Il meglio della UEFA Europa League
giovedì 15 maggio 2014
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Tra gol da 50 metri, trasferte da 4600 km e record di tifosi ospiti in competizioni UEFA per club, UEFA.com rivive tutto il meglio della stagione 2013/14 di UEFA Europa League.
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Squadra: Sevilla FC
Nessuna squadra vanta il numero di partite giocate quest'anno dal Siviglia in UEFA Europa League. La formazione di Unai Emery, rocciosa ma elegante, ha raggiunto la finale partendo dal terzo turno preliminare, per un totale di 19 partite in Europa. Guidata a centrocampo dal capitano Ivan Rakitić, il Siviglia è andato a segno con diversi giocatori (quattro reti di Carlos Bacca e cinque di Kevin Gameiro) e ha dimostrato uno spirito di squadra che gli ha permesso di recuperare lo 0-2 in casa contro i cugini del Real Betis Balompié agli ottavi, nonché di lasciare per strada ex vincitori del trofeo come FC Porto e Valencia CF verso la finale di Torino.
"Abbiamo iniziato a giocare ad agosto e ne abbiamo fatta di strada – ha dichiarato il difensore Federico Fazio in vista della finale -. Abbiamo rimontato contro Betis e Valencia, e abbiamo fatto lo stesso in campionato. Lottiamo sempre fino alla fine”. Vero.
Calciatore: Ricardo Quaresma (FC Porto)
"Per essere ispirato devo essere felice”, aveva dichiarato Ricardo Quaresma a inizio stagione. A giudicare dalle sue brillanti prestazioni nella UEFA Europa League 2013/14, il ritorno al Porto nel mese di gennaio ha ridato stimoli al giocatore soprannominato 'Harry Potter', che con uno spirito forse troppo errante aveva privato della sua classe le massime competizioni continentali.
Concreto e spettacolare in eguale misura, Quaresma ha infiammato la fase a eliminazione diretta, seminando scompiglio sulle fasce con la sua rapidità di gambe. La sua audacia, abbinata a doti tecniche fuori dal comune, gli hanno consentito di segnare tre gol uno più bello dell'altro e di offrire due assist, nonché di raccogliere elogi da tutte le parti e un posto nella lista provvisoria del Portogallo per il Mondiale FIFA. "Sono convinto di non essere inferiore ai migliori”, aveva dichiarato Quaresma, 30 anni, nella medesima intervista. Una dichiarazione che pochi potrebbero contestare alla luce del suo attuale stato di forma.
Gol: Jonatan Soriano (FC Salzburg)
"È stato sicuramente il gol più bello che abbia mai segnato", ha dichiarato ancora incredulo Jonatan Soriano dopo la rete da 50 metri contro l'AFC Ajax ai sedicesimi. Dopo aver raccolto un passaggio nella propria metà campo, Soriano ha rubato la scena superando il portiere Jasper Cillessen dai pressi della linea di metà campo. La potenza e la precisione del tiro sono state perfette e allo sfortunato Cillessen non si può rimproverare più di tanto.
Pochi hanno avuto un'ascesa simile a quella di Soriano in questa stagione. Il 28enne attaccante spagnolo, arrivato in Austria dall'FC Barcelona B nel 2012, ha segnato una tripletta agli spareggi e ha realizzato ben otto gol in sette presenze dalla fase a gironi in poi, aggiudicandosi la palma di capocannoniere.
Dichiarazione
"Mi congratulo con i miei giocatori, non ho nulla di cui potermi lamentare. Lasciamo a testa alta e non ha senso continuare a rimuginare. Abbiamo un'altra finale domenica".
L'allenatore dell'SL Benfica Jorge Jesus affronta con dignità la sconfitta in finale della sua squadra e si concentra sulla finale di Coppa del Portogallo di domenica
Numero: 4600
Con 4600 km all'andata e altrettanti al ritorno, la trasferta dell'FC Shakhter Karagandy sul campo dell'AZ Alkmaar (quarta giornata) è stata la più lunga mai compiuta da una squadra impegnata nella fase a gironi della UEFA Champions League o UEFA Europa League. La ricompensa? Una sconfitta per 1-0. Due settimane più tardi, l'AZ ha fatto il viaggio in senso inverso, fermandosi però a 200 km da Karaganda perché lo Shakhter gioca le gare casalinghe ad Astana.
