Presenza fondamentale nel centrocampo bulgaro, Tsonev ha spezzato molti attacchi avversari con i suoi anticipi e un ottimo senso della posizione. Sempre calmo, ha iniziato spesso le manovre offensive con passaggi precisi, anche se la sua squadra non è stata capace di sfruttarli perché orfana del gemello Borislav.
Szabolcs Varga (Ungheria)
L'esterno dell'sc Heerenveen è entrato dalla panchina nelle prime due partite ma si è sempre fatto sentire, andando in gol contro l'Austria e ispirando la rete di Bence Mervó contro il Portogallo. Ha giocato dall'inizio l'ultima partita dei contro Israele ed è stato nuovamente decisivo, effettuando il cross per l'incornata vincente di Norbert Balogh.