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Dietro le quinte: la preparazione del VAR in Europa League ed Europa Conference League

Un nuovo video, presentato da Engelbert Strauss, spiega come si configura la tecnologia VAR per le partite di UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League.

Dietro le quinte: la configurazione del VAR

Il VAR (Video Assistant Referee) migliora il processo decisionale nelle competizioni UEFA ma, come spiega questo articolo presentato da Engelbert Strauss, installarlo in ogni stadio per tutte le partite della fase a eliminazione diretta di UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League è una bella sfida.

"L'infrastruttura dello stadio ha un ruolo importante per l'implementazione delle varie tecnologie", afferma Lee Guerreiro, specialista della Football Operations Unit UEFA. "In genere gli stadi più moderni sono ben attrezzati per quanto riguarda gli impianti elettrici, il wifi, ecc., ma ogni caso è diverso dall'altro".

La sfida per la squadra di Guerreiro è fare in modo che il sistema VAR sia configurato con le stesse specifiche in ogni stadio, con un'enorme quantità di lavoro man mano che la giornata di gara si avvicina.

Lo staff UEFA testa gli schermi del VAR a bordo campo a Basilea
Lo staff UEFA testa gli schermi del VAR a bordo campo a BasileaUEFA via Getty Images

"Si comincia con il test VAR per la prima giornata e l'approvazione dello stadio avviene la sera della partita", spiega. "Poi ci sono varie calibrazioni del sistema per il fuorigioco e la sincronizzazione delle telecamere con l'emittente e il provider tecnologico. Il giorno della partita ci sono altri controlli per assicurarsi che i dispositivi di comunicazione degli arbitri funzionino".

È un sistema che richiede molta collaborazione sul campo. Guerreiro spiega: "Nel prepartita c'è un incontro con tutte le parti interessate – l'emittente, il provider tecnologico, la squadra di casa e il gestore dello stadio – per parlare del cronoprogramma di prove, calibrazioni e installazioni".

Tuttavia, se il sistema VAR richiede un'enorme mole di lavoro sul posto, comporta anche grandi sforzi presso la sede centrale della UEFA, dove il responsabile delle tecnologie calcistiche UEFA Alessandro Arduino contribuisce a creare un hub centrale per il sistema.

"Durante la pandemia, abbiamo cercato di creare un ambiente più sicuro per il nostro sistema video e le operazioni arbitrali", spiega. "Il nostro provider tecnologico ha ideato una nuova soluzione per connettersi più facilmente ai diversi stadi in Europa e consentirci di gestire il VAR da remoto".

Tuttavia, se gran parte del lavoro tecnico di gestione del sistema VAR viene svolto da remoto, è l'arbitro che alla fine prende le decisioni. Come spiega Arduino: "Quando ci avviciniamo alla partita, le luci in sala si spengono, la tensione cresce e gli ufficiali di gara sono pronti a contattare l'arbitro in campo per aiutarlo; in caso di errore palese ed evidente, possono intervenire affinché la decisione sia corretta".

Configurare correttamente il sistema VAR mette sotto pressione. Come afferma Guerreiro: "Un gol assegnato con la goal line technology può fare una grande differenza, ad esempio decretare la qualificazione o eliminazione di una squadra".

Tuttavia, Arduino è sicuro che ne valga la pena per il bene del calcio. "Crediamo davvero che questa tecnologia abbia dato un valore aggiunto al calcio", commenta. "Abbiamo uno sport più equo e lo renderemo ancora più bello".

Il VAR  aiuta gli arbitri a prendere le decisioni giuste
Il VAR aiuta gli arbitri a prendere le decisioni giusteUEFA via Getty Images

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