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Il 4-3-3 fa volare Callejón e Mertens

Prima vittoria da allenatore del Napoli per Maurizio Sarri: gli esterni d'attacco grandi protagonisti con il nuovo modulo senza fantasista. "Era importante sbloccarsi", ha detto Callejón.

Dries Mertens abbraccia Callejon
Dries Mertens abbraccia Callejon ©Getty Images

L'ultima volta fu il 28 agosto 2008. Era il Napoli di Edy Reja e al San Paolo gli albanesi del KF Vllaznia caddero cinque volte sotto i colpi di Ezequiel Lavezzi e Marek Hamšík. Sette anni dopo, gli azzurri hanno eguagliato il record della vittoria casalinga più ampia rifilando cinque gol al più quotato Club Brugge KV.

All'esordio assoluto in una competizione europea, Maurizio Sarri ha conquistato la prima vittoria sulla panchina del Napoli. La mossa decisiva, neanche tanto a sorpresa dopo gli ultimi allenamenti e la carenza di risultati, è stata tutta tattica. Per una notte, l'ex tecnico dell'Empoli ha abiurato il modulo col trequartista e ha scommesso sul tridente con José Callejón e Dries Mertens ai lati di Gonzalo Higuaín. Scommessa vincente, perché proprio i due esterni sono stati i protagonisti assoluti del match, autori di due gol e un assist ciascuno.

“Volevamo questa vittoria per noi e per i tifosi perché non abbiamo iniziato bene la stagione”, ammette l'attaccante spagnolo che con il suo strano pallonetto al 5’ ha messo a segno il primo gol di tutta l'UEFA Europa League. La soddisfazione è tanta e va ben oltre il nuovo schema tattico: “È sempre importante vincere la prima partita del girone, abbiamo sfoderato una grande prestazione. Era importante sbloccarsi, può essere il match della svolta, siamo molto fiduciosi in vista della partita di domenica”.

La sensazione è che con il tridente, largo sulla fascia destra, Callejón abbia trovato la sua dimensione ideale. Corsa, assist e tagli a tutta velocità, queste le armi dell'attaccante spagnolo che ha aperto e chiuso il match con due gol molto diversi tra loro, il primo favorito da un errore del portiere del Brugge, il secondo studiato a tavolino, taglio da destra a sinistra e diagonale mancino su verticalizzazione di Allan.

“Ma 4-3-3 o 4-3-1-2 non fa differenza, proviamo entrambi e lavoriamo per essere sempre pronti”, minimizza Callejón. Adesso il nodo è tutto qui. Tridente o trequartista? Sarri non scopre le carte: “Ho visto quello che mi aspettavo di vedere, cose buone e cose meno buone”, osserva l'allenatore negli spogliatoi.

E, pur applaudendo le giocate di Callejón e Mertens, avverte: “Con questo schema Higuaín mi sembra un po' sacrificato, rischia di ritrovarsi troppo solo al centro dell'attacco. E anche Manolo Gabbiadini potrebbe avere qualche difficoltà: per caratteristiche fisiche, lo vedo meglio come seconda punta piuttosto che come attaccante esterno”.

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