Il Milan vince e resta a +5. Napoli, successo e podio
domenica 6 dicembre 2020
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I Rossoneri battono 2-1 la Samp e restano primi con 5 punti di vantaggio sull'Inter: segnano Kessié e Castillejo. La squadra di Gattuso supera 4-0 il Crotone e raggiunge la Juventus al terzo posto, la Roma pareggia 0-0 con il Sassuolo.
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Sampdoria-Milan 1-2 (Ekdal 82’; Kessié 45’ su rig., Castillejo 77’)
Il Milan ottiene la terza vittoria di fila in campionato e resta al comando con cinque punti di vantaggio sull’Inter. A Marassi, senza Zlatan Ibrahimović e Simon Kjær, i Rossoneri battono 2-1 la Sampdoria grazie ai gol di Franck Kessié su calcio di rigore e di Samu Castillejo: la squadra di Stefano Pioli risponde così ai successi di Inter, Juventus e Napoli.
Dopo pochi minuti Gianluigi Donnarumma diventa subito protagonista, con un grande intervento sul colpo di testa di Lorenzo Tonelli: i Blucerchiati di Claudio Ranieri devono accontentarsi del calcio d’angolo. La capolista di Stefano Pioli ha una super opportunità con Ante Rebić, che controlla il lancio di Theo Hernandez e tocca di testa dopo aver superato Emil Audero: la palla sembra destinata in rete, ma ancora Tonelli evita il gol con un super salvataggio.
Il Milan sblocca il risultato allo scadere del primo tempo. L’arbitro assegna il rigore per un fallo di mano del ceco Jakub Jankto in anticipo su Theo Hernandez e dal dischetto Kessié non sbaglia, spiazzando il portiere avversario. Nella ripresa i Rossoneri colpiscono il palo con Sandro Tonali, mentre i Doriani ci provano di testa con il norvegese Morten Thorsby sul cross di Antonio Candreva, ma il pallone termina alto.
A tredici minuti dalla fine arriva il raddoppio della squadra di Pioli. Bel servizio del norvegese Jens Petter Hauge per Rebić, il croato - sostituto di Ibrahimović - crossa basso per Castillejo, in campo da pochissimo, e lo spagnolo di sinistro non dà scampo ad Audero.
Rebić sciupa il colpo del ko, impattando male il pallone sul grande spunto di Davide Calabria sulla destra. Così la Sampdoria torna in partita a otto minuti dalla fine, con una deviazione acrobatica di Ekdal sul calcio d’angolo battuto da Candreva. Ma è troppo tardi per raddrizzare la partita, il Milan di Pioli vince ancora malgrado le assenze e consolida il suo primato.
Crotone-Napoli 0-4 (Insigne 31’, Lozano 58’, Demme 76’, Petagna 90'+1')
Il Napoli ottiene la seconda vittoria consecutiva in campionato - la terza nelle ultime quattro partite - e raggiunge la Juventus al terzo posto in classifica. All’Ezio Scida la squadra di Gennaro Gattuso travolge 4-0 il Crotone, lo stesso punteggio con cui aveva battuto una settimana fa la Roma, grazie ai gol di Lorenzo Insigne, Hirving Lozano, Diego Demme e Andrea Petagna.
I Partenopei si rendono subito pericolosi con Petagna, ma il tentativo dell’ex attaccante di Atalanta e SPAL termina a lato. Alex Cordaz, portiere e capitano dei calabresi, è provvidenziale ancora su Petagna, poi la squadra di Gattuso sblocca il risultato. Il merito è di Insigne, che, liberato da una magia di Piotr Zieliński, con una conclusione a giro da fuori area pesca l’incrocio dei pali più lontano.
C’è lavoro anche per David Ospina, che dice di no a un bel sinistro al volo del nuovo entrato Miloš Vulić, poi dopo cinque minuti della ripresa arriva l’episodio che probabilmente indirizza in modo definitivo la partita. La squadra di Giovanni Stroppa, infatti, resta in dieci per l’espulsione diretta di Jacopo Petriccione, decretata dopo il controllo VAR per una dura entrata su Demme.
Con l’uomo in più gli ospiti dilagano e nel secondo tempo trovano il gol tre volte. Segnano Lozano di sinistro, su assist di Insigne, poi Demme con un preciso diagonale e infine, nel recupero, Petagna, che servito da Dries Mertens davanti alla porta non può sbagliare. Il Napoli vola, i calabresi restano all’ultimo posto ancora a secco di vittorie.
Roma-Sassuolo 0-0
La Roma deve accontentarsi dello 0-0 contro il Sassuolo e resta alle spalle della squadra di Roberto De Zerbi in classifica. Allo Stadio Olimpico i Giallorossi giocano bene malgrado l’espulsione di Pedro Rodríguez al 41’, ma non riescono a segnare. In una sfida caratterizzata da un gol annullato per parte dal VAR - di Henrikh Mkhitaryan e di Lukáš Haraslín - da segnalare anche l’espulsione per proteste di Paulo Fonseca.
L’avvio di partita è scoppiettante. Mkhitaryan sfiora il gol con un tiro a incrociare, imitato poco dopo da Manuel Locatelli che mette i brividi ad Antonio Mirante dalla parte opposta. Edin Džeko e Pedro Rodríguez non inquadrano lo specchio della porta, poi è provvidenziale Mirante che in uscita chiude lo specchio a Filip Djuričić.
A quattro minuti dall’intervallo arriva una possibile svolta delle gara. Pedro Rodríguez, già ammonito, commette un fallo tattico su Maxime Lopez lanciato in ripartenza e l’arbitro, implacabile, gli mostra il secondo giallo: la Roma è costretta in dieci uomini per più di un tempo.
Paradossalmente, in inferiorità numerica i Giallorossi tirano fuori il meglio. Pellegrini anziché tirare scarica per Džeko, anticipato: un rimpallo favorisce Mkhitaryan che insacca l’1-0. Il gol, però, è annullato dopo un controllo VAR per il fallo dell’ex attaccante del Manchester City su Locatelli. Viene espulso per proteste anche Fonseca, si va all’intervallo sullo 0-0.
Nella ripresa Mkhitaryan calcia di poco a lato, poi Leonardo Spinazzola esalta i riflessi di Gianluca Pegolo, sostituto dell’indisponibile Andrea Consigli. I Giallorossi sono sfortunati al 59’, quando Gian Marco Ferrari - per anticipare Džeko - colpisce il palo della sua stessa porta.
A un quarto d’ora dalla fine segna la squadra di De Zerbi, grazie a un super tiro di Haraslín, entrato da pochi minuti al posto di Jérémie Boga: il gol è però annullato per fuorigioco in partenza dello stesso giocatore slovacco. Mkhitaryan e Džeko vanno ancora vicini al vantaggio, l’ultimo brivido lo crea Mehdi Bourabia ma il centrocampista marocchino manda a lato di un soffio di testa sull’angolo battuto sempre da Haraslín. All’Olimpico finisce 0-0.