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Buffon e "un'etichetta da staccare"

Da quando Conte ne ha assunto la guida, la Juve ha vinto tutto in Italia, ma in Europa non ha lasciato il segno. Il portiere: "Le etichette vengono affibbiate, ma si possono staccare in modo celere". Pasqual punta sul "fattore Franchi".

Buffon e "un'etichetta da staccare"
Buffon e "un'etichetta da staccare" ©AFP/Getty Images

Un tabù da sfatare, un luogo comune da sconfessare. Da quando Antonio Conte ne ha assunto la guida, nell’estate 2011, la Juventus non ha fallito un colpo in Italia, dove ha vinto due scudetti di fila, mentre è stata meno convincente in UEFA Champions League, dove ha collezionato un’eliminazione ai quarti e una nella fase a gironi. Alla vigilia della trasferta contro l’ACF Fiorentina nel ritorno degli ottavi di UEFA Europa League, che vede i Bianconeri ripartire dall’insidioso 1-1 di Torino, Gianluigi Buffon è tuttavia convinto che “le etichette si possano staccare celermente”. Spera ovviamente che si sbagli Manuel Pasqual, consapevole che per i Viola esiste “la possibilità di toccare con mano un trofeo”. Quella tra i due capitani, giovedì sera al Franchi, sarà una sfida nella sfida.

Delle quattro sconfitte subìte in questa stagione dai campioni d’Italia, due sono arrivate in UEFA Champions League e sono costate la qualificazione agli ottavi di finale, centrata invece dal Galatasaray AŞ. Con la ghiotta opportunità di poter giocare un’eventuale finale di UEFA Europa League allo Juventus Stadium, i Bianconeri vogliono smentire chi crede che l’Europa sia fuori dalla loro portata. “Le etichette vengono affibbiate, ma penso che anche in maniera molto celere si possano staccare”, avverte il numero 1 della nazionale, “Quando si ha sempre l'opportunità di mettersi alla prova e poter giocare, c'è sempre questa speranza di far rimangiare e ricredere tutti".

Dopo aver conosciuto i fasti della UEFA Champions League con Cesare Prandelli in panchina, Firenze si appresta dal canto suo a rivivere – anche se si tratta di un derby italiano – un’altra grande notte internazionale. “C'è la possibilità di toccare con mano un trofeo”, ammette senza nascondersi capitan Pasqual, “questa Fiorentina rispetto a quella di Prandelli ha una mentalità diversa, quella di provare sempre a giocare. Chi toglierei giovedì alla Juve? Le geometrie di [Andrea] Pirlo, è un giocatore in grado di fare la differenza”.

Proprio il pubblico, l’opinione di Pasqual, può rappresentare l’arma in più per trascinare i Viola. “La città aspetta questa sfida in maniera eccezionale”, sottolinea l’esterno difensivo, “Noi la viviamo con serenità, sarà il pubblico a darci la carica. Anche se c’è qualcuno che ha la sensazione di aver già passato il turno e noi sappiamo benissimo che non è così, visto che conosciamo il potenziale della Juventus…Speravo che questa gara non arrivasse così presto, pagherei per uno 0-0!”.

Un risultato che, quasi superfluo sottolinearlo, alla Juventus non può andare bene: Buffon però ritiene che giovedì sera al Franchi non ci sia una squadra che abbia più da perdere dell’altra. “Avranno da perdere tutti quelli che usciranno”, la tesi del capitano della nazionale, “perchè alla fine, o in grande o in piccolo, ognuno di noi deve curare il proprio orto e sperare di potersi togliere questa soddisfazione, ovvero andare avanti in UEFA Europa League".

I Viola in passato hanno messo diverse volte in difficoltà i campioni d’Italia. Quello di giovedì al Franchi sarà un ulteriore “banco di prova”, ammette il numero 1 Bianconero, “La Fiorentina, comunque, è composta da ottimi elementi, alcuni di caratura internazionale, quindi è normale possano metterti in difficoltà, considerando che hanno anche loro un allenatore molto in gamba. Chi temo di più? Io ho sempre un occhio di riguardo per gli attaccanti, quindi [Alessandro] Matri e [Mario] Gomez”. Fermarli contribuirebbe sicuramente a scrollarsi di dosso quelle scomode etichette…