Dietro le quinte della finale di Europa League
venerdì 9 giugno 2023
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Dalla Fan Zone alla cerimonia d'apertura, sino alle operazioni di pulizia dello stadio, vi raccontiamo il dietro le quinte della finale di UEFA Europa League.
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Il Siviglia ha vinto il trofeo della UEFA Europa League per la settima volta (record), battendo ai rigori la Roma, ma per il Project Leader UEFA, Rémi Decouacon, e i suoi colleghi, la pianificazione della finale è iniziata molto tempo prima del fischio d'inizio del 31 maggio alla Puskàs Arena di Budapest.
Questo articolo, presentato in collaborazione con Engelbert Strauss, vi racconta i preparativi dell'atto conclusivo dell'edizione 2022/23.
Avendo l'impianto già ospitato altre partite prestigiose, Decouacon e colleghi conoscevano bene lo stadio ungherese già prima della finale. "Abbiamo già organizzato alcune partite qui in passato - la Supercoppa nel 2020 e EURO 2020 - quindi è uno stadio che conosciamo bene", ha detto. Tuttavia, in queste occasioni nulla è lasciato al caso.
"Arriviamo a Budapest una settimana prima della partita", ha raccontato Ben Gladwell, figura che cura le operazioni con i media. "Abbiamo avuto tre o quattro giorni per preparare le strutture e assicurarci che tutto fosse a posto. Nell'anno che precede la finale c'è molto lavoro da fare, ma poi si tratta di dare gli ultimi ritocchi".
Il giorno della partita, tra le attività del Fan Festival riservato ai tifosi, ce n'erano di tutti i tipi, come musica dal vivo, una partita delle leggende e la possibilità di scattarsi un selfie con il trofeo dell'Europa League. Uno dei problemi logistici più grandi, tuttavia, è stata la cerimonia di apertura, che ha coinvolto circa 200 persone, oltre a enormi oggetti di scena di varie forme e dimensioni. "Riuscire a mettere insieme tutti questi elementi il giorno stesso è stata una grande sfida per via degli spazi necessari ad allestire la scena", ha spiegato la specialista di questo tipo di eventi, Stacey Griffin.
Ci sono state anche altre sfide. "Avevamo circa 200 persone che, in un lasso di tempo molto breve, dovevano allestire il palco, imparare una coreografia, capire i movimenti scenici ed essere pronti a esibirsi sul campo", ha detto la responsabile delle cerimonie, Flavia Muratori. "I tifosi sugli spalti erano carichissimi perché mancava poco al calcio d'inizio. La tensione si percepiva dal campo. Abbiamo avuto la pelle d'oca per tutto il tempo".
La finale ha rispettato le aspettative regalando emozioni ai tantissimi tifosi a casa e sugli spalti, col Siviglia che ha conquistato il suo settimo titolo in un'emozionante lotteria dei rigori. Per Decouacon e i suoi colleghi, però, il duro lavoro non è finito lì. "Abbiamo ricominciato subito dopo il fischio finale", ha detto. "Abbiamo iniziato a rimuovere tutte le insegne e i brand intorno allo stadio durante la notte, per assicurarci che entro due giorni - o al massimo tre - avremmo lasciato lo stadio nelle stesse condizioni in cui l'abbiamo trovato".
Inutile dirvi che i preparativi per la finale del 2024 a Dublino sono già in pieno svolgimento.