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Buffon, come se fosse 'Champions'

E' una sfida "da Coppa dei Campioni" tra due squadre "in UEFA Europa League per caso" quella tra Benfica e Juve che mette in palio la finale di Torino. Lo afferma Gianluigi Buffon alla vigilia dell’andata in Portogallo.

Buffon, come se fosse 'Champions'
Buffon, come se fosse 'Champions' ©AFP/Getty Images

E' una sfida "da Coppa dei Campioni" tra due squadre "in UEFA Europa League per caso" quella tra SL Benfica e Juventus che mette in palio la finale del 14 maggio a Torino. Lo afferma dall'alto della sua grande esperienza il portiere bianconero Gianluigi Buffon, alla vigilia dell’andata in Portogallo.

"Scenderemo in campo con la massima attenzione e il massimo rispetto per il Benfica – dice il No.1 della Juventus -, perché la riteniamo una squadra di dimensione europea a tutto tondo, una squadra che solo per caso è in Europa League, un po' come noi. Viene da una finale persa immeritatamente contro il Chelsea, e quindi che ha tutte le qualità e tutte le caratteristiche per metterci in difficoltà".

"Benfica-Juve è una sfida da Coppa dei Campioni", continua spiegando che si tratta anche di una grande opportunità "per trovare una consapevolezza europea che si guadagna solo con le vittorie". Vincere aiuta a vincere. "Per molti giocatori può essere l'occasione di poter provare determinate sensazioni, determinate emozioni, poter e saper gestire determinati momenti che si verificheranno nelle partite più importanti in Europa. E’ molto importante per la nostra crescita".

Il Benfica, però, è un osso duro. Una squadra che ha appena vinto il campionato portoghese con due turni di anticipo e che può contare su un grande reparto offensivo. "Tra [ÓscarCardozo, Lima, e gli esterni molto bravi, il Benfica ha tanti giocatori davvero pericolosi davanti - spiega Buffon -. Ma anche lo stesso Luisão, che non è un attaccante, spesso e volentieri si toglie delle soddisfazioni quando si spinge in avanti".

Ma più che la forza dei singoli, è l'organizzazione della squadra di Jorge Jesus a far paura al portiere bianconero. "Le insidie arriveranno soprattutto da un'organizzazione di gioco offensiva che cerca di esaltare le qualità offensive e tecniche dei giocatori a disposizione”.

Ma l'opportunità di giocare la finale nel suo stadio è un’opportunità troppo ghiotta per la Juve. "Sicuramente non è usuale avere la possibilità di giocare una finale nel proprio stadio. Chiaramente vorremmo esserci, ma la finale è ancora lontana. Mancano due gare molto difficili, contro una squadra che farà di tutto per venire lei a Torino al posto nostro. Noi però vogliamo goderci questo evento fino in fondo e vedere fino a dove riusciamo a spingerci".

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