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La Fiorentina e lo spirito giusto

Dopo la vittoria in casa della Dnipro, Ambrosini e Montella esaltano le qualità dei Viola, primi nel Gruppo E. “La squadra ha lo spirito giusto”, dice il match-winner. Il tecnico: “Premiato il lavoro di un gruppo coeso”.

La Fiorentina e lo spirito giusto
La Fiorentina e lo spirito giusto ©AFP/Getty Images

Il primo gol non si scorda mai. Se poi serve a conquistare una vittoria in trasferta in UEFA Europa League, nella sfida che metteva in palio il primo posto nel Gruppo E, ha un sapore ancora più dolce. Massimo Ambrosini ha rotto il ghiaccio con la maglia Viola, realizzando la rete decisiva su un campo non semplice come quello del FC Dnipro Dnipropetrovsk: ma più che soffermarsi sul traguardo personale, l’ex capitano dell’AC Milan sottolinea il carattere e la forza d’animo della squadra guidata da Vincenzo Montella.

“Volevamo vincere questa partita: dopo essere passati in vantaggio, abbiamo subito incassato il pareggio questo ci ha caricato ancora di più”, riflette il centrocampista a fine gara, “Anche a Milano contro l’[FC] Inter[nazionale Milano] era successo, dopo aver preso il pareggio ci siamo riversati in attacco e avremmo potuto segnare subito. Questa è una squadra che ha determinate caratteristiche e una certa mentalità”.

La sua zuccata al 73’ sul cross di Borja Valero, però, ha un peso notevole. “Sono contento perché è un gol che ha contribuito a far vincere la gara alla Fiorentina, questa è la cosa più importante”, sottolinea, “La UEFA Europa League è una competizione a cui teniamo, vogliamo andare il più lontano possibile: eravamo in emergenza ma questa squadra ha lo spirito giusto, lo spirito è sempre stato questo dall’inizio dell’anno. E’ una cosa da rimarcare, quella è la base anche se il calcio è imprevedibile”.

A Milano, sponda Rossonera, qualcuno potrebbe rimpiangerlo. “Ma io gioco per la Fiorentina e sono impegnato a fare il meglio per questa squadra, non è mio carattere fare polemiche, non ho rimpianti o nulla”, chiarisce Ambrosini, “Quanto al mio inserimento, devo ringraziare i miei compagni, lo staff e la società, è importante sentirsi ben voluto per avere un impatto. Ma siamo solo all’inizio e di strada da fare ce n’è tanta, anche se vogliamo toglierci soddisfazioni: questa squadra ha un buon gruppo e si vede durante le partite”.

Montella aveva chiesto furore agonistico e la Fiorentina lo ha accontentato. “E’ la risposta che mi aspettavo”, assicura, “anzi, non me ne aspettavo altra sotto il piano del temperamento. Come ho detto la Fiorentina non tradisce mai nei momenti decisivi e questo lo era, mi piace perché è una squadra che non si nasconde dietro le assenze. Abbiamo giocato capendo la partita, l’avversario, il terreno di gioco e il tempo: abbiamo fatto una prestazione che mi riempie d’orgoglio contro un avversario che poteva metterci in difficoltà. La squadra ha dato una risposta importante”.

Delle squadre italiane impegnate nelle competizioni UEFA, la Fiorentina è l’unica ad aver conquistato una vittoria. “Fa piacere aver vinto e dispiace che le altre italiane non abbiano fatto altrettanto”, riflette l’Aeroplanino, “Noi vogliamo portare in alto il nome del calcio italiano, speriamo di passare il turno. Ma più della vittoria, mi rende fiero la sfrontatezza di questa squadra che non vuole mai nascondersi. E’ una vittoria che premia il lavoro di un gruppo coeso che fa di tutto giorno per giorno per ottenere risultati”.

Chiusura per Juan Cuadrado. “Avevo bisogno di giocare, ne avevo parlato prima con il mister e mi sono messo a disposizione, perché mi servivano minuti per acquistare fiducia”, riflette il colombiano, “Secondo me c’è stata la prova che ci chiedeva Montella, il campo pesante ci ha penalizzato perché cerchiamo di giocare sempre la palla. Ma l’importante era vincere, dopo le ultime partite in cui non ci eravamo riusciti e che avevamo in mano. Ora, però, voltiamo subito pagina”.