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Francia e Serbia all'ultimo ostacolo

C'è grande rispetto tra gli allenatori di Francia e Serbia in vista della finale del Campionato Europeo Under 19 UEFA, ma entrambi sono sicuri di avere i giocatori che possono fare la differenza.

Francia e Serbia all'ultimo ostacolo
Francia e Serbia all'ultimo ostacolo ©UEFA.com

C'è grande rispetto tra gli allenatori di Francia e Serbia in vista della finale del Campionato Europeo Under 19 UEFA, ma entrambi sono sicuri di avere i giocatori che possono fare la differenza a Marijampole.

Dopo aver superato due semifinali epiche, i Ct Francis Smerecki e Ljubinko Drulović pensano a recuperare. "Dobbiamo ancora lavorare sul recupero, perché è molto importante dopo aver giocato i supplementari - spiega il tecnico della Francia -. Sarà difficile contenere la voglia dei giocatori, ma cercheremo di fare in modo che siano pronti". 

"Abbiamo fatto del nostro meglio per far recuperare i giocatori - aggiunge Drulović -. Entrambe le squadre hanno superato una semifinale difficile e meritano di essere in finale. Sarà una partita interessante per i tifosi e la Francia la conosciamo molto bene".

Le squadre si sono sfidate alla terza giornata pareggiando 1-1, anche se Drulović ha lasciato riposo sei giocatori perché la Serbia era già qualificata. "Naturalmente schiererò un'altra squadra, perché allora cercavo di evitare eventuali squalifiche - commenta il tecnico serbo -. Farò qualche cambio, ma mi aspetto che i ragazzi si impegnino come nelle altre quattro partite. Se lo fanno, possiamo sperare in bene".

Avendo vinto il titolo Under 19 con la Francia tre anni fa, Smerecki  è sicuramente il più esperto fra i due allenatori. "L'esperienza è utilissima per chi ce l'ha, ma cercheremo di tramandarla anche ai più giovani - spiega -. Non so se ci aiuterà a stare più calmi, ma so che è utile per la preparazione, l'organizzazione e i piccoli dettagli che possono rivelarsi decisivi".

Anche secondo Drulović la gara potrebbe essere decisa da singoli episodi. "Non  mi preoccupa nessun avversario in particolare, perché tutta la squadra è forte - commenta -. Loro sono sempre pericolosi e dobbiamo affrontarli come un gruppo, non come 11 singoli. La Francia è molto competitiva e la partita la vincerà chi sbaglia di meno".

Smerecki descrive la Serbia come "una squadra molto organizzata, con giocatori di qualità" e ritiene il risultato potrebbe dipendere da qualche magia. "Rispettiamo molto la Serbia - commenta -. Entrambe le squadre hanno giocatori che possono farti vincere la partita. In ogni finale ce ne sono sempre un paio capaci di fare la differenza, ma non sempre sono quelli che ci si aspetta".