Un improbabile eroe: Emmet Malone
Poiché il Fenerbahçe SK non poteva disputare le competizioni europee, il Panel Emergenze UEFA ha deciso di ripescare tramite estrazione una squadra eliminata agli spareggi. Il compito è stato assegnato al giornalista Emmet Malone perché il suo paese, la Repubblica d'Irlanda, non aveva squadre nella fase a gironi. Malone ha pescato dall'urna l'APOEL FC ma non sapeva quale reazione avrebbe scatenato.
Su Twitter, un tifoso cipriota ha scritto che avrebbe aperto un pub con il nome dell'irlandese, mentre un altro gli ha addirittura intitolato una canzone. La squadra ha invitato gratuitamente Malone a guardare una partita, ma lui ha risposto: "Un atto di totale casualità deve essere ripagato con un altro simile". L'APOEL non si è sottratto e, per la gara contro l'Eintracht Frankfurt a Nicosia, ha invitato James Mohan, un ragazzino di 11 anni di Dublino che ama il calcio ma non può giocare per un problema di cuore, insieme al fratellino Thomas e alla madre Brenda.
Semifinali da brivido: Juventus e Valencia CF
Con il passaggio alla UEFA Europa League, la Juventus aveva una motivazione in più per fare bene: giocare la finale nel proprio stadio. Dopo aver eliminato Trabzonspor AŞ, ACF Fiorentina e Olympique Lyonnais, i bianconeri si sono però scontrati con il Benfica, perdendo con un 2-1 complessivo. "Usciamo a testa alta perché sappiamo di aver dato tutto per raggiungere la finale", ha commentato il difensore Leonardo Bonucci.
Nel frattempo, il famoso detto di Yogi Berra "non è finita finché non è finita" si è confermato per l'ennesima volta a Valencia. Con il Siviglia in svantaggio per 3-0 nella semifinale di ritorno e destinato all'eliminazione, Stéphane Mbia ha segnato al 94', qualificando la sua squadra grazie ai gol in trasferta e spezzando il cuore al portiere Diego Alves. "È il giorno più triste da quando sono arrivato qui", ha dichiarato.
Il più anziano: Brad Friedel (Tottenham Hotspur FC)
La UEFA Europa League è famosa perché spesso fa da trampolino di lancio ai più giovani talenti, ma alla quarta giornata Brad Friedel ha dimostrato che anche i più anziani hanno una possibilità. A 42 anni e 173 giorni, il portiere ha infatti disputato la gara vinta 2-1 contro l'FC Sheriff, superando il record di Sander Boschker dell'FC Twente di 140 giorni. In occasione della sua ultima gara nel torneo, 2-2 contro il Benfica, aveva 42 anni e 306 giorni.
"Non lo sapevo neanche - ha commentato Friedel a UEFA.com dopo la gara contro lo Sheriff, rivelando il segreto della sua longevità -. Il record dice che gioco da un po', ma sono contentissimo. Mi tengo in forma facendo molto yoga".
Un esercito itinerante: Eintracht Frankfurt
"È incredibile stato incredibile, fantastico", ha commentato uno dei 12.000 tifosi del Francoforte dopo l'1-0 in casa dell'FC Girondins de Bordeaux ha suggellato un posto ai sedicesimi". Tre voli charter, 70 pullman e centinaia di minibus hanno trasportato il più ampio contingente di tifosi in trasferta nella storia della UEFA Europa League, superando i 10.000 tifosi dell'VfL Borussia Mönchengladbach che la scorsa stagione erano andati a Roma per la sfida contro l'SS Lazio.
"La gente vuole serate come questa - ha spiegato Bernd, un tifoso partito in treno alle 5 del mattino -. Avevamo voglia d'Europa e ora abbiamo un'opportunità. Ho dovuto prendere due giorni di ferie, ma ne è valsa la pena".
Spirito pionieristico: PFC Ludogorets Razgrad
Alla fase a gironi hanno partecipato squadre di 27 paesi (la metà di quelli che compongono la UEFA), ma pochi hanno affrontato la competizione come il Ludogorets di Stoicho Stoev. La formazione bulgara, una delle nove campioni nazionali in gara, è arrivata fino agli ottavi alla sua seconda stagione in Europa, attirando un grande pubblico a Sofia (400 km da Ludogorets) e superando PSV Eindhoven e SS Lazio fino a perdere ai quarti contro il Valencia.
"Nessuno pensava che avremmo superato la fase a gironi, ma siamo arrivati primi - ha commentato il centrocampista Mihail Aleksandrov a UEFA.com -. Quando siamo stati sorteggiati contro la Lazio abbiamo pensato 'è finita', ma ci siamo qualificati".