Il Lione e i talenti di casa
martedì 9 maggio 2017
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Bruno Génésio, uomo simbolo del Lione, spiega la strategia della società, che negli anni ha abbandonato le spese da capogiro per puntare sempre di più sui giovani. Primo obiettivo: vincere una coppa europea.
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Nel 1987, quando Jean-Michel Aulas divenne proprietario, promise che un giorno il Lione sarebbe stato una delle squadre più forti d'Europa e che avrebbe avuto il suo canale televisivo. L'affermazione sembrava azzardata, perché ai tempi l'OL militava in Ligue 2 e lottava per non retrocedere. "Una follia", ricorda Génésio, che allora giocava nel club.
Il canale televisivo del Lione è nato nel 2005, mentre la squadra ha raggiunto la fase a eliminazione diretta di UEFA Champions League per nove anni consecutivi dal 2003/04. Anche se il trionfo non è mai arrivato, questo potrebbe essere l'anno buono: l'ultimo ostacolo verso la prima finale europea è la doppia semifinale di UEFA Europa League contro l'Ajax.
Génésio è da sempre l'orgoglio del Lione. Entrato nel club a soli sei anni, vi è rimasto per oltre due decenni ed è stato richiamato nel 2011, inizialmente come viceallenatore. Mentre una volta la squadra era composta da campioni provenienti da tutta Europa, quella del 2016/17 è guidata da giocatori cresciuti nel vivaio.
"La nostra priorità è selezionare i talenti del Rhone-Alpes e completare la squadra con altri giocatori di altre zone della Francia o esteri", commenta Génésio, che ha schierato nove prodotti del vivaio solo in questa Europa League.
Viaggio incredibile
Ma puntare così tanto sui giovani ha qualche svantaggio? "La costanza - risponde subito Génésio -. È la qualità che ci è mancata di più in Ligue 1: abbiamo perso contro squadre più deboli che lottavano per la salvezza. In Europa, però, il viaggio è stato incredibile.
"In Europa League abbiamo dimostrato quello che possiamo fare e la nostra voglia di arrivare fino in fondo. Il fatto che le partite siano a eliminazione diretta e che ci sia un obiettivo chiaro ha aiutato i ragazzi a giocare meglio e a essere più costanti".
"Il Lione non ha mai vinto una coppa europea, quindi vogliamo lasciare il segno nella storia del club. Sarebbe un premio meritato per tutta la società e per un presidente che aveva detto che prima o poi avremmo vinto una coppa. Prima, però, dobbiamo superare l'Ajax".
Titolari del Lione cresciuti nel vivaio
Anthony Lopes, 26
Mouctar Diakhaby, 20
Alexandre Lacazette, 25
Rachid Ghezzal, 24
Jordan Ferri, 25
Nabil Fekir, 23
Maxime Gonalons, 28
Lucas Tousart (19) e Corentin Tolisso (22) sono arrivati a 17 e 18 anni.