Under 19 a lezione di antidoping
venerdì 6 luglio 2012
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La UEFA ha diffuso il messaggio antidoping ai giocatori delle squadre che partecipano al Campionato Europeo Under 19 UEFA in Estonia.
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La otto squadre presenti al Campionato Europeo Under 19 UEFA sono state informate sui pericoli del doping, con Richard Grisdale dell'Unità Medica e Anti-Doping UEFA e il dottor Jacques Liénard del Panel Anti-doping UEFA che hanno mandato il seguente messaggio: "Siate puliti, siate parte della nostra squadra".
I due hanno parlato ai futuri campioni nell'ambito degli sforzi della UEFA per sensibilizzare sul doping nei tornei giovanili. Prima di mostrare un video sulle sofisticate procedure anti-doping post-partita a UEFA EURO 2008, Grisdale – durante una sessione con la squadra francese – ha ammonito i presenti.
"Ora che siete al top, il doping è una questione molto importante", ha detto. "Ci sono molti rischi e lo sapete, dato che anche un piccolo errore potrebbe portarvi a una squalifica di due anni e la vostra carriera potrebbe quindi finire.
"Se il vostro test è positivo, anche per errore, verrete considerati gli unici responsabili per quello che c'è nel vostro corpo. Dovete fare molta attenzione agli integratori e alle medicine che vi offrono se siete malati, mentre qualsiasi droga è proibita. Se avete dubbi su quello che ingerite, chiedete al vostro medico di club o a noi", ha continuato.
Queste sessioni informative sono state una costante nei tornei giovanili UEFA a partire dal 2005, e lo scopo è diffondere il messaggio che ogni individuo che viene coinvolto nel doping non ne trarrà vantaggio e soffrirà a livello di salute e di carriera come conseguenza.
"Ogni singolo prodotto dopante è deleterio per la vostra salute, e non vogliamo che voi perdiate anni, o addirittura decenni di aspettativa di vita provandoli", ha detto Grisdale prima di insegnare ai giocatori l'importanza della parola rispetto quando si parla di questa questione.
"Doping significa barare, è semplice", ha detto. "I nostri sforzi qui fanno parte della nostra campagna rispetto. Vi chiediamo di avere rispetto per gli avversari - e di avere rispetto per voi stessi; non volete vincere barando. Sapete che una vittoria ottenuta barando non vale quanto una ottenuta lealmente. Alla fine, nel nostro sport vogliamo che la squadra che vince sia la più forte a calcio, non quella che ha barato".