La Fiorentina vuole ingranare la quinta

La qualificazione è già in cassaforte, ora c’è da blindare il primato nel girone. Una ACF Fiorentina a punteggio pieno nel Gruppo E di UEFA Europa League fa visita al  FC Paços de Ferreira, fanalino di coda e già eliminato: dopo la battuta d’arresto contro l’Udinese Calcio in campionato, Vincenzo Montella si aspetta che i Viola riprendano “il cammino con un grande spirito di gruppo”. Malgrado le assenze di tanti titolari.

Sull’aereo per il Portogallo, infatti, non sono saliti cinque big come Giuseppe Rossi, Borja Valero, Gonzalo Rodríguez, Joaquín e Manuel Pasqual, oltre al lungodegente Mario Gómez per il quale i tempi di recupero sembrano essersi allungati. E proprio a Supermario, dopo aver analizzato i motivi del ko del Friuli, l’Aeroplanino dedica uno dei primi passaggi della conferenza stampa pre-gara. “In certi infortuni ci possono essere complicazioni”, riflette, “Non mi piango addosso, cerco soluzioni alternative. Sappiamo che ci sono giocatori che possono trarre beneficio da questa assenza forzata”.

Tornando alle defezioni la posizione in classifica “ci permette di lasciare a casa i giocatori che hanno giocato di più”, spiega il tecnico, “Ho portato i giocatori meno stanchi e quelli che mi possono dare di più, mi aspetto una gara in cui la squadra riprenda il cammino con la stessa idea di gioco vista fino alle ultime giornate, con grande spirito di gruppo. La volontà è quella di fare sempre il massimo per il prestigio della Fiorentina, in questo momento la UEFA Europa League deve rappresentare il massimo”.

Per parlare di obiettivi, probabilmente, è ancora troppo presto. “Dobbiamo capire per primi noi dove arrivare”, ammette Montella, “Tutti vorremmo il massimo ma dobbiamo prima capire quale sia il massimo obiettivo. Si parla sempre di questo «passo in avanti», ma se si cresce troppo si rischia di non passare dalle porte”.

Sconfitto nettamente all’Artemio Franchi, il Paços de Ferreira si presenterà all’Estádio D. Afonso Henriques di Guimarães con un nuovo allenatore, che il tecnico della Fiorentina ha già avuto modo di studiare. Con l’avvicendamento di Costinha con Henrique Calisto i portoghesi, sottolinea, giocano “adesso con una linea difensiva più bassa rispetto a prima”. Quanto ai Viola, a Udine secondo l’Aeroplanino “c’è stata troppa frenesia, si è commesso un errore di metodo: la squadra dà il meglio di sé se spensierata…”.

Chiusura su Josip Iličić, secondo alcuni poco convincente al Friuli e più in generale in questa prima fase di stagione. “È un giocatore importante e forte, sappiamo quanto è difficile recuperare da un infortunio”, conclude l’ex allenatore di AS Roma e Calcio Catania, “A Udine ha giocato bene rispetto agli avversari, anche se poteva fare di più sul piano del gioco. Nel secondo tempo è entrato ma il gioco della squadra non lo ha favorito. Sappiamo che cosa può dare, ci abbiamo investito tanto”.

Nenad Tomović ha le idee chiare: servono altri tre punti per non complicare il cammino verso la vittoria nel raggruppamento. “Noi giochiamo sempre per vincere e non prendere gol”, assicura il 26enne serbo, “Giocheremo contro un avversario difficile che non ha bisogno di prendere punti e vorrà dimostrare tutto il suo valore. Noi, però, vogliamo conquistare il primo posto".

L’obiettivo, secondo l’ex difensore di Genoa CFC e US Lecce, è dare “una risposta positiva in campo: mancano molti giocatori giustamente, ma ce ne sono altri che hanno tanti motivi per dimostrare il loro valore per diventare titolari”. Sicuramente, aggiunge, “arrivare primi è una motivazione in più per evitare al prossimo turno le squadre che arrivano dalla UEFA Champions League. Dobbiamo tornare sulla strada giusta e vincere”.