Supercoppa UEFA: Lopetegui e le ambizioni del Siviglia
sabato 19 settembre 2020
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Il tecnico ribadisce che il Siviglia "non farà semplicemente da sparring partner contro la squadra più forte del mondo".
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Nominato allenatore del Siviglia nell'estate 2019, Julen Lopetegui ha concluso la prima stagione in panchina vincendo la UEFA Europa League e festeggiando quasi in lacrime.
Ora, l'ex allenatore del Porto e del Real Madrid si prepara ad affrontare il Bayern München in Supercoppa UEFA ed è sicuro che il Siviglia non cambierà per niente al mondo.
Sulla sfida contro il Bayern
Non capita tutti i giorni di giocare la Supercoppa; men che meno contro una squadra spettacolare come il Bayern, che ha vinto il campionato, la Coppa di Germania e la Coppa dei Campioni giocando alla grande. È una grande squadra e ha campioni incredibili. Ha un allenatore che merita un plauso per come ha gestito la squadra; ne ha cambiato le sorti dandole un'identità forte e puntando molto sul lavoro collettivo.
Affrontiamo la squadra che attualmente è la più forte del mondo, ma non faremo semplicemente da sparring partner. La rispettiamo e la ammiriamo molto, ma anche noi siamo fieri, ambiziosi e carichi. Vogliamo far vedere il meglio di noi: non sarà facile, ma ovviamente lo speriamo.
Sulla vittoria della UEFA Europa League
Quando le emozioni prendono il sopravvento, la ragione va a farsi benedire. È così e basta. Considerando tutte le squadre che abbiamo battuto, la pandemia, le partite a porte chiuse e gli sforzi dei giocatori, è stata una grande gioia. Non sempre riesci a controllarti quando esprimi le emozioni, ma erano lacrime di gioia.
Per vincere un trofeo non ci sono segreti. Una squadra deve fare bene tante cose e prendere le decisioni giuste nei momenti decisivi di una partita. Se dovessi sceglierne uno [fattore importante], è la mentalità della squadra, il comportamento dei ragazzi nelle situazioni difficili e la loro ambizione.
Sullo stile di gioco del Siviglia
Avevamo 15 nuovi giocatori. Poteva sembrare un problema, ma anche un'opportunità. Abbiamo provato a sfruttarla, perché in questo modo era possibile adattarsi velocemente a una filosofia di gioco. Abbiamo subito pochi gol e attaccato molto. Cerchiamo sempre di contrattaccare e, allo stesso tempo, di difendere alto. Abbiamo corso dei rischi, ma abbiamo lavorato molto su come farlo.
Bisogna sapere quello che vorrà fare l'avversario in partita, ma anche anche far valere i nostri punti di forza, senza cambiare troppo a seconda di chi hai davanti.
Sulla UEFA Champions League
Ci prepareremo come abbiamo fatto finora, un passo alla volta. Dobbiamo iniziare ad allenarci presto e abbiamo poco tempo per riposare, ma non ci lamentiamo: ci metteremo al lavoro e prepareremo la Supercoppa. Dobbiamo far in modo che i nuovi giocatori si ambientino e comunicare lo stesso messaggio dell'anno scorso. Sappiamo di dover crescere ed evolverci, ma non possiamo fermarci.