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La pazienza premia il super Barça

FC Barcelona - FC Shakhtar Donetsk 1-0 d.t.s.
A Montecarlo i Blaugrana piegano lo Shakhtar Donetsk solo ai tempi supplementari ma conquistano la Supercoppa UEFA: decide il giovane Pedro Rodríguez.

La pazienza premia il super Barça
La pazienza premia il super Barça ©Getty Images

Il FC Barcelona conquista anche la Supercoppa UEFA. Allo Stadio Louis II di Montecarlo, nella finale contro lo Shakhtar Donetsk FC, i Blaugrana soffrono per scardinare la retroguardia degli ucraini ma trovano il gol vittoria a cinque minuti dalla fine del secondo tempo supplementare: a firmarlo è il giovane Pedro Rodríguez, 22 anni. E’ il secondo trofeo stagionale per la squadra di Pep Guardiola dopo la Supercoppa di Spagna.

Lotteria (quasi) inevitabile
La partita nel Principato, che ha messo di fronte i detentori della scorsa UEFA Champions League e quelli dell’ultima edizione della Coppa UEFA, sostituita da quest’anno dalla UEFA Europa League, non ha regalato grandi emozioni. Quando sembrava inevitabile la lotteria dei rigori, l’attaccante della nazionale spagnola Under 21 – subentrato a Zlatan Ibrahimović – ha regalato il successo al Barcellona e gettato nella disperazione la squadra guidata da Mircea Lucescu.

Tridente
Guardiola presenta in attacco il tridente delle meraviglie con Leo Messi, il neo-acquisto Ibrahimović e Thierry Henry, mentre a centrocampo giostrano Xavi Hernández, Yaya Touré e Seydou Keita. Dalle parte opposta Mircea Lucescu si affida al centro della difesa a Dmytro Chygrynskiy, all’ultima partita con lo Skhakhtar prima di trasferirsi proprio in Blaugrana; nel reparto offensivo fiducia al tandem formato dai brasiliani Ferandinho e Luiz Adriano.

Mira imprecisa
Il primo a rendersi pericoloso, dopo sette minuti, è Olexiy Gai che cerca di sorprendere Valdes con una conclusione dai 20 metri: il pallone termina però sopra la traversa. Due minuti dopo si fa vedere Henry, bravo nel liberarsi al tiro ma con la mira imprecisa. Stesso esito per il tentativo di Seydou Keita.

Messi in cattedra
Nel quarto d’ora finale sale in cattedra l’attesissimo Messi. L’argentino prima va al tiro approfittando di una dormita della difesa ucraina su una punizione, ma Andriy Pyatov blocca senza problemi; poi prova a pescare in area di rigore Xavi Hernández, che non arriva per un soffio sul suo cross insidiosissimo. Allo scadere del primo tempo la “pulce” batte un calcio piazzato che Olexandr Kucher, in barriera, devia chiaramente con la mano: l’arbitro belga Frank De Bleeckere opta per l’involontarietà.

Pyatov attentissimo
Nella ripresa i ritmi non salgono. Al 57’ ci prova Ibrahimović che calcia alto, poi Messi con una serpentina semina il panico nell’area dello Shakhtar ma la sua sortita non produce alcun effetto. Poi su un cross interessante di Keita è Rat a liberare. Al 73’ il Barça ha una fiammata. Prima Messi costringe Pyatov a una difficile respinta con un sinistro dal limite, poi Henry prova sorprenderlo con un tiro-cross ma il portiere recupera la posizione e alza sopra la traversa.

Ibra sostituito
Ibra è innocuo con un destro dalla distanza, quando forse sarebbe stato meglio servire Henry. A all’81’ finisce la partita dell’attaccante svedese, che lascia il posto a Pedro Rodríguez; nello Shakhtar, invece, Jadson e Vasyl Kobin rilevano Ferandinho e Gai. Messi, servito da Daniel Alves, ci prova stavolta con il destro ma Pyatov para senza difficoltà. Dall’alta parte Kobin va subito alla conclusione, che termina però a lato. Ha poi un’ottima occasione Henry, ma l’ex capitano dell’Arsenal FC non riesce a coordinarsi per la deviazione vincente dopo un colpo di testa di Carles Puyol.

Extra-time
Si va ai supplementari (per la quarta volta nella storia della Supercoppa), che si aprono con l’ultimo cambio dello Shakhtar: Julius Aghahowa rimpiazza Willian. Dalla parte opposta l’esausto Henry è sostituito da Bojan Krkić. L’attaccante nigeriano ha due grandi occasioni da gol: nella prima è fermato da Puyol al momento del tiro, nella successiva riesce a concludere ma Valdés si salva. Il Barcellona non sta a guardare.  Bojan costringe il portiere avversario alla respinta di piede, poi una staffilata di Daniel Alves finisce fuori di un soffio.

Cinque su cinque
Nel secondo tempo supplementare, il Barcellona costruisce tre buone occasioni ma i rigori sembrano quasi inevitabili. A cinque minuti dalla fine, però, Pedro Rodríguez dopo un “uno-due” con Messi trova il gol che vale la Supercoppa e regala al Barcellona la quinta vittoria in altrettante finali. Guardiola può sorridere ancora.